domenica 21 luglio 2019

Kushner, l'idiota, di Moatasem Hamadeh

(Analisi di Moatasem Hamadeh, membro dell'Ufficio Politico del Fronte Democratico di Liberazione della Palestina, scritta il 10 luglio 2019. Traduzione a cura della Pagina)


Siamo convinti che il padrino del vertice in Bahrein, Jared Kushner, sia un soggetto stupido che non capisce cosa sia il popolo palestinese, dal momento che tenta di smerciare le sue corrotte merci come un prodotto di qualità.



Tenta di promuovere futili progetti come modelli d'avanguardia, spacciando per moderni ciò che in realtà sono progetti e scenari sorpassati. Per di più, tenta di smerciare idee già pagate con il sangue dai palestinesi come fossero un servigio per il loro popolo, la loro Causa ed il loro avvenire.
Ultimo ma non meno importante, tenta di offrire al popolo palestinese un pacco pieno di devastanti effetti.



In tutto ciò, egli cerca di presentarsi come portatore di idee originali e nuove visioni, come fosse il pioniere di una modernità capace di risolvere la questione mediorientale. Tuttavia non è riuscito a mascherare la sua stupidità, mostrandola in ogni contesto.

L'unico pregio di Kushner è essere marito di Ivanka, la figlia di Donald Trump, il detentore del vacillante accordo ora noto come "accordo Trump-Netanyahu".



Ancor prima che Kushner nascesse l'OLP lanciò il proprio programma politico, creato dal Fronte Democratico di Liberazione della Palestina, in due fasi: il "programma ad interim", intitolato "autodeterminazione, ritorno dei rifugiati ed istituzione di uno Stato palestinese indipendente con al-Quds come sua capitale, entro i confini alla data del 4 giugno 1967". La seconda fase per giunger alla soluzione prevedeva l'istituzione di uno Stato democratico sull'intero territorio nazionale palestinese.



Il mondo intero (tranne israele e USA) riconobbe ed accolse il popolo palestinese e la sua Causa Nazionale insieme al movimento di liberazione palestinese con la sua sigla, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Nelle organizzazioni internazionali e regionali, il popolo palestinese ha accumulato grandi consensi in grado di aprire ampi orizzonti a sostegno della Causa, mettendo all'angolo l'entità occupante al punto da considerare il sionismo come una forma di discriminazione razziale.



Quando Sadat giunse a Camp David offrì l'autonomia del popolo palestinese sull'intero territorio palestinese occupato. Ma gli equilibri internazionali ed arabi di potere, unitamente all'unità interna, fornirono al popolo palestinese i rapporti di forza per potere dire "no", circoscrivendo Camp David e mantenendo il programma nazionale come l'unico progetto palestinese.



Anche quando a Camp David giunsero i palestinesi vennero offerti progetti, soluzioni ed idee persino maggiori di quelle che oggi propone Kushner. Perciò, nonostante lo stato di debolezza araba e lo squilibrio internazionale dei rapporti di forza, nonchè per il bene della Palestina, respinsero le proposte avanzate da Clinton e Barak unificandosi verso la Seconda Intifada.



Dopo oltre un quarto di secolo gli attori di Oslo riconobbero il loro fallimento, accettando le decisioni del Consiglio Nazionale (23° sessione) e del Consiglio Centrale (27° e 28° sessione) tornando allo stato indipendente e sovrano palestinese con al-Quds come sua capitale entro i confini alla data del 4 giugno 1967. E per risolvere la questione dei rifugiati ai sensi della Risoluzione 194 del Consiglio di Sicurezza ONU, la quale garantisce loro il diritto di tornare alle proprie case e proprietà dalle quali sono stati espulsi a partire dal 1948.



Tali decisioni hanno annullato gli accordi di Oslo e i negoziati USA-israele in favore di una conferenza internazionale, richiesta dall'ONU per attuare le sue risoluzioni al riguardo, sponsorizzata dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza in sostituzione dell'unica nonchè parziale mediazione statunitense, con un limite di tempo prefissato e risoluzioni vincolanti a garanzia degli inalienabili e legittimi diritti del popolo della Palestina.



Prima di ciò, le Nazioni Unite attraverso la Risoluzione 19/67 riconoscevano lo Stato palestinese con al-Quds come capitale entro i confini antecedenti al 5 giugno 1967 ed il diritto al ritorno per i rifugiati.

Il Consiglio di Sicurezza ha altresì condannato con la Risoluzione 2334 del 28 dicembre 2016 la colonizzazione e la giudaizzazione, sentenziando che al-Quds è parte del territorio palestinese occupato il 5 giugno 1967 e perciò rifiutando di riconoscerla quale capitale di israele.



Senza mai dimenticare gli enormi sacrifici di migliaia di martiri e di circa un milione di palestinesi tratti in arresto, nè la grande sofferenza e tormento sofferto dai palestinesi dalla Nakba sino ai giorni nostri. Kushner deve rendersi conto che tutto ciò ha un valore inestimabile.



Egli tenta attraverso la manipolazione delle parole di indorare il suo progetto. Perciò utilizza un proprio vocabolario, formulato dai suo accoliti e da esperti linguisti, affinché il suo discorso appaia attraente e convincente, esprima una personalità civilizzata, lontana dall'odio, che promuove tolleranza, amore e buon vicinato. Kushner, naturalmente, non si pone il problema di convincere il presidente suo suocero Trump nell'adottare la medesima politica di tolleranza, amore e buon vicinato con Russia, Cina, Siria, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Cuba, Venezuela, Iran e persino l'Unione Europea.




In tale contesto, Kushner non smette di aizzare il popolo palestinese contro la sua dirigenza come un'entità corrotta che ha sprecato ingenti somme di denaro donate dal mondo per il popolo palestinese. Egli sostiene che ciò che i palestinesi hanno ricevuto non è stato fornito a nessun altro popolo. Tuttavia, la corruzione e la mancanza di responsabilità della dirigenza politica hanno portato allo spreco di tale denaro.



È innegabile che vi sia corruzione nel governo palestinese, nessuno ha sostenuto il contrario. Una corruzione che la stampa rivela apertamente senza vergogna. Ma Kushner, che parla di corruzione palestinese, ignora la corruzione di israele, il suo più fedele alleato:


    • Ha ignorato l'accusa di corruzione contro l'ex primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, il quale ha nascosto i soldi della commissione elettorale a Washington, in barba alle leggi israeliane.


    • Ha ignorato la corruzione dell'ex primo ministro israeliano Ariel Sharon e dei suoi figli nelle loro transazioni sospette ed illegali con un faccendiere greco.


    • Ha ignorato la corruzione del capo dell'entità israeliana, rinviato a processo e condannato al carcere.


    • Ha ignorato il caso di corruzione in cui Aryeh Der'i, leader religioso del partito Shas, il quale ammise l'appropriazione indebita dei fondi del ministero delle religioni per la propria organizzazione, finendo in carcere.


    • Ha ignorato l'accusa di corruzione per la quale l'ex primo ministro israeliano Ehud Olmert è stato incarcerato.


    • Ha ignorato il caso di corruzione che ha coinvolto l'ex capo di stato maggiore israeliano Yitzhak Mordechai, sucidatosi prima del processo.


    • Ha ignorato il caso di corruzione dell'ex ministro Haim Ramon, sollevato dall'incarico ed incarcerato.


Ultimo ma non meno importante, ha ignorato le accuse di corruzione contro l'attuale Primo Ministro dell'entità occupante Benjamin Netanyahu e di sua moglie Sarah.



Kushner è un idiota. Non ha letto la storia della regione o la storia della Palestina. È convinto del fatto che più parla, più convincerà i palestinesi della sua politica. Senza accorgersi del fatto che più parla, più conferma pubblicamente di essere solo un idiota di prim'ordine.






https://sionismoeguerra.livejournal.com/94626.html?fbclid=IwAR0pnnp8BF9vz-IZ4Vme71jReYAy7zHVMQk_SQX2lMgknXUxOgX5nvRFUMI

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