Sembra quasi che il nemico di classe per buona parte della sinistra antagonista non siano i padroni, lo sfruttamento capitalista, la devastazione ambientale e il capitalismo della sorveglianza, ma il movimento No Green Pass.
La prima giustificazione addotta è quella mainstream (Giornalisti comprati, come li definiva l’analista tedesco UdoUlfkotte) che accomuna i No Green Pass ad una galassia di clerico-fascisti e antiscientisti ‘’nemici del progresso’’. Basterebbe aver frequentato qualche corteo No Green Pass per confutare questa tesi: la partecipazione è eterogenea, mai monolitica (o mono-classista) con tanti lavoratori e lavoratrici, una composizione sociale difficile da decodificare sulla quale si sono precipitati i media di destra alla ricerca di qualche bandiera a legittimazione della critica al Governo Draghi da loro stessi sostenuto.
Forse sarebbe utile leggere la storia in modo anti-dogmatico per comprendere in che modo il fascismo storico abbia costruito il suo consenso in consistenti settori del proletariato sfiduciati e abbandonati dalla sinistra, la storia, del resto, segue mai un copione predefinito; pensare di leggere i fatti odierni con gli stessi schemi del passato andrebbe a configurare una autentica tragedia.
Prendiamo ad esempio il fronte globalista sponsorizzato dall'ANPI il quale rimuove la centralità della duplice rivendicazione sovranità economica e indipendenza nazionale: una variante radicale del sovranismo intenso come pubblicizzazione dei servizi e socializzazione dei beni comuni snaturati dalla logica del profitto.
Una delle risposte più gettonate è quella che a Cuba i vaccini sono obbligatori dimenticando che noi viviamo in una nazione a capitalismo senile (cit. SamirAmin) dove al potere non ci sono gli eredi della lotta contro la dittatura di Batista, magli apologeti del neoliberismo; del resto il Socialismo cubano ha investito nella ricerca autoctona spezzando l’indipendenza tecnologica (soprattutto a riguardo delle nuove tecnologie) con le centrali di comando del capitalismo occidentale denominate da diversi analisti strategici (fra cui il Premio Pulitzer Glenn Greenwald) Big Tech. L’attuale centro-sinistra è una proiezione delle corporazioni globali che manipolazione le notizie, costruiscono il consenso e reinventano il dissenso attraverso autentiche operazioni ‘’falsa bandiera’’: es. il M5S, un movimento politico anticomunista, legato alle centrali di comando della City di Londra. Una ‘’sinistra’’ inutile.
La fede nello Stato è da tempo entrata in crisi. Oggi i partiti registrano il minimo degli iscritti dal dopoguerra e l’iscrizione al sindacato diventa una scelta obbligata per la denuncia dei redditi o per frequentare dei corsi di orientamento e formazione, è cresciuta la sfiducia dei settori popolari verso Governi e forze di opposizione che non hanno mai affrontato le problematiche dirimenti per restituire dignità alle nostre esistenze. In 40 anni hanno falcidiato il potere di acquisto, innalzato l'età pensionabile e precarizzato lavoro ed esistenze; non abbiamo lo stesso accesso ai servizi universali come dimostra la crisi della sanità pubblica sottomessa da anni di tagli e privatizzazioni, con tante Regioni che preferiscono affidare cure e salute ai laboratori privati.
Il fascismo e il nazismo svolsero un ruolo fondamentale per bloccare la Rivoluzione proletaria in Europa, ma per anni riscossero attraverso la mistica della violenza successo fra i settori arretrati della classe operaia la quale divenne ‘’carne da cannone’’ nel secondo conflitto mondiale, una vorace guerra di sterminio e conquista neocoloniale contro l’URSS, una guerra sporca applaudita dai settori più retrogradi della borghesia imperialista USA.
Torniamo alla crisi pandemica. Non saremo certo noi a negare la centralità della Scienza (Gramsci era solito contraddistinguere la ‘’scienza padronale’’ dalla Scienza con la ‘’s’’ maiuscola) e della Medicina; il vaccino rappresenta una risposta al virus, ciononostante continua a palesare contraddittorie reazioni avverse. I virologi trasformati in star televisive non sempre hanno svolto un ruolo propositivo, si sono concentrati sulla vaccinazione a tappeto dimenticando il diritto alla cura.
Qual è la ragione che ha spinto migliaia di cittadini a rifiutare i vaccini mRNA? Le ragioni sono molteplici, non mancano fondamentalismi anti-scientifici che negano perfino l'evidenza dei fatti dentro quella brodaglia di (pseudo)cultura reazionaria la quale rifiuta le modernizzazioni, ciononostante esistono anche altre motivazioni, prima tra tutte la sfiducia verso la gestione militarizzata dell’emergenza sanitaria.
La diffidenza è la stessa che guarda con sospetto ogni ricetta economica e sociale per superare le crisi, veniamo da anni di neoliberismo che hanno affamato interi popoli e impoverito classe operaia e ceti medi. Le ricette anti-pandemiche sembrano studiate per soddisfare la richiesta di ripartenza dell'economia capitalistica piuttosto che affrontare risolutamente la pandemia, poi c'è anche l'indubbio ruolo del Big Pharma e dei potentati economici in campo sanitario.
La sinistra ‘’ex radicale’’ viene da anni di sconfitte perché estranea al sentire comune delle classi popolari, è la sinistra zombie (cit. Diana Johnstone) che non sa parlare nei quartieri popolari e quando lo fa risulta invisa per approccio, linguaggi paternalisti e incapacità di ascolto.
Poi c'è una indubbia sottovalutazione del capitalismo della sorveglianza e dei suoi strumenti di controllo che all'occorrenza alimentano isolamento, segregazione e criminalizzazione degli oppositori ricorrendo anche alla violenza, allo stato di eccezione e al carcere. In questi due anni i super-ricchi sono diventati ancora più ricchi e diversi settori del proletariato globalizzato espulsi dai processi produttivi, un abnorme sottoproletariato alimenta le fila delle Caritas, dai nuovi dannati del lavoro ai nuovissimi dannati della terra provenienti da paesi lontani.
Il totalitarismo neoliberista si manifesta con modalità complesse; invece di accrescere la spesa sanitaria questa viene diminuita occultando i dati, i non vaccinati diventano capri espiatori per giustificare le inefficienze della sanità pubblica da parte di chi continua a foraggiare quella privata. Questo totalitarismo è il medesimo che licenzia i lavoratori e de-localizza la produzione, riduce lo stato sociale e presenta i destinatari del reddito di cittadinanza come degli approfittatori sociali.
Se la sinistra diventa sostenitrice dello Stato di eccezione, non siamo in presenza dello snaturamento del ruolo della stessa? Agli occhi degli osservatori, questo stato di cose non regala le masse alla propaganda della destra la quale mentre sostiene Draghi critica incoerentemente il green pass promosso dalla lobby progressista?
Pandemia, sieri genici, Green pass, mancati tamponi gratuiti nei luoghi di lavoro per tracciare i contagi (nella logica del risparmio) sono i primi passi di una grande ristrutturazione dei rapporti tra le classi e di quelli geo-politici. L’Elite di Davos sta preparando il terreno alla guerra multidimensionale di quarta generazione contro la Federazione Russa e la Repubblica popolare cinese; la ‘’sinistra’’ riandrà in guerra coi neocons ‘’yankee’’ accettando il passaggio dal ‘’conflitto interno ‘’ all’ostilità globalizzata?
Se mancano i posti negli ospedali o in terapia intensiva non è colpa dei non vaccinati ammalatisi di Covid-19, ma di chi ha distrutto negli ultimi quarant’anni la sanità pubblica, riducendo il Welfare State italiano in una statolatria globalista, totalmente inefficiente in quanto appendice neocoloniale anglo-statunitense: dal Welfare State al War State, la sinistra invertebrata (cit. Perry Anderson) agli ordini della NATO e della lobby della destra israeliana.
In questi due anni le responsabilità nella gestione fallimentare della pandemia non sono mai state cercate; la magistratura focalizza l'attenzione sullo scandalo mascherine invece di capire la ragione per la quale in Italia non ci fosse alcun produttore di dpi. S’è operato in modo autoritario, dogmatico, censorio, l’informazione è stata manipolata regalando ogni forma di dissenso a una sorta di teatrino della irrazionalità antiscientifica, si sono esacerbati gli animi reinventando un capro espiatorio verso il quale indirizzare l’odio pubblico: 1984 2.0. Nel paese esiste una spaccatura sociale insanabile di cui il rifiuto del Green pass è solo una delle tante espressioni. L’establishment ha costruito artificialmente una grande unità nazionale a favore dei vaccini senza dare risposte su cosa stiano facendo dei beni comuni, della sanità, del diritto alla salute e dell’istruzione. Un’ultima domanda: perché non sono stati adottati i vaccini non occidentali, ben più efficaci, prodotti da Russia, Cina e Cuba? Oltre ad essere anti-proletaria, l’attuale sinistra è perfino razzista e eurocentrica.
Per molti attivisti anticapitalisti il Green pass è un’arma di distrazione di massa, nonostante ciò la realtà è diversa: la distrazione di massa è data dalla sottovalutazione di cosa sia oggi il ‘’foglio verde’’ e su come venga gestito nella Colonia Italia lo stato d’eccezione fortemente richiesto dalla NATO, il ruolo ricoperto dai sindacati e dai partiti, i meccanismi di controllo e repressione sempre più forti e diffusi.
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