sabato 4 ottobre 2014

Prove generali per un fascismo statunitense in Venezuela, di Stefano Zecchinelli



 Immagine presa direttamente dalla pagina facebook del Partito Socialista Unito Venezuelano. Il blog Osservatorio anticapitalista, curato da Stefano Zecchinelli, esprime con questo articolo solidarietà al governo popolare venezuelano ed al suo popolo, impegnato, a respingere l'offensiva neofascista e filo-statunitense. Questo blog, quindi, ripudia tutte le aggressioni di tipo imperialista e fascista. I lettori conoscono bene l'orientamento politico dell'Osservatorio anticapitalista, il contenuto dell'articolo è chiaro, però le puntualizzazioni non mai mai troppe. La redazione

La situazione venezuelana è grave e complessa, quindi, in estrema sintesi, cercherò di fare una veloce analisi.

Intanto mi sento di condividere in pieno le considerazioni fatte dal compagno Attilio Folliero, economista di formazione marxista, sul vile assassinio del deputato socialista Roberto Serra. Cito direttamente il commento ( lo sottolineo dato che questo breve articolo parte da questo rapido ma importante commento ):

'In Venezuela una nuova strategia dell'oligarchia: dopo aver cercato inutilmente di riprendersi il potere e la gestione delle immense risorse del paese attraverso elezioni, colpi di stato, serrate padronali, tentativi di omicidio del presidente, guerra economica, restrizione di ogni tipo di bene sul mercato e qualiasi destabilizzazione posibile, adesso e' passata ad uan nuova fase: l'omicidio selettivo dei principali membri della rivoluzione bolivariana. Ha comiciato col piu' giovane deputato e probabilmente il piu' indifeso Robert Serra. Si preparano tempi difficilissimi per il Venezuela'.

Credo, allora, che sia doveroso fare delle ulteriori considerazioni, procedendo, rapidamente, per punti.

(1) Serra aveva scoperto gli stretti legami che collegano Lorent Saleh, leader di una organizzazione neofascista vicina all'Otpor, con Avaro Uribe, presidente dell'estrema destra colombiana. La destra internazionale ha costituito una vera e propria internazionale del crimine che trova le centrali operative a Washington e se mi permettete anche a Tel Aviv.

Mi permetto di citare ancora il professor Folliero che nel suo blog, sempre molto aggiornato, spiega la situazione per ciò che riguarda il Venezuela:

'Saleh stava cercando contatti e finanziamenti sia all’interno del Venezuela che all’estero; all’interno godeva dell’appoggio e dei finanziamenti dell’oligarca Salas Romer, di Maria Corina Machado, di Leopoldo Lopez ed altri importanti esponenti dell’estrema destra. Riceveva appoggi e finanziamenti anche dall’estero: in Colombia era in stretto contatto con l’ex presidente Alvaro Uribe, suo principale finanziatore; in Costa Rica riceveva appoggi da vari profughi della giustizia venezuelana, come l’ex generale Néstor González González e l’ex commissario Henry López Sisco, coinvolti nel colpo di stato contro Chavez nell’aprile del 2002'.

http://umbvrei.blogspot.it/2014/10/in-venezuela-il-fascismo-alza-il-tiro.html

Sia chiaro: siamo davanti una internazionale del crimine organizzata. La destra sudamericana - compresa la brasiliana Marina Silva che cerca di rompere l'equilibrio dei BRICS - agisce in modo molto simile alla mafia siciliana: (1) assassini mirati; (2) narcotraffico e malaffare; (3) protezione dei servizi segreti statunitensi. Le persone che vogliono approfondire possono trovare, su Telesur ( comunque anche nell'articolo di Folliero si trovano i link che rimandano ai documentari ), ottimi documentari accessibili anche a chi non ha una padronanza della lingua spagnola.

Credo che questo progetto sovversivo di stampo neoliberista con il supporto armato dei fascisti, sia chiaro anche ai più scettici verso il processo di cambiamento democratico bolivariano.

(2) La destra moderata e social-liberista quando si trova davanti l'offensiva padronale non ha problemi a ricorrere al fascismo. Così fu in Cile quando Pinochet, uomo vicino al democristiano Frey, si alleò su direttiva della CIA con i neonazisti dei Patria e libertà contro l'Unione Popolare di Allende. Vale anche il contrario: quando l'imperialismo statunitense comanda neofascisti corporativisti non hanno problema a diventare alfieri delle privatizzazioni. Così fu per il movimento gremialista cileno di Guzman che offrì i suoi servigi a Milton Friedman.

Molto bene, data la situazione latino-americana dobbiamo aspettarci, a breve, - in Venezuela - un Saleh che urla 'saldi' davanti l'industria di Stato venezuelana, oppure - in Brasile ( date le elezioni incombenti ) - una Marina Silva in camicia nera ?

Il contesto extra-europeo, credo, faccia cadere del tutto le tesi di coloro ( compreso l'italiano Diego Fusaro ) che ritengono esaurita la dicotomia destra/sinistra. In Venezuela vale il monito di James Petras: bisogna sconfiggere il fascismo prima che sia troppo tardi.

(3) Maduro ha commesso un grave errore: non ha voluto procedere con una repressione dell'opposizione fascista su larga scala. La destra venezuelana si è vista chiudere tutti i margini di manovra dal Presidente Hugo Chavez, il quale, da grande conoscitore della strategia militare, ha vanificato la possibilità che Saleh e consorti possano costituire una sorta di 'Contras venezuelani'. Venuto meno Chavez è probabile che la destra opti per una soluzione nicaraguarense in modo da fare pressione sul Partito socialista scatenando il panico all’interno di questa formazione antimperialista. Ricordiamoci che la tesi dei sandinisti 'civilizzare la borghesia' è maturata in un contesto di violenza. La violenza 'made in Usa' spingerebbe in governo sul tavolo delle trattative - secondo la linea della CIA – ed al resto penserebbe l'oligarchia: coinvolgere il PSUV in tutta una serie di misure anti-popolari che gli alienerebbero la sua ampia base sociale. Quindi dal terrorismo fascista si passerebbe ad una vittoria dei neoliberisti attraverso le elezioni. Che dire ? Fascismo golpista ed 'elettoralismo' diventano - nella logica della destra - due facce della stessa medaglia.

Ricorderei, anche, che Colombia ed Israele ( l'entità sionista ) hanno concluso da poco degli accordi commerciali in materia di armi; la Colombia quindi non difetta di armi da girare a Saleh e Saleh, come era prevedibile, non difetta della protezione del Mossad. Chavez denunciò più volte come i servizi segreti israeliani provarono ad assassinarlo e Capriles, ebreo, è un uomo della setta sionista Tradizione, Famiglia e Proprietà. Quindi le forze imperialistiche che vogliono allungare gli artigli sul Venezuela sono due: Stati Uniti ed Israele.

L'esercito venezuelano ed i servizi di sicurezza, per difendere la democrazia bolivariana, è bene che tengano alta la guardia non facendosi scrupoli nell'usare la forza ( i pacifisti europei si leggano, a riguardo, 'Terrorismo e comunismo' di Leon Trotsky ) con persone sospette e poco raccomandabili.

Io credo che il governo bolivariano debba marciare nella direzione opposta a quella accennata da Maduro di recente ( si vedano sempre gli articoli di Attilio Folliero sulla economia venezuelana ), usando il vasto consenso popolare, per avviare una repressione su larga scala contro l' 'opposizione' anti-democratica. E' giusto, ad esempio, chiedere l'arresto di Capriles per la responsabilità morale delle stragi avvenute subito dopo l'elezione del presidente Maduro.

Il Partito socialista deve rompere questa situazione di stallo ma spostandosi verso sinistra, non verso destra; bisogna colpire con forza la borghesia filo-Usa riconquistando il consenso sociale che Chavez, per tanti anni, aveva saputo preservare con attenzione.

Approfondimenti:

1) Robert Serra è stato ucciso nel suo appartamento. Si esclude un assassinio proveniente dalla delinquenza comune perché, una volta uccisa la moglie, al primo piano dell’abitazione, i killer sono saliti nel piano superiore della casa cercando il deputato. Quindi c’era la volontà a voler uccidere Robert, mentre dei comuni delinquenti, dopo il primo assassinio, sarebbero certamente fuggiti. Quindi, di certo, c’è un mandante. Bisogna anche aggiungere che gran parte della micro delinquenza – micro delinquenza a cui Chavez dichiarò praticamente guerra – è controllata da settori borghesi vicini all’oligarchia. Quindi è facile per la destra venezuelana controllare il malaffare dei sobborghi di grandi città come Caracas. La mafia, dobbiamo 
dedurre, in tutte le sue forme, diventa la lunga mano di forze oligarchiche e filo-imperialiste.

2) Il sionismo internazionale controlla l’opposizione anti-chavista venezuelana attraverso la setta fondamentalista Tradizione, Famiglia e Proprietà. Su questa organizzazione riporto uno stralcio tratto da un articolo pubblicato su sito di sinistra Aporrea.

‘La organización Tradición Familia y Propiedad está  basado en la obra programática del Brasileño Plinio Correa de Oliveira, “Revolución y Contra-Revolución”, en la que éste sostiene que la cristiandad ha experimentado una marcada decadencia espiritual desde fines del siglo XIV, en que la revolución introdujo por primera vez ideas igualitarias en la sociedad, dando fin a la rectitud moral procedente del “espíritu de humildad” que la estructura estratificada de la sociedad medieval proporcionaba; es decir, que la revolución inculcó una absurda idea de igualdad entre los hombres que conllevó a una peligroso rompimiento natural del equilibrio que permite el desarrollo de una sociedad’

http://www.aporrea.org/oposicion/a142641.html

Tradizione, Famiglia e Proprietà combatte il patriottismo di sinistra ed il marxismo in nome di una concezione ‘sacra’ e ‘divina’ del diritto di proprietà. Marina Silva, in Brasile, è collegata a questa organizzazione grazie alla massoneria cristiano – sionista di cui, è provato documenti alla mano, fa parte. La CIA ed il Mossad, come è evidente , hanno sferrato, certamente con modalità diverse, una vera e propria offensiva contro i governi progressisti dell’America Latina.

Gli analisti sudamericani vicini al governo chavista hanno ben dimostrato che JAVU, costola dell’Otopor in Venezuela, è all’interno di TFP. Leggiamo:

‘Ahora TFP renace en la Organización JAVU (Juventud Activa Venezuela Unida), cuya figura más conocida, Julio César Rivas Castillo, acaba de ser detenido.

JAVU viene “dolarizada” por las mismas organizaciones mafiosas estadounidenses (NED, USAID, NDI, CIPE e IRI) que financiaron las llamadas “Revoluciones de Colores” en Europa del Este, e hicieron desguase con los gobiernos antiyankis de la Ex “Cortina de Hierro” Soviética. (Ver Reportaje de “El Correo del Orinoco” del Jueves 10/11/09)’


http://www.aporrea.org/tiburon/a86444.html

I centri di finanziamento esteri non mancano, i personaggi della destra neoliberista – dal NED a Soros – ci sono tutti, quindi il piano è sovversivo ed anti-democratico, è bene ripeterlo più volte citando fonti attendibili. Urge una domanda: fino a quando i governi europei continueranno, su richiesta di Washington e Tel Aviv, ad appoggiare forze dichiaratamente fasciste ? Aspetto una risposta !

S.Z.

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