sabato 15 marzo 2014

Quattro tesi errate della sinistra italiana contro la Siria baathista, di Stefano Zecchinelli



Oggi, 15 marzo 2014, c’è stata a Roma una manifestazione della sinistra social-imperialista italiana – fortemente sponsorizzata dal Partito democratico e dall’ARCI – contro il governo baathista siriano.

Questa manifestazione ha avuto l’adesione di alcuni gruppi politici appartenenti all’area della sinistra ‘’marxista’’ ( Sinistra anticapitalista, Partito comunista dei lavoratori, LIT, Socialismo rivoluzionario, ecc … ) quindi, date le ambigue parole d’ordine, è bene ricamarci sopra alcune riflessioni.

Nessuna delle organizzazioni su citate ha posto l’accento sulla aggressione imperialistica NATO contro il governo baathista, Israele e l’attività di destabilizzazione dell’entità sionista non è nemmeno nominata. Questa cosa è grave ed indigna gli osservatori più onesti.

Detto ciò, prendendo atto della situazione, cercherò di dare alcuni elementi utili per rompere con i pregiudizi, alimentati dalla disinformazione di regime, contro lo Stato indipendente e sovrano siriano.

In questo articolo mi concentrerò su quattro punti importanti facendo riferimento a compagni e giornalisti antimperialisti della VERA sinistra internazionalista.

1. In Siria ci sarebbe stata una autentica Rivoluzione popolare ?

I gruppi della sinistra italiana ed europea, giornalisti di regime ed attivisti di facciata come Germano Monti ( che si è fatto conoscere per la sua molto ambigua attività politica ) credono che la Siria baathista sia stata fortemente scossa da proteste popolari le quali, con il corso del tempo, hanno assunto delle caratteristiche pre-rivoluzionarie. Nulla di più falso !

L’Osservatorio Anticapitalista non ha mai negato che, nella fase iniziale, ci sia stato un genuino movimento di protesta contro liberismo ed intervistando Ouday Ramadan, compagno del Partito comunista siriano, abbiamo rilevato che il maggior errore del Presidente Bashar Al Assad ha riguardato l’introduzione del sistema misto pubblico-privato ( citando letteralmente il compagno ‘La cosa peggiore è stata quella di aver inventato il sistema misto pubblico-privato’ ).

La complottistica quindi non ci riguarda; la crisi del capitalismo mondiale, che è una crisi sistemica di sovrapproduzione ( come Marx aveva previsto ), coinvolge anche Stati che, storicamente, hanno sempre mantenuto una posizione fortemente anti-occidentale. Su questo non ci sono affatto dubbi.

Ma la situazione è certamente molto più complessa e, in un successivo intervento, ho spiegato come nel gennaio 2011 volò a Damasco Robert Fort accompagnato da John Negroponte.

Chi è John Negroponte ?

‘John Negroponte creò gli squadroni della morte anti-sandinisti ‘’ operando con il sostegno di Washington, [essi] assassinarono centinaia di oppositori del regime appoggiato dagli USA.” (Vedasi Bill Vann, Bush Nominee linked to Latin American Terrorism, Global Research, novembre 2001)

Nel 2005 Negroponte andò in Irak dove il governo Usa ‘’ stava considerando la creazione di squadre d’assalto di combattenti curdi e sciiti, da indirizzare contro i leader della rivolta irachena, in un cambiamento strategico preso a prestito dalla contro-guerrigliera statunitense in America Centrale di 20 anni fa“. (El Salvador-style ‘death squads’ to be deployed by US against Iraq militants – Times Online, 10 gennaio 2005).’ ( Stefano Zecchinelli, Osservatorio Anticapitalista, 25 luglio 2012 )

Sorge una domanda spontanea: che rapporto c’è fra questa strategia di destabilizzazione ( che oltre al Nicaragua ed all’Irak ha come precedenti la Jugoslavia e la Libia ) e l’Operazione Vulcano, attraverso cui, solo nei primi mesi del 2012, vennero inviati circa 60.000 mercenari in Siria, tutta gente che aveva anche combattuto in Libia contro il governo del Colonnello Gheddafi ? Io credo che ci sia una forte connessione fra questi eventi, eventi che rientrano in un orizzonte strategico ben preciso dell’imperialismo statunitense. 

La sinistra social-imperialista occidentale e Germano Monti, che insieme oggi hanno sfilato a Roma con la benedizione di Riccardo Pacifici ( diciamolo senza paura: referente del Mossad in Italia ), hanno abilmente celato il cuore del problema. Per loro, l’Occidente, sembra essere un tabù, qualcosa di intoccabile.

Non è stato forse il criminale sionista Lieberman ad affermare dopo i fatti dell’ 11 settembre 2001 che ‘Prima di andare in Iran dobbiamo andare in Irak e Siria’ ( ovviamente riferito ai sionisti ! ). Che dire ? Giornalisti ignoranti e venduti hanno rimosso lo scopo ultimo di Washington e Tel Aviv: distruggere i nazionalismi nasseriani e baathisti per impedire l’unità dei popoli arabi. Israele, per realizzare la prima parte del suo progetto colonialistico ed imperialistico, ha bisogno di un Medio Oriente balcanizzato.

James Petras ha capito fin da subito che ‘Le forze anti-siriane riflettono una varietà di prospettive nel conflitto politico, unite solo dall’odio verso l’indipendente regime nazionalista laico che per decenni ha governato la complessa, multi-etnica società siriana. La guerra contro la Siria è il trampolino di lancio per un principio di rinascita del militarismo occidentale che si estende dal Nord Africa al Golfo Persico, rafforzato da una campagna di propaganda sistematica che, a nome del popolo siriano, proclama la missione umanitaria, democratica e di ‘civilizzazione’ della NATO’. (James Petras, La strada insanguinata per Damasco: la guerra della Triplice Alleanza contro uno Stato Sovrano, Aurora )

La sinistra europea avrebbe potuto leggere le analisi di un compagno che fu consulente di Salvador Allende. Perché, al contrario, non l’ha fatto o se l’ha fatto ha ritenuto di non doverne tenere conto ? Aspetto una risposta.

2. Il governo siriano sarebbe una dittatura anti-democratica ?

La guerra civile ha letteralmente terrorizzato la borghesia siriana che, per il suo grande opportunismo, si è subito rifugiata in paesi come la Turchia, il Qatar o l’Arabia Saudita.

Tutti quelli che hanno proprietà in Europa si sono messi al riparo mentre in popolo, al contrario di quello che dice un trombettiere che fa il gioco dei sionisti come Germano Monti, si è riavvicinato al governo legittimo di quel paese.

I Comitati popolari che hanno affrontato i mercenari islamisti hanno segnato un punto alto della lotta antimperialista, sostenuti dagli antisionisti radicali degli Hezbollah e dalla sinistra palestinese. La Siria oggi, di certo, potrà avere una collocazione diversa, più forte, nello scacchiere antimperialistico mondiale.

A dispetto di chi parla di ‘dittatura’ la legge d’emergenza è stata abolita ed il pluripartitismo rintrodotto. Al contrario, in Israele, il Likud fascista approva norme liberticide contro le opposizioni di sinistra. Questa è la grande ipocrisia dell’Occidente con i suoi ‘scrittori salariati’ ( l’espressione è di Gramsci, per chi non lo sapesse ).

Alcuni parlano di ‘dittatura alawita’ ? Facciamo rispondere al compagno Bahar Kimyongur In realtà, l'apparato statale baathista è il riflesso quasi perfetto della diversità etnico-religiosa che prevale in Siria. Il mito a proposito della «dittatura alawita» è talmente grottesco, che perfino il Gran Mufti sunnita, lo sceicco Bedreddin Hassun, ed ancora il comandante della polizia politica Ali Mamluk, anch'egli di confessione sunnita, sono a volte classificati come alawiti dalla stampa internazionale’ ( Bahar Kimyongur, Vi spiego cosa sta realmente accadendo in Siria, Palestina Rossa )

Devo dire che è davvero incredibile vedere improbabili marxisti ripetere a pappagallo le sciocchezze dei mezzi di disinformazione di marca saudita ( i marxisti di ferro del PCL non si vergognano di questo ? ). Una cosa davvero squallida !

3. La sinistra palestinese contro la Siria ? 

Un’altra delle grandi sciocchezze strombazzate da Monti è che la sinistra palestinese si sia schierata contro il governo baathista.

Lasciando stare il Fronte popolare di liberazione palestinese Commando Generale di Ahmad Jibril che è sempre stato filo-siriano e quindi non necessita di ulteriori approfondimenti le organizzazione marxiste della Palestina hanno subito condannato l’aggressione.

(1)   Il Fronte democratico di liberazione della Palestina, con una sua delegazione a Cuba all’inizio del 2012, ha chiarito che Per i palestinesi e il Libano, la situazione è molto complessa tenuto conto del numero di persone che vivono in Siria e il supporto che Damasco ha sempre offerto alla giusta causa dei palestinesi’.

(2)   La posizione del Fronte popolare di liberazione della Palestina è stata forte fin da subito.

‘In caso di aggressione saranno colpiti tutti i punti da cui parte il fuoco nemico. Non ho informazioni in merito ma è comunque mia convinzione che l’obiettivo principale sarebbe l’entità sionista, in quanto protagonista di questo eventuale attacco: l’entità sionista è base logistica delle armi che potrebbero venire usate dagli statunitensi e sicuramente vi sarà anche un intervento diretto da parte sionista in caso di scontro’ (Intervista a Abu Ahmad Fouad, in onda sul canale televisivo libanese Al Manar l’8 settembre 2012 )

‘Il nemico sionista sappia che non ci sarà tregua fino a quando il nostro Paese fratello, la Siria, sarà vittima di qualunque aggressione. La nostra rappresaglia colpirà lo Stato d’occupazione, colpiremo l’entità sionista e gli serberemo sorprese inaspettate’ (Posizione delle Brigate Abu Ali Mustafa,dichiarate nella trasmissione Russia Oggi il 5 settembre 2013 )

‘Secondo la mia valutazione i cosiddetti “Esercito Libero” e “Consiglio all’estero” non rappresentano che piccoli collaborazionisti a servizio dell’enorme complotto contro lo Stato siriano e contro il futuro della nostra causa palestinese, con la complicità della fratellanza musulmana ed i traditori del Golfo e dell’Arabia Saudita e sotto gli auspici dell’imperialismo statunitense’ ( Ghazi Al-Sourani riguardo alla questione siriana )  ( Posizione del Fronte popolare di liberazione della Palestina, materiale Comitato del Martire Ghassan Kanafani. Il sito di riferimento, che andrebbe seguito con attenzione, è questo http://kanafani.it/?p=405 )

Si parla di aggressione imperialistica statunitense e di lotta al nemico sionista, insomma non proprio le stesse cose di ciò che dice la sinistra social-imperialista, vero signor. Germano 
Monti ?

4. Israele sarebbe contro i jihadisti ?

Tutti i comunicati della sinistra palestinese mettono al centro – al pari della sinistra libanese guidata dagli Hezbollah – la lotta contro il nemico sionista, ma questi falsi marxisti, nella manifestazione del 15 marzo, non nominano nemmeno Israele. Non riconoscono la mostruosità dell’imperialismo israeliano ? Non riconoscono il peso delle lobby sioniste, cosa documentata da gente del calibro di James Petras o Alexander Cockburn ? Che fanno: hanno paura dell’accusa di antisemitismo ?

Io che delle accuse dei sionisti me ne frego altamente ho sempre detto che il socialismo arabo necessita, prima di tutto, della distruzione dell’entità sionista. Solo la distruzione di Israele può mettere in moto il proletariato arabo per l’edificazione di una società diversa da quella capitalistica.

Uno dei tanti miti da smontare è quello che vuole Israele contrapposta al fondamentalismo islamico. Non è forse vero che uno dei teorici dell’imperialismo sionista, Samuel Huntington ( uno che simpatizzò anche per il fascismo italiano ), ritenne il fondamentalismo islamico un alleato degli Usa contro il vero Islam ?

L’imperialismo statunitense non ha forse finanziato i fondamentalisti islamici contro l’Unione Sovietica in Afghanistan e qui cito, a prova di ciò, la Direttiva 166 del criminale Ronald Reagan ?

Gli islamisti, insieme ai fascisti ustascia, non hanno avuto un ruolo importante nella distruzione della Jugoslavia ?

Ed ora perché gli islamisti che minacciano la Siria vengono curati, come è testimoniato da molte foto, negli ospedali israeliani al confine del Golan ? Come mai i jihadisti trovano in Israele un avamposto strategico sicuro ?

Gli interessi di Israele e quelli di Al Qaeda, in Libano contro gli Hezbollah, non sono convergenti ? Gli Hezbollah, negli ultimi anni, hanno combattuto con due grandi nemici: i sionisti ed i qaedisti. Mi sembra una realtà fattuale difficilmente oppugnabile anche per uno come Germano Monti che di menzogne ne ha dette troppe.

James Petras ritiene che ‘Israel está preparando y quiere provocar una guerra con Líbano. Está movilizado, los misiles, las tropas, los antimisiles, las fuerzas están en ejercicios y esta provocación de Israel, un bombardeo que mató a algunos militantes de Hezbollah, no recibe publicidad’.

Che dire ? Oggi la sinistra social-imperialista ed il suo trombettiere Germano Monti hanno manifestato anche contro gli Hezbollah, i veri antimperialisti, al contrario, si preparano a dare la massima solidarietà a quello movimento di Resistenza islamico contro l’imperialismo ed il sionismo.

Ognuno si sceglie le sue battaglie e la sinistra italiana, oggi, ha maturato soltanto l’ennesimo tradimento.

Stefano Zecchinelli















1 commento:

  1. Stefano Zecchinelli, eccellente articolo. Condivido in pieno (compresa la tua opinione su Germano Monti).
    Roberto Ventrella

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