1. La fine della ‘guerra fredda’ e la distruzione, per mano
violenta, da parte dell’imperialismo occidentale delle democrazie popolari ha
dato inizio ad una nuova fase della strategia statunitense del caos.
Cambiano le fasi storiche, gli attori in campo e quindi
anche l’ideologia dominante necessita di un aggiustamento: se nel periodo
1917-1945 e 1945-1989 gli Usa ed i sionisti fecero leva sull’anticomunismo
accademico, mass mediatico e militante ( politico, attraverso l’utilizzo dei
neofascisti e del loro stragismo ), dal 1989, in poi, hanno dovuto trovare un
nuovo avversario del capitalismo liberale. Questo nuovo nemico è la religione
islamica.
In questi termini l’islamofobia diventa l’anticomunismo del
XXI secolo.
Io ritengo che sia l’anticomunismo che l’islamofobia sono
spregevoli e fascisti: i comunisti ed i musulmani hanno dato grandi contributi
per l’emancipazione delle classi lavoratrici ( si pensi all’Islam Rosso di Ali
Shariati ) ed alla cultura umana. Gli Usa ed i sionisti che, in questi termini,
rappresentano l’anti-umano non potevano che attaccarli con un lavoro politico
mirato.
Detto questo, personalmente, sono arrivato alla conclusione
che l’islamofobia è di gran lunga più insidiosa dell’anticomunismo e, in questo
breve articolo, spiegherò il perché. Ovviamente la tesi che qui avanzo è, del
tutto, personale.
2. I movimenti islamici, dagli Hezbollah alle Brigate Al Qassam
o la Jihad Islamica in Palestina, dai Pasdaran iraniani ai jihadisti in Irak ed
Afghanistan, rappresentano una spina nel fianco per gli imperialisti.
Ahmadinejad, alleato della Cuba socialista e di Stati
antimperialisti come Cuba e la Corea del Nord, ha avanzato un programma di
emancipazione per i popoli coloniali che ricalca, seppur in modo meno avanzato
e con una elaborazione teorica molto meno complessa, la Tricontinentale di
Castro, Guevara ed Ho Chi Minh.
Mentre l’Iran teneva testa ad Israele, oppure gli Hezbollah
ed Hamas respingevano l’esercito sionista, in Europa, intellettuali senza
coraggio, appartenenti alla estrema sinistra accademica, hanno fatto spallucce
protestando contro il carattere totalitario della religione islamica.
In realtà la rivolta antimperialistica iraniana del 1978-’79
è stata una rivolta proletaria. Lo Stato che è sorto da quella meravigliosa
mobilitazione nazionalistica e democratica, è vero che non è andato verso il
socialismo, ma ha realizzato notevoli riforme sociali, orientandosi nelle
relazioni internazionali contro l’imperialismo statunitense ed il sionismo.
Ahmadinejad ha dato una nuova vita a questo processo, chiamando i ‘senza scarpe’
a mobilitarsi contro la borghesia di Teheran.
Gli sciocchi intellettuali occidentali che pensano di aver
compreso Marx e Lenin non sanno che l’Iran aumenterà i finanziamenti al Fronte
popolare marxista palestinese ?
Tutto questo per gli accademici pseudo-marxisti occidentali
non significa nulla ?
Vediamo le ragioni di questa catastrofe.
3. L’imperialismo nord-americano, caduta l’Urss, aveva bisogno
di creare un nemico immaginario per tre ragioni fondamentali: (1)
l’economia neoliberista yankee ha bisogno di guerre continue per mantenersi,
quindi, il disarmo era/è strutturalmente impossibile. Le guerre aprono a nuovi
mercati ed i popoli arabo-musulmani siedono sull’ 80% delle risorse petrolifere
mondiali. (2) Nel mondo arabo, contro il sionismo, si sono creati
movimenti di liberazione nazionale ( es. gli Hezbollah ) che, seppur di fede
islamica, non hanno nessuna preclusione verso il socialismo ed il comunismo.
Dietro la liberazione nazionale, quindi, c’è una nuova prospettiva di
socialismo. (3) Gli statunitensi ed i sionisti per distruggere le garanzie
sociali nel nord del mondo e proteggere i grandi capitalisti hanno bisogno di
far credere ai popoli occidentali di essere sempre assediati e quindi di
necessitare sempre di una difesa. Tutto ciò ha permesso agli Usa di creare una
unione pan-imperialistica, prima contro l’Urss, ed ora contro i nuovi Stati non
allineati ed i movimenti di liberazione nazionale islamici.
La sinistra occidentale da che parte sta ? Purtroppo con gli
Usa ed i sionisti.
Se il blocco sovietico, nonostante la burocratizzazione,
rappresentava sempre un modello di società diverso dal capitalismo liberale, il
mondo islamico, nell’immaginario occidentale, no.
Già gli Usa fecero credere che Khomeini era un assassino di
comunisti o, facendo un esempio più recente, che Hamas avesse pessimi rapporti
con il Fronte popolare.
Gli intellettuali occidentali, gelosi di vendere libri o di
essere acclamati in dibattiti con ricchi uomini politici e vip in carriera, non
tollerano nessun tipo di ordine sociale rigido. Propinano, da un lato, la
ultra-capitalistica liberalizzazione dei costumi e, dall’altra parte,
sventolano i testi di Lenin.
Non sanno che Lenin diede l’indicazione ai comunisti
indonesiani di lavorare nel movimento islamico data la sua base sociale e da
quel movimento, tanto mal visto in occidente, sarebbe poi nato il Pc
indonesiano ?
Come ben diceva Trotsky ‘Il marxista
rivoluzionario non saprebbe accingersi alla sua storica incombenza senza prima
aver rotto moralmente con l’opinione pubblica della borghesia e dei suoi agenti
in seno al proletariato’, ma gli
attuali trotskisti cosa hanno imparato dal grande costruttore dell’Armata Rossa
? Direi proprio nulla dato che, più volte, hanno dato l’idea di appoggiare una
aggressione imperialistica contro l’Iran e non hanno mosso un dito in difesa
della Siria baathista. Non è questa una contraddizione con il marxismo che al
contrario di quello che fanno dogmatici trotskisti e dogmatici stalinisti prende
in esame la base sociale dei governi ed i fattori materiali che portano un
movimento a prevalere rispetto ad altri ?
La Resistenza anti-sionista
palestinese ha bisogno di unità per vincere e fare leva sul dissidio fra Hamas
ed il Fronte popolare è, oltre che scorretto, addirittura infame.
Hamas ha dato molti martiri alla
causa palestinese, il suo fondatore Ahmed Yassin è stato ucciso dai sionisti in
modo vile e codardo; si può non condividere l’idea di organizzazione sociale di
Yassin ma non si può non riconoscergli il valore di lottatore anti-sionista.
Yassin, che piaccia o no agli intellettuali venduti occidentali, è un martire,
amato dal suo popolo.
Gli imperialisti propagandano volutamente
le infamie dei politicanti di Hamas per allontanare i giovani compagni marxisti
dalla solidarietà doverosa all’ala militare di questa organizzazione resistente
islamica. In realtà le Brigate Al Qassam non hanno mai tradito la Siria
baathista e gli Hezbollah e, nel 2011, come nel 2008, hanno respinto con eroico
coraggio le aggressioni sioniste. Le Brigate Al Qassam sono eroiche e
rappresentano la parte migliore del popolo palestinese, i marxisti del Fronte
popolare, per vincere, non possono non fare una alleanza militare con loro.
Gli accademici occidentali non solo
negano questo ma continuano a fare leva sulla idea razzista dei ‘due Stati per
due popoli’. Una vera castroneria !
La Resistenza palestinese ha il
diritto di vincere e la burocrazia sionista deve essere smantellata. Gli
intellettuali diranno ‘ma gli ebrei che fine fanno ? Noi non vogliamo la
violenza’. Ebrei e palestinesi hanno sempre vissuto il pace e così tornerà ad
essere dopo che l’imperialismo verrà sconfitto, per il resto, la Resistenza
palestinese – come fece la Resistenza algerina durante la guerra di liberazione
nazionale contro i francesi – ha tutto il diritto di punire gli occupanti
sionisti, i coloni e tutti coloro che dimostrano idee razziste ed anti-arabe. I
sionisti si stanno dimostrando peggiori dei nazisti, non vedo perché, un domani
non dovrebbero essere sottoposti ad uguali condanne, senza possibilità di fuga.
4. Gli accademici occidentali tendono
al assimilare il fondamentalismo islamico con il vero Islam, ma, in realtà, fu
proprio l’ideologo yankee Samuel Hungtinton a dire che il fondamentalismo
islamico può essere alleato degli statunitensi e che il vero nemico è l’Islam.
Il fondamentalismo islamico rientra
nella ideologia del caos dei neoconservatori yankee, caos che poi deve portare
all’emergere di nuove elite dominanti di matrice imperialistica e sionista (
infatti i sudairi, in Arabia Saudita, sono di origine ebraica e legati, quindi,
ad Israele ).
In questo la sinistra occidentale fa
eco alla destra nord-americana: i musulmani tendono tutti ad essere come i
ribelli filo-imperialistici siriani – dicono – quindi non dobbiamo fidarci di
Hamas e degli Hezbollah.
Una cosa davvero assurda e priva di
fondamento che non analizza le basi materiali da cui muovono i movimenti. Hamas
gode del sostegno democratico del popolo palestinese ( gli Usa non hai mai
cessato la demonizzazione di questo movimento, quindi, non vedo perché la
sinistra, al contrario, non dovrebbe mantenere un occhio di riguardo verso di
esso ! ), i ribelli che hanno distrutto la Libia e che attaccano la Siria sono
anti-democratici, hanno una ideologia neo-liberista e filo-sionista. La
sinistra, in questo, va a rimorchio della destra yankee.
L’islamofobia ha riciclato l’ideologia
‘finto-antitotalitaria’ del periodo anti-comunista ma, analizzando la triste
genesi dell’imperialismo Usa, il concetto di totalitarismo non è forse un ‘non
concetto’ ? Cosa c’è di liberalista nella DISTRUZIONE delle garanzie
costituzionali negli Usa. O meglio: cosa c’è di liberalista nella costituzione
americana che prevede l’istituto della schiavitù ? La nazione Usa si fonda sul
genocidio dei pellirossa, da lì, una vergogna lunga oltre 200 guerre di
aggressione coloniale ed imperialistica.
Cosa c’è di anti-totalitario in ciò,
come cosa c’è di anti-totalitario nel sionismo che, negli anni ’30 e ’40, fu un
movimento gemellato con il nazismo ( i militanti del Lehi entrarono nelle SS )
? Insomma, l’occidente produce spazzatura ma la sinistra ha smesso di lottare
per la distruzione di questo ordine capitalistico ed imperialistico e
contribuisce a diffondere la feccia yankee.
Gli intellettuali corrotti e mafiosi
delle università francesi hanno messo al rogo Roger Garaudy per il suo libro su
‘I miti fondanti della politica di Israele’. Garaudy, in realtà con citazioni
inoppugnabili mette al muro la religione olocaustica che è soltanto una protesi
ideologica per i crimini israeliani.
Se questi intellettuali erano
convinti della validità delle loro ricerche storiche perché non hanno smontato
gli studi validissimi di Garaudy ? E’ questo che io mi chiedo ! In realtà il
sionismo è diventata una ideologia laica ed ultra-capitalista che ripropone, in
forma moderna, i roghi della vecchia Inquisizione Cattolica. Chi non si
genuflette viene messo al rogo, ricordando il rogo dei libri, di brechtiana
memoria.
L’islamofobia, sfruttando il mito
dell’antitotalitarismo e dell’antifascismo ebraico ( altra sciocchezza dato che
molti sionisti, come Begin, furono accesi nazisti ! ), ha permesso la saldatura
fra la vecchia sinistra socialdemocratica e post-togliattiana e la nuova destra
neo-conservatrice statunitense. Questo ha generato una idra mostruosa che
favorisce il massacro delle classi popolari e proletarie.
In ciò sta la sua pericolosità,
superiore, ai precedenti mostri partoriti dai covi del Male Assoluto:
Washington e Tel Aviv. Chi non ci crede inizi ad usare l’arma dei libri.
Stefano Zecchinelli
Posso segnalare questo libro che potrebbe essere interessante:
RispondiElimina"Fra Scontro Di Civiltà E Opportunità Economiche"
https://www.facebook.com/pages/Fra-Scontro-Di-Civilt%C3%A0-E-Opportunit%C3%A0-Economiche/207300022792602?fref=ts
Domanda a Stefano Zecchinelli.
RispondiEliminaCosa hanno in comune il pensiero di "sinistra" occidentale e l'islam?
Vorrei segnalare un ottimo articolo al riguardo di un certo Chris barlati di conflitti e strategie: IDEOLOGIE DI GUERRA http://www.conflittiestrategie.it/ideologie-di-guerra-di-c-barlati
RispondiEliminaSpiega molti perche' che qui sono ben espressi, ma non sviscerati.