1. La situazione in Brasile, a seguito delle
mobilitazioni anti-governative, analizzate da me ( forse in modo frettoloso e
con scarsi documenti alla mano ! ) si sta aggravando sempre di più e quindi è
necessaria qualche ulteriore riflessione.
La politica del PT che ha cercato di coniugare neo-liberismo
ed assistenzialismo ha favorito l'inclusione di ampie fasce sociali nella
piccola borghesia, condizione socio-economica ed ideologica ( consumismo, stile
di vita borghese, anti-socialismo, ecc ...). Questa classe è per natura
altalenante e si accoda, a seconda della egemonia che scaturisce dalla
regolamentazione dei rapporti di forza, all'imperialismo od ai movimenti
sociali.
In questo articolo cercherò di approfondire la situazione
brasiliana partendo da un recente comunicato del Movimento dei senza terra. L’analisi
del MST è molto lucida e prende in esame il conflitto in atto da un punto di
vista scientifico e quindi marxista, falsificando le sciocchezze dei media di
regime e di giornalisti indegni di questo nome.
Il comunicato del Movimento dei senza terra dice 'La mobilizzazione è sociale, di un settore nato dopo il neoliberismo. Sono giovani della classe media e della classe medio bassa. I lavoratori sono ancora in silenzio. Si tratta di un settore che comunica solo tramite i social network e non è influenzato dalla televisione e dai grandi media'.
La non partecipazione dei lavoratori è un fatto grave, ed amplia i margini di manovra dell'imperialismo contro un governo capitalistico in contrasto con la potenza statunitense. Ciò non toglie che ci siano profonde cause strutturali nella crisi brasiliana che mettono in risalto le contraddizioni di uno dei paesi BRICS.
Continua il comunicato: 'E' il risultato di una grave crisi strutturale urbana, causata dal capitale finanziario speculativo con il risultato di un aumento dell'affitto, una vendita massiccia di automobili finanziata dalle banche e un traffico caotico, senza mezzi di trasporto pubblico, a causa del quale le persone perdono due, tre ore per andare a lavorare, a scuola ..'.
La crisi del capitalismo è globale – tutti i paesi capitalistici vengono coinvolti in modi e con intensità diverse perchè è questo modello di sviluppo che si esaurisce e non solo la sua variante neo-liberista - spappola i ceti medi nati da politiche redistributive e socialdemocratiche ( ed il PT ha fatto, a fasi alterne, politiche socialdemocratiche ottenendo buoni risultati e consenso sociale ). In assenza di una direzione da parte della Sinistra rivoluzionaria, gli Usa, con la strategia della 'guerra psicologica' ( o ‘guerra di IV generazione’ ) e delle 'rivoluzioni colorate' mirano a creare 'movimenti reazionari di massa' non solo contro gli Stati operai ( Cina, Corea del Nord, Cuba ) e gli Stati antimperialistici ( Venezuela, Nepal, Iran ecc ...) ma anche contro gli Stati capitalistici che non rientrano nella sfera di influenza americana e sionista. Questo spiega l'esultanza delle centrali sioniste davanti queste mobilitazioni di massa che stanno mettendo in difficoltà il governo borghese della Rousseff.
Il movimento è a-politico, quindi può essere strumentalizzato da partiti politici ma l’imperialismo si presenta in forme diverse, ha le sue sigle, le sue corporazioni, i suoi istituti dietro cui si celano i potentati di Washington e Tel Aviv. Il MST lo specifica dicendo 'Nessuno li controlla. Sono senza direzione politica' ed ancora 'La destra si infiltra e tenta di generare un clima di violenza , di caos e dare la colpa al PT e a Dilma'.
Il gioco della destra e dell'imperialismo è quello di scaricare la colpa della crisi, non nella economica capitalistica, ma nella corruzione e di far passare il PT come un modello negativo di corruzione. In realtà la destra oligarchica non solo è travolta dagli scandali molto di più del PT della Rousseff ma è complice delle dittature militari asservite agli Usa, quindi questi signori hanno le mani sporche di sangue e sono le meno indicate a fare critiche.
La destra fascista sta infiltrando il movimento e le centrali imperialistiche avvallano rivendicazioni di matrice legalitaria e piccolo-borghese demonizzando il PT; davanti il pericolo di un colpo di mano imperialistico è necessario dare appoggio al governo di Dilma che resta un governo eletto democraticamente e che ha rappresentato, per molto tempo, una speranza di riscatto per le classi lavoratrici schiacciate dal neo-liberismo.
Questo non scusa il PT per le sue politiche neo-liberiste, per la sua conciliazione con l'imperialismo e per il tradimento verso le classi lavoratrici che in assenza di una vera alternativa anti-capitalista restano a metà strada fra il governo ed un movimento che nella sua parte sana ( che c’è e deve essere appoggiata in modo incondizionato ! ) non va ancora - la cosa sembra chiara - oltre l'orizzonte piccolo-borghese.
Il Movimento dei senza terra di propone 'Noi movimenti sociali cerchiamo di generare una politica, per uscire in avanti e ampliare le richieste perchè si avanzi verso una riforma politica, una riforma dei media, una riforma fiscale, e la riforma agraria'.
Il comunicato del Movimento dei senza terra dice 'La mobilizzazione è sociale, di un settore nato dopo il neoliberismo. Sono giovani della classe media e della classe medio bassa. I lavoratori sono ancora in silenzio. Si tratta di un settore che comunica solo tramite i social network e non è influenzato dalla televisione e dai grandi media'.
La non partecipazione dei lavoratori è un fatto grave, ed amplia i margini di manovra dell'imperialismo contro un governo capitalistico in contrasto con la potenza statunitense. Ciò non toglie che ci siano profonde cause strutturali nella crisi brasiliana che mettono in risalto le contraddizioni di uno dei paesi BRICS.
Continua il comunicato: 'E' il risultato di una grave crisi strutturale urbana, causata dal capitale finanziario speculativo con il risultato di un aumento dell'affitto, una vendita massiccia di automobili finanziata dalle banche e un traffico caotico, senza mezzi di trasporto pubblico, a causa del quale le persone perdono due, tre ore per andare a lavorare, a scuola ..'.
La crisi del capitalismo è globale – tutti i paesi capitalistici vengono coinvolti in modi e con intensità diverse perchè è questo modello di sviluppo che si esaurisce e non solo la sua variante neo-liberista - spappola i ceti medi nati da politiche redistributive e socialdemocratiche ( ed il PT ha fatto, a fasi alterne, politiche socialdemocratiche ottenendo buoni risultati e consenso sociale ). In assenza di una direzione da parte della Sinistra rivoluzionaria, gli Usa, con la strategia della 'guerra psicologica' ( o ‘guerra di IV generazione’ ) e delle 'rivoluzioni colorate' mirano a creare 'movimenti reazionari di massa' non solo contro gli Stati operai ( Cina, Corea del Nord, Cuba ) e gli Stati antimperialistici ( Venezuela, Nepal, Iran ecc ...) ma anche contro gli Stati capitalistici che non rientrano nella sfera di influenza americana e sionista. Questo spiega l'esultanza delle centrali sioniste davanti queste mobilitazioni di massa che stanno mettendo in difficoltà il governo borghese della Rousseff.
Il movimento è a-politico, quindi può essere strumentalizzato da partiti politici ma l’imperialismo si presenta in forme diverse, ha le sue sigle, le sue corporazioni, i suoi istituti dietro cui si celano i potentati di Washington e Tel Aviv. Il MST lo specifica dicendo 'Nessuno li controlla. Sono senza direzione politica' ed ancora 'La destra si infiltra e tenta di generare un clima di violenza , di caos e dare la colpa al PT e a Dilma'.
Il gioco della destra e dell'imperialismo è quello di scaricare la colpa della crisi, non nella economica capitalistica, ma nella corruzione e di far passare il PT come un modello negativo di corruzione. In realtà la destra oligarchica non solo è travolta dagli scandali molto di più del PT della Rousseff ma è complice delle dittature militari asservite agli Usa, quindi questi signori hanno le mani sporche di sangue e sono le meno indicate a fare critiche.
La destra fascista sta infiltrando il movimento e le centrali imperialistiche avvallano rivendicazioni di matrice legalitaria e piccolo-borghese demonizzando il PT; davanti il pericolo di un colpo di mano imperialistico è necessario dare appoggio al governo di Dilma che resta un governo eletto democraticamente e che ha rappresentato, per molto tempo, una speranza di riscatto per le classi lavoratrici schiacciate dal neo-liberismo.
Questo non scusa il PT per le sue politiche neo-liberiste, per la sua conciliazione con l'imperialismo e per il tradimento verso le classi lavoratrici che in assenza di una vera alternativa anti-capitalista restano a metà strada fra il governo ed un movimento che nella sua parte sana ( che c’è e deve essere appoggiata in modo incondizionato ! ) non va ancora - la cosa sembra chiara - oltre l'orizzonte piccolo-borghese.
Il Movimento dei senza terra di propone 'Noi movimenti sociali cerchiamo di generare una politica, per uscire in avanti e ampliare le richieste perchè si avanzi verso una riforma politica, una riforma dei media, una riforma fiscale, e la riforma agraria'.
Tutto in una prospettiva anti-oligarchica
non a caso i media sono in mano agli Usa e la Rousseff nella sua politica
vergognosamente riconciliante ( che l’ha spinta a mantenere relazioni con la
Colombia ) non li ha toccati.
2. La difesa del governo dall'imperialismo, la denuncia del tentativo di golpe militare e della presenza di elementi appartenenti all'Otpor di Soros non deve far esitare gli anti-capitalisti a spingere per una uscita da sinistra della crisi; se da un lato il PT va difeso dall’imperialismo in quanto governo rappresentante la volontà del popolo brasiliano, il suo tradimento delle classi lavoratrici deve essere denunciato e le politiche oligarchiche combattute sul terreno della lotta di classe.
2. La difesa del governo dall'imperialismo, la denuncia del tentativo di golpe militare e della presenza di elementi appartenenti all'Otpor di Soros non deve far esitare gli anti-capitalisti a spingere per una uscita da sinistra della crisi; se da un lato il PT va difeso dall’imperialismo in quanto governo rappresentante la volontà del popolo brasiliano, il suo tradimento delle classi lavoratrici deve essere denunciato e le politiche oligarchiche combattute sul terreno della lotta di classe.
Per capirci faccio un esempio storico. Mario Roberto Santucho,
fondatore del PTR-ERP e storico dirigente della Sinistra rivoluzionaria
latino-americana, davanti l’elezione, nel 1973, di Campora in Argentina
scrisse: ‘’ Il governo che il Dott. Cámpora presidierà
rappresenta la volontà popolare.Rispettoso di questa volontà,la nostra
organizzazione non attacherà il governo, se questo non attacherà il popolo o la
guerriglia.La nostra organizzazione continuerà a combattere militarmente le
imprese e le forze armate contro-rivoluzionarie. Ma non rivolgerà i suoi
attacchi contro le istituzioni governative ne contro alcun membro del governo
del Presidente Cámpora’’.
Negli stessi
termini, oggi, è necessario riconoscere la base sindacale del PT senza
sospendere gli attacchi alla oligarchia ed alle centrali di disinformazione
americane e sioniste. La formazione di un movimento di classe necessita di uno
scontro aperto con i rappresentanti dell’imperialismo e per fare questo è
necessario smascherare il fascismo dell’Otpor colpendo strutture governative
oligarchiche e simboli dello strapotere yankee in Brasile.
La lotta contro il fascismo dell'Otpor e le centrali sioniste
( che cercheranno di recuperare la situazione come fecero un anno fa in Egitto
) è il presupposto sconfiggere la borghesia nazionalistica interna ( che ora è
ben presente nel PT ), non a caso il documento termina così 'Ma è
certo che abbiamo bisogno e che ci saranno cambiamenti, in tutti i sensi!'.
Il Brasile sta pagando la statizzazione della Sinistra anti-capitalista, e quando mancano i rivoluzionari l'imperialismo avanza con le sue 'rivoluzioni colorate' e la normalizzazione delle relazioni geopolitiche. Ci riuscirà anche questa volta ? Penso di no, il PT gode ancora di una larga base sociale e di un ottimo prestigio internazionale fra i governi borghesi non allineati, inoltre l'ottima analisi del MST lascia ben sperare per il futuro.
Il Brasile sta pagando la statizzazione della Sinistra anti-capitalista, e quando mancano i rivoluzionari l'imperialismo avanza con le sue 'rivoluzioni colorate' e la normalizzazione delle relazioni geopolitiche. Ci riuscirà anche questa volta ? Penso di no, il PT gode ancora di una larga base sociale e di un ottimo prestigio internazionale fra i governi borghesi non allineati, inoltre l'ottima analisi del MST lascia ben sperare per il futuro.
Sconfiggere oggi il pericolo fascista, è il presupposto per
ricostruire una rete antimperialistica latino-americana che batta sul terreno
della lotta di classe le borghesie nazionali, che sono ben salde al potere in
paesi come il Brasile e l’Argentina. Questo il MST sembra saperlo !
Nota:
Stefano Zecchinelli
Nessun commento:
Posta un commento