1. Le categorie di Sinistra
e di Destra dentro il neo-capitalismo hanno perso il loro
valore, sono categorie vuote e prive di significato che fanno da ‘presentazione’
a grandi cartelli politici ed aziendali: i partiti che concorrono alla farsa
elettorale.
La Sinistra –
dalla Rivoluzione francese alle grandi Rivoluzioni socialiste ( Comune di
Parigi, Rivoluzioni russa e cinese, Rivoluzioni anti-coloniali ) – ha sempre
accompagnato l’emancipazione delle classi lavoratrici ( si passa dal
settecentesco concetto di ‘popolo’ al marxiano concetto di ‘classe’ ) e dei
popoli coloniali ( a partire dalla Rivolta di Haiti ). Fu il grande
rivoluzionario Robespierre a consegnare la ‘patria’ alle classi lavoratrici
contro le aristocrazie parassitarie, e furono, sempre i giacobini, ad abolire
la schiavitù nelle colonie
.
La nascita, a Sinistra,
del socialismo scientifico – che trova
il punto più alto nel Capitale di
Karl Marx – lega la lotta al capitalismo alla lotta al colonialismo ( ed alla
sua evoluzione naturale, l’imperialismo ). Marx fu il primo a capire che il capitalismo
poggia su basi colonialistiche, quindi la liberazione dei popoli coloniali è un
presupposto IMPRESCINDIBILE per la
liberazione degli operai nei paesi a capitalismo maturo.
Lenin approfondì gli studi di Marx, chiamando direttamente –
al Congresso di Baku del 1920 – gli schiavi delle colonie a rompere le loro
catene ( riferendosi, all’epoca, al colonialismo inglese ). Su questi principi,
anticapitalistici ed ANTIMPERIALISTICI,
si fonda la Sinistra, quella vera che
con Marx, Lenin ed infine Mao, diventa Sinistra
Rivoluzionaria.
La Destra, dal
lato suo, ha sempre rappresentato la reazione dei ceti parassitari: si passa
dalla aristocrazia alla borghesia reazionaria, fino alla nuova classe
imperialistica globale che trova negli Stati Uniti e nel Sionismo i suoi principali
pilastri politici e militari.
2. Il sistema neo-capitalistico
si fonda sulla spettacolarizzazione, non solo della politica, ma di tutta la
vita sociale; la cultura della visibilità ci porta verso esistenze commerciali
e fittizie, in cui i legami sociali diventano indefiniti, od almeno non poggiano
più su valori nobilitanti ( rispetto, impegno sociale, indignazione contro le
ingiustizie, ecc …).
Le classi dominanti si sono curate di trasformare gli operai,
un tempo combattivi, in tanti piccoli investitori e consumatori. Con il
plusvalore sottratto alle colonie, e lo sfruttamento di queste, perpetuato ( a Destra ) con regimi militari e fascisti,
o semplicemente ( restando a Sinistra
) con lo ‘scambio ineguale’, si sono fatte vivere le classi lavoratrici
europee, fino ai primi anni ’80, in uno stato di relativo benessere. Questo ha
distrutto la cultura socialista ed antimperialista, aprendo la strada al
neo-liberismo culturale e politico.
Il nuovo capitalismo impone – come nota bene Manuel Freytas –
il Principio di Maggioranza: la maggior
parte della popolazione esalta la proprietà capitalistica, l’accumulazione
della ricchezza, crede alla bufale mediatiche che giustificano le aggressioni
neo-coloniali americane ed israeliane, quindi l’adesione al SENSO COMUNE ( uguale ACCETTAZIONE DEL PENSIERO DOMINANTE )
deve assurdamente coincidere con la VERITA’.
Il sistema di dominio attuale è assolutamente perverso: le
forze che una volta si dicevano alternative hanno assorbito l’ideologia
americanista, ma è proprio negli Usa che la partecipazione democratica viene
fatta a pezzi. Gli strateghi del Pentagono e la CIA dicono che la democrazia
per funzionare ha bisogno della apatia della popolazione, quindi i ‘cittadini’
americani passano le giornate davanti la televisione mangiando cibo spazzatura
ignari che l’esercito Usa – composto da assassini, tossico dipendenti, ex
barboni – uccide in nome della nazione yankee e della pseudo democrazia da
asporto.
L’imperialismo è, prima di tutto, culturale: i mass media
portano avanti la loro guerra preventiva ideologica, spingendo i lavoratori a
ritenere impossibile l’abbandono di un sistema capital-imperialistico. Le
aggressioni statunitensi vengono viste come indispensabili per diffondere la
democrazia, quando in realtà i paesi aggrediti, con politiche nazionali ed
internazionali autonome, cercavano ( e cercano ) di sfuggire alla divisione sociale
del lavoro imperialistica imposta dagli Usa e dai suoi alleati.
In Italia i rinnegati del PCI, intellettuali vanitosi e
vogliosi di potere, venuto meno un partito anticapitalista a parole ma
socialdemocratico nei fatti, hanno sfruttato il prestigio che questo aveva dentro
le università pubbliche per diffondere il nuovo pensiero dominante basato, A SINISTRA, sul MULTICULTURALISMO di Fukuyama,
ED A DESTRA, sullo SCONTRO DI CIVILTA’
di Huntigton, ideologo della guerra
permanente, complice di crimini contro l’umanità.
Insomma, si sono messi a lavorare per l’imperialismo
americano, riconvertendosi non solo politicamente ma anche umanamente. Uno
schifo senza fine quello che ci fa vedere oggi la Sinistra Imperiale a stelle e strisce.
3. La Sinistra è
stata inglobata all’interno di questo sistema basato sulla schiavitù salariata
e sull’imperialismo.
Quella che un tempo era una forza rivoluzionaria, dal
dopoguerra ha accettato il capitalismo come destino ( fino a diventare una
prostituta degli Usa ! ), cercando di auto legittimarsi con la retorica
anti-totalitaria, antifascista e dei diritti umani. La Destra poggia sulle dittature militari, mentre il suo (ex)opposto si
abbellisce con le rivoluzioni colorate.
Dentro il neo-capitalismo,
Destra e Sinistra, si tengono la mano: la seconda esalta le rivoluzioni colorate fatte da gruppi
sociali imborghesiti e filo-americani, presentando giovanotti in carriera come
combattenti per la libertà; finito lo show mediatico, e rammolliti i cervelli delle
anime belle, interviene la ‘cloaca nera’ che tiene tonico l’apparato militare
ed industriale statunitense.
Nella gestione del conflitto sociale interno le cose non
cambiano. Aldo Giannuli ci comunica che ‘’ Va
detto che negli anni della Presidenza Obama (forse per effetti della crisi o
forse come reazione al “presidente nero”) i gruppi razzisti e fascistoidi hanno
avuto una crescita esponenziale, passando da 149 censiti a 1.360 (“Repubblica
16 aprile 2013 p.7): in un documento dello Depertment of homeland security si
riconosce che la destra sta guadagnando consensi sull’aumento delle paure
urbane e cercando di radicalizzare lo scontro’’ (Aldo Giannuli, Strage di
Boston: proviamo a ragionarci su, ALDOGIANNULI.IT ).
E se la presenza di Obama
sia complementare al neo-fascismo americano e quindi – a dispetto dello
spettacolo televisivo – diventi un grande affare per la lobby delle armi ? Nel
neo-capitalismo ‘’il falso è un momento
del vero’’ ( Debord ), quindi Obama ha bisogno dei neo-fascisti per
lanciare il suo spettacolo mediatico sulla tolleranza e fare presa sugli
intellettuali progressisti, mentre la lobby delle armi ha bisogno di Obama per
aumentare la sua influenza sulla estrema destra americana filo-imperialistica.
Alla fine chi ci
guadagna: l’IMPERIALISMO. Chi ci
perde: i LAVORATORI. Questa è la morale
della favola !
Negli ultimi quindici anni sembra che gli attori si siano
dati il cambio nella recita di questi ruoli: quindi in Italia è stato D’Alema –
un ex dirigente del PCI – a bombardare la Serbia ( solo per allontanarla
politicamente dalla Russia ) mentre negli Usa, il fantoccio Obama, ha condotto
un numero di operazioni militari infinitamente superiore a quello del neo-conservatore
filo-nazista Bush. Insomma, un teatro degli orrori, a cui possono credere
soltanto individui totalmente massificati.
Sinistra e Destra, concorrono a gestire un sistema
che è STRUTTURALMENTE DI DESTRA.
Le elezioni politiche sono simulazioni di orgasmi: in realtà
servono a mettere in circolazione nuovo denaro, ed a mantenere in piedi partiti
che hanno una struttura assolutamente aziendale. Quello che davvero interessa
al capitalismo è il rafforzamento del sistema di sicurezza interno ( servizi
segreti, corpi di polizia, magistrature, ecc …), ed il potenziamento degli
apparati militari dei singoli Stati imperialistici.
La Sinistra si
richiama all’antifascismo come simbolo della lotta per la libertà ma la
fascistizzazione di chi dissente dalle politiche imperiali è sempre stata una
arma della Destra; così fu per Nixon –
solo per citare un esempio eclatante – contro il socialista Allende.
L’informazione nel sistema di produzione capitalistico è una
azienda e le notizie sono merci. Stati Uniti ed Israele sono un po’ due grandi
censori: passa quello che legittima l’impero.
In questo grande gioco delle parti non importa su che spalla
il fucile viene poggiato, aggressione esterna o stragismo interno, il risultato
non cambia, per chi non capisce questo e si ostina a sostenere un sistema
imperiale e genocida mi viene in mente Lenin ‘’il nemico più difficile da
combattere è la stupidità’’.
Stefano Zecchinelli
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