lunedì 26 gennaio 2015

I volenterosi carnefici dell'Occidente, di Stefano Zecchinelli



Pubblico ora due miei articoli tratti dalla rivista online l’Interferenza.org, giornale di cui sono redattore, sulla Strage di Parigi.

Hollande prende lezioni da Bush

I risvolti successivi ai fatti di Parigi mi spingono a fare alcune rapide ed ulteriori valutazioni, magari da riprendere e sviluppare prossimamente. Parto da una domanda e in seguito ne porrò altre cercando di dare delle risposte, anche se il tutto a molti potrà sembrare fuori luogo: è possibile, facendo le opportune valutazioni storiche e politiche, che i meccanismi di funzionamento dell’ ISIS – ora IS –siano modellati sull’esempio dell’ OAS ( Organisation de l’armée secrète ) data, per l’ennesima volta, la partecipazione congiunta di USA, Francia ed Israele al processo di destabilizzazione degli Stati indipendenti dell’area medio-orientale ? 

La formula “destabilizza la società civile per stabilizzare le istituzioni politiche” mi pare non solo corretta ma anche attuale. L’OAS non era parte integrante di una “internazionale nera” bensì un prodotto diretto dell’Alleanza Atlantica la quale aveva riciclato, in funzione anticomunista, gli apparati burocratico repressivi del governo fascista e filonazista di Vichi. Lo stragismo neofascista a cosa serviva? Ovviamente nessuno pensava ad un “pinochetismo europeo”; al contrario, le stragi venivano commesse in nome della difesa della democrazia borghese atlantica minacciata dal comunismo. Da una parte si rafforzava quindi il sistema repressivo e dall’altra assumevano centralità politica le forze centriste in nome della unità nazionale antiestremistica (ma in buona sostanza anticomunista). Lo stesso Vincenzo Vinciguerra (terrorista neofascista che sta scontando la condanna all’ergastolo per la strage di Peteano del 1972, di cui si è autoaccusato) uno dei protagonisti di quel periodo storico alquanto torbido, dove servizi deviati e pezzi dello stato erano collusi con gruppi neofascisti, ci fornisce testimonianze e informazioni molto importanti e attendibili relativamente all’OAS:”I componenti di un’organizzazione “terroristica’’ ( Vinciguerra si riferisce chiaramente all’OAS ) siffatta, in buona parte provenienti dai ranghi delle Forze armate, alcuni dei quali esperti in tecniche di “guerra rivoluzionaria”, non potevano non trovare impiego in una guerra che ancora oggi si definisce impropriamente “fredda” solo perché condotta, in Europa, in modo clandestino attraverso una serie di operazioni “coperte” condotte dai servizi segreti americani e dai loro alleati atlantici ed israeliani”.


Strage di Parigi: cui podest ?

1. Il linguista statunitense Noam Chomsky illustrando  le strategie della manipolazione mediatica, scrive:

‘La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”)’

Tale formulazione è del tutto aderente a ciò che hanno fatto i mass media di regime in occasione della strage di Parigi, che ha avuto come obiettivo il giornale satirico Charlie Hebdo. L’Occidente – di fronte ad una strage commessa da presunti jihadisti affiliati, dicono, ad Al Qaeda nello Yemen – si erge a difensore delle libertà contro il mondo islamico. Eppure una analisi razionale dei fatti è sufficiente per mandare in frantumi questa tesi.

CONTINUA A LEGGERE: http://www.linterferenza.info/esteri/strage-di-parigi-cui-prodest/

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