1. Data la confusione riguardante i dibattiti controversi 'Putin/neofascismo' e soprattutto 'Putin/Sionismo' ( che di certo è la questione più spinosa ) è bene cercare di dare dati concreti su cui riflettere con serietà ed analiticità. Parto dalla seconda questione e dico subito che la politica estera della Russia deve essere interpretata, in rapporto alla questione Sionismo, in questo modo ( almeno credo, le linee interpretative sono sempre soggettive ).
(1) La compressione delle strutture - sarebbe il caso di dire: la distruzione di tali organismi di potere - della lobby sionista russa, quindi distruzione dello Zionist Power in Russia. ( punto primo )
(2) Gli accordi con il sionismo israeliano, quindi la posizione moderata di Putin sulle questioni Medio Orientali ( secondo punto )
In modo argomentato spiegherò queste due problematiche. Sarò sintetico e chiaro nello stesso tempo.
Possiamo intuire che gli accordi Putin/Israele sono da intendersi come accordi con l'entità statuale israeliana più che come un mollezza verso il 'sionismo colonialista' ( in questo caso uso questa categoria ). La Russia, del resto, deve mantenere una posizioni defilata da un punto di vista geopolitico mirando alla armonizzazione dei rapporti fra gli Stati nella regione. Da qui l'appoggio all'ANP del moderato neo-liberista Abu Mazen.
Due note sono doverose e possono spingerci avanti nella comprensione dell’argomento:
(1) Il sionismo è una ideologia pan-imperialistica ( e suprematista ) mondiale dominante in Israele ma anche mondo diffusa negli Usa ed in Europa soprattutto in Francia. Israele è una parte importantissima del sionismo – in primo luogo quello militarista - ma l'articolazione dello Zionist Power ci fa capire che il vero potere della borghesia ebraica sta in occidente in cui risiedono i centri della finanza mondiale. La stessa Russia ha una oligarchia anti-nazionale fortemente perforata da tale ideologia di estrema destra. Non è sufficiente ancora la mia spiegazione ed allora chiarisco meglio, aggiungendo altri spunti di riflessione.
Questo dualismo ( sionismo israeliano/ sionismo internazionale ) seppur complementare, ha messo Putin nelle condizioni propizie per condurre una vera e propria guerra contro il sionismo dentro il suo paese ( il sionismo russo, per capirci ), distruggendo le carriere di alcuni oligarchi della borghesia ebraica.
Putin esce dalla Russia ? Il suo atteggiamento cambia ma, tale schizofrenia, è apparente e chi ha ben inteso la mia breve analisi la spiegazione ora la trova da sé e credo anche in modo molto agevole. Vado avanti.
(2) La Russia non è antimperialista ma multipolarista, quindi mira alla creazione di un blocco capitalistico alternativo. La guerra degli Usa alla Russia è nell'ordine delle cose. La violenza è endemica nelle elite dominanti Usa, e la borghesia statunitense ha riciclato l'antisovietismo con la russofobia.
Manuel Freytas ha scritto un ottimo articolo in cui ha spiegato tutto questo con documentazioni rigorose. Leggiamo uno stralcio in spagnolo:
'Desde allí Putin inició la purga y la cacería de los sionistas pro-Washington, cuyas representaciones más emblemáticas eran los mencionados oligarcas potentados Berezovksy y Mijaíl Jodorkovski, el dueño de Yukos, el gigante petrolero luego comprado y nacionalizada por el gobierno ruso en el 2004. El arresto de Jodorkovsky sacudió al mundo financiero de Europa y de Wall Street, y el sionismo mediático lanzó una ofensiva internacional para conseguir su liberación'.
http://www.aporrea.org/ddhh/a32807.html
I superficiali che danno giudizi frettolosi e poco seri dove mettono gli arresti di Berezovksy e Khodorjovksy oppure il mandato di cattura ( sacrosanto ! ) contro George Soros ? Gli antimperialisti, quindi, continueranno ad appoggiare la lotta di Putin contro le lobby sioniste e le loro strutture di disinformazione di potere.
Passo adesso alla questione ‘neofascismo’.
E' recente la notizia che la Russia ha cercato di far passare all'ONU una risoluzione di condanna del fascismo, prontamente respinta da USA ed UE. Un po' strano accusare Putin di neofascismo, vero ? Una accusa strumentale, di certo è facile capire a chi fa comodo.
Completo l'attività controinformativa citando anche un articolo riportato da Contropiano:
'Ma come, l’antifascismo e l’antinazismo, seppure di facciata e di maniera, non è patrimonio di quei governi che hanno partecipato alla sconfitta dell’Asse negli anni ’40, a costo di enormi sacrifici in termini di morti e distruzione? Evidentemente no. Ed in effetti l’asse Stati Uniti-Canada-Ucraina che hanno votato no con i paesi dell’Unione Europea che si sono astenuti evidenzia la scelta da parte dei blocchi occidentali di sdoganare il fascismo come nemico numero uno dell’umanità, rimpiazzandolo con un estremismo islamico prima impersonificato con Al Qaeda ed ora con il ben più pericoloso Stato Islamico. Con una buona dose di ipocrisia e doppiogiochismo, visto che come era avvenuto con i fascisti e i nazisti, anche i jihadisti vengono ampiamente utilizzati dai governi che li definiscono il ‘male assoluto’ contro i paesi nemici e i governi da destabilizzare in Medio Oriente'
http://ancorafischia.altervista.org/lonu-condanniamo-nazis…/
Tutto vero ciò che dice questo articolista e chi ha votato 'No' all'ONU, a quanto pare, non vuole vedere le SS di Pravy Sektor mostrare i simboli dell'ISIS ( ancora: 'terrorismo islamico' utile a chi ? ). Una ulteriore provocazione: chi ha parlato di ‘terrorismo islamico’ come giudica la presenza delle bandiere dell’ISIS alle manifestazioni razziste del Likud ( destra sionista ) contro gli immigrati in Israele ? Allora: adesso chi è il terrorista ? L’ideologia dominante è piena di paradossi, contraddizioni ed incoerenze.
Potrò sembrare un 'teorico dei complotti' ma l'accusa di 'neofascismo a Putin' mi sembra la classica operazione disinformativa da 'gioco degli specchi' tipica della CIA e del Mossad, maestri nella creazione di 'false flag'. Sono generico ma noi italiani, avendo avuto l'esperienza tragica della 'strategia della tensione’ interna ad una operazione della CIA che prende proprio il nome di Operazione Caos ( creare confusione attraverso movimenti eterodiretti ), ne sappiamo qualcosa quindi do spazio in questo caso al mio intuito supportato, come è ovvio, da riferimenti storici, documenti che indicano delle verità ma che ancora non inchiodano – come altre volte ho fatto – in modo definitivo l’imperialismo statunitense e le sue trame.
2. In occidente è iniziata una operazione di discredito contro il fronte chiamato, secondo il linguaggio dei geopoliticisti, 'eurasiatico' ed è bene con cascarci ma anzi studiare, documentarsi e promuovere una informazione degna di questo nome.
Parlano di finanziamenti di Putin ( tramite una fantomatica banca russa ) al FN della Le Pen. Le prove ? Nulla, niente di niente. Se ci sono documentazioni le mostrassero invece di pubblicare articoli molto vaghi in rete. Un giornalista serio non agisce così, sia chiaro.
In realtà molti ignorano che il GUD ( Groupe Union Defense ) di Frédéric Chatillon controlla il tesoro del partito della Le Pen. Ci dice il Sito Aurora:
'Ma cos’è il GUD oggi? Il GUD sostiene Pravij Sektor e la junta golpista, ed ospita iniziative a sostegno del battaglione di mercenari fascisti “Azov“, pagato dall’oligarca mafioso-sionista Kolomojskij. “Il GUD desidera esprimere sostegno a Pravij Sektor e al battaglione Azov. Infatti da nazionalista, il ratto nero (è il simbolo del GUD) ha sempre sostenuto coloro che combattono per l’indipendenza della propria terra, la libertà e il diritto di essere padrone in casa, come i palestinesi, IRA nordirlandese e la sovranità siriana del regime di Bashar al-Assad (Si ricordi di Mike Skillt), per citarne alcuni. In questo contesto, è naturale che il GUD sostenga l’iniziativa di Pravij Sektor e l’esercito ucraino che si battono per il diritto all’autodeterminazione dell’Ucraina contro l’interferenza dalle milizie terroristiche filo-russe'
https://aurorasito.wordpress.com/…/marine-lepen-e-amica-di…/
Un po' difficile per Madame Le Pen stare con la Russia e nel mentre appoggiare i golpisti atlantici di Kiev, che ne dite ? Inoltre il signor Kolomojskij, capitalista ebreo che coordina le bande naziste di Pravy Sektor, non avrà anche una certa influenza sulla lobby sionista francese a cui il FN si sta avvicinando come ho di recente dimostrato ? I conti, devo dire, che continuano a non tornarmi.
Due parole sulla Lega Nord italiana – organizzazione politica molto vicina al Fronte Nazionale francese – adesso sono doverose.
Alcuni sprovveduti marcano i viaggi di Salvini, leader della Lega Nord ( organizzazione politica razzista e sionista che mescola neoliberismo e neocorporativismo ) in Russia, dimenticando come questa organizzazione anticostituzionale sia un prodotto integrale del neoconservatorismo Usa e di Trasparency International.
La Lega Nord ha rapporti stretti con McCain ed il Partito repubblicano Usa, il quale partito, ha componenti interne che si rifanno esplicitamente al nazismo tedesco ed alla esperienza drammatica Usa del Ku Klux Klan ancora ampiamente rappresentato dentro questo partito golpista ed antidemocratico che minaccia, da sempre, la pace mondiale. Quindi da Lega non può che essere ideologicamente russofoba. Nessuno parla di questo ? Come si può tollerare la politica dei ‘due piedi in una scarpa’ unita alla ‘informazione’ sempre dei ‘due piedi in una scarpa’.
Salvini non ha fatto altro che raccogliere il malcontento della piccola borghesia sciovinista del nord Italia danneggiata per le sanzioni imperialistiche alla Russia. Da qui la sua buffonata e, con tutta sincerità, non credo che al Cremlino ci abbiano abboccato. Questo possono crederlo i pennivendoli di La Repubblica ma nessun giornalista serio si berrà mai questa bufala.
Faccio notare inoltre che nell’aprile 2012 l’esponente della Lega Nord Mario Borghezio invitò al Parlamento europeo Limonov, leader del Partito nazionalbolscevico russo che di bolscevico ha molto poco. Limonov è un agente della CIA, riconosciuto come tale dai servizi segreti russi ( basta fare una semplice ricerca in rete ), famoso per i suoi incontri con esponenti dei neocon statunitensi. Dunque, cosa dedurre: ci sono dei filorussi che se la fanno con gli uomini della CIA ? L’imperialismo, od almeno le sue teste pensanti, non soffrirà mica di disturbo bipolare ? Io credo che non bisogna scherzare e, piuttosto, mi chiedo come mai nessuno ricorda tutto questo. Direi che è grave fare tali rimozioni.
Per finire: parliamo dello stesso Mario Borghezio che ha vincolato la Lega ai neofascisti di CasaPound ? Credo che tutti sanno che CP è una organizzazione legata al malaffare dei palazzinari del centro Italia ed è ampiamente infiltrata dai servizi segreti italiani ( qualcuno ha giustamente parlato di CasaGladio, dal nome della famosa Operazione Gladio ). La stessa CP appoggia Pravy Sektor e le bande naziste in Ucraina. Una vera rete russofoba, sinofoba ed islamofoba. Dunque, cosa dire ? Solo degli sprovveduti potevano bersi queste notizie fasulle.
I piani degli Usa contro la Russia restano (1) l'integrazione neoliberista della Russia nel mercato mondiale tutto sotto lo stretto controllo della lobby sionista a cui appartengono autentici mafiosi come Roman Abramovich e Boris Berezovsky esiliati, come molti sanno, in Inghilterra, (2) la fine della Russia - ora come Stato indipendente e domani come potenza capitalistica autonomia - e della sua egemonia, egemonia contraddittoria e nazional-borghese ma sempre ostile al fronte occidentale il vero nemico dei popoli e dei lavoratori.
Questo progetto è golpista ed antidemocratico, quindi, la Russia deve essere difesa. Ne vale la democrazia nel versante medio-orientale ed orientale. Gli antimperialisti non posso che dichiararsi apertamente amici della Russia seppur ben altro Vladimir vorrebbero al Cremlino. E’ sempre bene, di questi tempi, fare chiarezza !
Non a caso, dice Freyras ( e completo definitivamente l’attività informativa ):
'Todas las "revoluciones de terciopelo" en aquella región sirvieron a los intereses financieros globales de Washington –representados por la Open Society de George Soros y la Fundación Nacional para la Democracia (NED) cuyos fondos provienen de la Agencia Internacional para el Desarrollo (USAID)- para fracturar y desmembrar las fronteras nacionales de sus más importantes rivales geoestratégicos: China, Rusia e India'.
Già, George Soros, finanziare e mafioso antirusso, è proprio un nome onnipresente. Chissà se non è stato lui ad orchestrare questa nuova campagna anti-Putin in Europa facendo passare in varie riviste online notizie fasulle e non provate ? Le vie dell'imperialismo sono infinite ed il neofascismo, a quanto pare, è il perenne preservativo di Washington. Riflettete !
S.Z.
Faccio alcune considerazioni: Israele c'è, malgrado tutto, per cui anche avversando il sionismo o si sceglie una linea dura, se si è in grado di farlo (tipo Siria, Iran o Venezuela) oppure se non si è in grado di farlo bisogna contrastarlo andando comunque coi piedi di piombo per non fracassarsi il naso (dipende dai rapporti di forza), mantenendo pertanto anche formali rapporti diplomatici.
RispondiEliminaLa Russia non è complice di Israele, tutto il contrario: ma allo stesso tempo si trova in una situazione tale per cui non può permettersi uno scontro diretto contro il sionismo, perché ne uscirebbe con le ossa rotte, per cui deve muoversi piano e fare un passo alla volta. Quelli che criticano la Russia perché mantiene normali relazioni diplomatiche con Israele dovrebbero riflettere prima di parlare a sproposito.
Putin sa benissimo che il 20 % degli ebrei israeliani è russofono, a causa di tutti gli ebrei ex sovietici che dopo la caduta ell'Urss pur di sfuggire alla miseria dell'era Eltsin si sono rifugiati qua, e molti di loro non sono nemmeno propriamente ebrei ma hanno semplicemente usufruito della legge israeliana sulla cittadinanza avendo magari solo un nonno su 4 ebreo (io ne ho conosciuto vari di russi pseudo-ebrei qui a Gerusalemme). Ora, questo fatto per lui può rappresentare sia un vantaggio che una minaccia: da un lato, poiché questi si sono trasferiti prevalentemente per fame che per vocazione sionista, molti di loro si sentono ancora russi a tutti gli effetti e collegati all'antica patria (usano ancora il russo nella vita di tutti i giorni e chiedono allo stato il riconoscimento del russo come terza lingua ufficiale assieme all'ebraico e all'arabo), molti di loro ammirano Putin che ha cambiato la situazione del paese e addirittura da qualche anno a questa parte alcuni hanno ricominciato a tornare in Russia rinunciando alla cittadinanza israeliana. Dall'altro però in futuro questi potrebbero anche costituire una lobby in grado di influenzare direttamente la politica interna ed estera russa spostandola su posizioni filo-israeliane e trasformando la Russia in una nuova America controllata da gruppi di pressione pro-Tel Aviv. Putin quindi capisce che questi russi sono sia una potenziale risorsa (patrioti russi ex-israeliani che ritornano in Russia, oppure più cinicamente anche lobby russofila all'interno di Israele per condizionarne la politica in senso pro-Mosca) che una potenziale minaccia (possibile potente lobby nazionista in Russia), e quindi agisce di conseguenza nel modo accorto e adeguato imparato dal KGB, punto. Tener conto di questo è importante per pesare correttamente i rapporti russo-israeliani.
Seconda considerazione: Francia. Da tre anni circa stanno trasferendosi qui in massa ebrei francesi spaventati dalla situazione che hanno in casa; 20mila sono venuti qui solo nel 2014, e ne arriveranno ancora. La Francia è il paese con la maggior comunità ebraica d'Europa attualmente, ed una lunga tradizione antisemita purtroppo, risalente al caso Dreyfuss se non a prima. Gli ebrei delle periferie si sentono pesantemente minacciati da immigrazione araba da una parte (questo perché purtroppo molti imbecilli fanno l'equazione ebrei=israele) e dal Fronte Nazionale dall'altra, ma anche genericamente dai comuni cittadini che li vede spesso indistintamente responsabili per le intrusioni della potente lobby sionista nella politica nazionale. Ciò fa sì che gli episodi di violenza quotidiana contro ebrei in Francia sono pericolosamente frequenti.
RispondiEliminaInoltre la vittoria della Le Pen alle prossime presidenziali è vista da molti come inevitabile.
Stefano, quanto vogliamo scommettere che quando i dirigenti del FN si incontrarono coi sionisti qualche anno fa siglarono un patto che prevede la persecuzione ufficiale o ufficiosa degli ebrei francesi per spingerli ad andare in Terra Santa? Israele ha bisogno di nuovi ebrei per la sua demografia, e non sarebbe la prima volta che si accorda con i peggiori antisemiti per organizzare pogrom su commissione traendone così benefici demografici. Con gli ebrei iraqeni negli anni '50 fecero lo stesso.
Molto interessante, andiamo per ordine.
RispondiElimina(1) Israele esiste come è esistita la Germania hitleriana, il Sudafricaca razzista e dittature militari stile quella di Pinochet.
Esiste come Stato nato dalla Nakba - ben 900.000 arabi espulsi dai loro territori nel '48 - e da un processo migratorio ( colonizzazione economica ) foraggiato tanti dai britannici quanto dai tedeschi.
Molti sionisti, oltretutto, giocano con i termini: pulizia etnica non è intercambiale con genocidio. A Gaza c'è un genocidio in corso, nel '48 ci fu pulizia etnica nella Palestina storica, il Cisgiordania c'è fascismo di Stato, nell'entità sionista tutta c'è nazismo di Stato. Israele è '1/2/3/4/5' volte criminale. Chiaro ?
Molti sionisti, ad esempio, rimuovono come borghesia ebraica e colonialismo inglese hanno 'scientificamente' pianificato, già a metà ottocento, la distruzione integrale dell'Impero ottomano. Quindi, in conclusione, Israele esiste come Stato illegittimo.
Il sionismo rappresenta l'ebraismo ? No, di certo... Biden, stratega dell'imperialismo statunitense, affermò che per essere sionisti non bisogna essere, per forza, ebrei. Israele, quindi, è un prodotto del colonialismo occidentale e molti ebrei di sinistra, da Martin Buber ad Ilan Pappe, l'hanno spiegato alla perfezione.
Israele esiste, ma come esiste, questa è la domanda. Sulle modalità intollerabili di esistenza di Israele basta leggere il giornalista Gideon Levy del quale segnalo un ottimo articolo: Il nostro miserabile Stato ebraico. Io rifiuto Israele in quanto trovo mostuose e fasciste le sue modalità di esistenza. Non possiamo tollerare nessuno Stato razzista, etnico ed antidemocratico. Israele non ha standar di democrazia interni di molto migliori di quelli del Qatar ( credo che se la giocano ! ). Questo deve essere capito !
Da antimperialista, allora, mi permetto di sostenere la decolonizzazione della Palestina storica in nome della costruzione di uno Stato binazionale ed antirazzista, fondato sui valori della Resistenza palestinese al sionismo e - se si vuole - della Resistenza bundista al fascismo ( cosa che mi pare giusta ! ), in modo che palestinesi ed ebrei possano ritrovarsi in una Costituzione che sia antifascista ed antisionista insieme.
2) La Francia attuale è una colonia del sionismo e delle sue lobby borghesi. Quindi il capitalismo neoliberista francese è in balia di Israele. Mi permetto di segnale la presenza della 'Lega della difesa ebraica'. Riporto un articolo per far capire chi sono questi criminali.
http://spazioinwind.libero.it/mussolini82/milisioni.html
Questi assassini seguono l'insegnamento di Meir Kahane, un rabbino pazzo, che è colpevole di crimini di molto superiore a quelli di banda della Magliana, camorra e mafia siciliana messi insieme. Un mini-Hitler sionista !
(3) Israele difende gli ebrei ? Risposta: No !
I coloni non sono ebrei, ma delinquenti a cui viene regalata la cittadinanza per tamponare i problemi demografici di Israele. Molti di questi sono un prodotto diretto della mafia Russia, della piccola criminalità statunitense, dei banderos latinos. Gente che finge di convertisti al giudaismo ( il giudaismo degli psicotici likudisti ! ) per evitare l'arresto in 'patria'. Si tratta di bancarottieri, truffatori, piccoli speculatori, gente che gestisce i traffici della prostituzione, assassini qualsiasi. Che dire ? E' questa la nuova cittadinanza israeliana. Può esistere uno Stato con questa base ? Io credo di no !
Israele se ne fotte degli ebrei, altrimenti mi spiegassero perchè sostennero fascisti dichiarati come (1) Somoza, (2) Videla, (3) Pinochet, (4) Reza Pahlavi, (5) Uribe.
Videla uccise 2.000 ebrei in Argentina con l'appoggio di Israele. Come la mettiamo ? Antisemitismo sionista !
4) Israele da sempre si accorda con neofascisti ed antisemiti. Gli accordi con il Fronte Nazionale sono già fatti e sai perchè ? Perchè Marine Le Pen aderisce alla stessa ideologia colonialistica del Likud. E' quello che ho spiegato in questo articolo. Ne riporto anche uno stralcio.
RispondiEliminaCito:
Cosa salta all’occhio dell’osservatore scrupoloso? In primis si mescolano organizzazioni neofasciste ( come i belgi di Vlaams Belang, il Bloc Identitaire francese e l’italiana CasaPound ) con organizzazioni della destra tradizionalista ma anche neoliberista ( es. la Lega Nord ). Ancora: tutte queste organizzazioni sono filoisraeliane e alcune fanno anche apologia del sionismo ( si pensi agli olandesi di Partij voor de Vrijheid il cui leader vanta pubblicamente stretti rapporti col Mossad ). La Lega Nord, in Italia, è l’anello di congiunzione fra la destra neoliberista e quella neofascista e non a caso Mario Borghezio vanta stretti rapporti sia con reduci stragisti di Avanguardia Nazionale (ha partecipato ad un recente convegno, nel Lazio, presieduto dal terrorista nero Stefano Delle Chiaie ) che con l’atlantica CasaPound. E’ in quest’ ottica – legami fra neofascismo, servizi segreti e simpatie per l’ideologia neoconservatrice Usa – che dobbiamo leggere i viaggi a Washington e a Tel Aviv di alcuni membri del FN? Eppure già i reduci dell’OAS che fondarono il FN furono appoggiati dal Mossad nella lotta contro i patrioti algerini e il “nasserismo”. In quali termini i rapporti si sono evoluti? Possiamo porre questa domanda: dall’appoggio occulto – servizi segreti e stragismo – si è passati alla progettualità politica? La Le Pen sarà la donna di Israele e della lobby sionista in Francia? Aspettiamo a dirlo ma le domande poste hanno un loro fondamento e mi pare che il cuore della questione sia proprio questa. Faccio una provocazione: il Front National potrebbe essere il volto legale dell’Aginter Press (organizzazione anticomunista che si infiltrò in molti movimenti degli anni ’70 ed etero diretta della CIA ). Certo, si tratta di affermazioni forti ma una seria riflessione politica non può escluderlo affatto.
http://www.linterferenza.info/esteri/il-neoliberismo-di-marine-le-pen-e-la-sua-lunga-marcia-verso-israele/
Dire che le cose stanno andando come ho analizzato, tu che ne pensi ?
5) Putin non appoggia la Resistenza palestinese per il semplice motivo che non è antimperialista ma geopoliticista. Si vedano i suoi rapporti con Erdogan il sultano della CIA e col criminale El Sisi, un boia sul libro paga del Mossad di molto peggiore di Mubarak. Putin non è un idealista, ma un pragmatico uomo di Stato, del resto viene dalla scuola stalinista. Io credo che non bisogna farsi illusioni !
Mi sembra tutto molto chiaro.
Stefano Zecchinelli
Per quel che riguarda il fatto che Israele esiste come esisteva la Germania di Hitler hai perfettamente ragione, e nessuno quanto me sarebbe contento di vederlo dissolvere per trasformarsi in uno stato binazionale effettivamente democratico ed egualitario, la mia obiezione stava nel fatto che per quanto un nemico sia spregevole, se non si è nella condizione di vincerlo in uno scontro diretto, l'unica possibilità è tenerlo calmo fino a quando la situazione cambierà, altrimenti sarà lui a sconfiggere te, e questo è la medesima ragione per cui io non muovo nessuna critica storica a Stalin per aver siglato il patto di non aggressione con Hitler, ad esempio. Se poi il comportamento prudente di Putin sia dovuto ad un antisionismo di fondo basato però su questo tipo di considerazioni di cautela, oppure più semplicemente ad un geopoliticismo cinico e non necessariamente antisionista, questo sinceramente non te lo saprei dire ancora, per ora sospendo il giudizio.
RispondiEliminaPer quel che riguarda i coloni, che tu hai definito di provenienza eterogenea e legati alla criminalità, una precisazione: ho avuto modo di parlare di loro con alcuni palestinesi della parte est della città. Quello che mi hanno detto è che la maggior parte dei coloni è esclusivamente statunitense più che russa od altro. Questi (legati al partito religioso di Bennet e non a quello laico di Liebermann come i russi) sono i più crudeli ed irriducibili persecutori degli arabi, ed i palestinesi li odiano particolarmente perché, al di là delle brutalità che devono subire da loro, non capiscono perché abbandonino un paese ricco e benestante per trasferirsi qui, non hanno cioè l'attenuante della fuga dalla miseria che spinge i palestinesi a giudicare con minor severità gli ebrei etiopi, per dirne una.
Comunque, quando dissi ai miei interlocutori che secondo me i coloni americani lo facevano per una sorta di istintiva "nostalgia del Far West" propria degli yankees, per cui sentivano il bisogno irrefrenabile di trasferirsi armati fino ai denti in un'altra terra di conquista da sottrarre ai legittimi abitanti, quelli mi guardarono sorpresi dicendo di aver avuto proprio la medesima impressione. Insomma, la storia si ripete, ma questa volta purtroppo non è farsa.
Per quanto riguarda invece la Francia ed il FN su cui mi chiedi un'opinione, non potrebbe invece trattarsi di uno scontro interno al capitalismo francese?
RispondiEliminaCon da una parte Sarkozy (uomo chiave della lobby sionista in Francia), Hollande ed i rispettivi partiti legati al capitalismo più europoide, globalizzato e sionista da una parte, ed il FN collegato a gruppi nazional-capitalistici dall'altra?
In tal frangente Israele cercherebbe di trarne vantaggio in maniera differente a seconda della congiuntura: io Israele posso mettere al potere i destri ed i socialimperialisti legati alla mia lobby? E allora via col controllo esterno dell'economia finanziaria e della politica estera. Io Israele non posso più farlo perché la situazione è cambiata e governano altri gruppi? Pazienza e vediamo di trarne comunque vantaggio, vediamo di fare accordi coi nazi che odiano ebrei e musulmani per far in modo che facciano venire qui i primi con le buone o con le cattive (sapessi quanti antisemiti ho conosciuto che amano Israele perché lo vedono come l'unico modo possibile per liberarsi degli ebrei), e che i secondi vengano tenuti a bada con le cattivissime in tutti i paesi dell''Africa e del Medio Oriente (cfr. Mali), e se anche a parole FN sostiene Assad pazienza.
Ricapitolando, secondo me Israele preferirebbe ben altri personaggi più addomesticati alla guida della Francia, dopo di che però i nazionisti col cinismo e la lungimiranza che gli è propria hanno già pensato a come trarre il massimo vantaggio possibile anche da una vittoria del FN.
Concludo con una considerazione di carattere squisitamente personale: essendo io un irriducibile sostenitore del principio dello stato unico binazionale e democratico, dubito fortemente che il riconoscimento della Palestina come stato proposto da vari parlamenti europei sia una buona notizia. Al contrario secondo me è il passo definitivo per sancire l'assurda divisione della Terra Santa in due unità statali, e secondo me è una mossa dovuta alle trame dei nazionisti moderati (tutti quelli a sx del boia Netanyahu, che sarebbero favorevoli ad un trattato, per intenderci) per poter scongiurare l'annessione della Cisgiordania che costituirebbe altrimenti una insormontabile minaccia demografica (insormontabile con metodi "democratici", sia ben chiaro: sappiamo tutti molto bene che Netanyahu vuole usare ben altri metodi al riguardo...)
RispondiEliminaSolo un appunto: Israele è potente a causa dell'assenza di un vero Campo antimperialista che operi su scala internazionale. In questo caso il problema non è l'attendismo ma lavorare per questo progetto. Chavez, in parte, ci aveva provato ora vedremo se altri, dopo di lui, lo faranno.
RispondiEliminaPatto Molotov-Ribbentrop ? Capisco che si trattava di un prolungamento degli Accordi di Monaco del 1938, ma la politica staliniana ha sempre destato in me un giudizio molto negativo ( compromesso con l'imperialismo democratico; collettivizzazione forzata; eliminazione del dissenso, ecc ... ). Se dovessi cercare un riferimento lo troverei nella tregua del 3 marzo 1918 fra la Russia rivoluzionaria e gli imperi centrali. Ma sai queste analogie storiche, ora come ora, contano poco. Stalin ha sottovalutato molte cose, commessi vari errori ed anche dei crimini. La Resistenza palestinese ha avuto un certo ritardo anche a causa dello staliniamo. Non dimentichiamocelo !
Per il resto molto interessante quello che dici anche in rapporto alla provenienza dei coloni. Notizie utili !