lunedì 13 ottobre 2014

Israele: una semplice pedina degli Usa ?, di Stefano Zecchinelli



Secondo Giulietto Chiesa, in un recente video per la televisione Pandora TV ( che fa un lodevole servizio di contro-informazione sulla aggressione imperialistica all’Ucraina e alla Russia ), l'aggressione dell'imperialismo israeliano contro il popolo palestinese sarebbe 'uno scenario che serve per coprire lo scenario principale: quello ucraino'. Un errore enorme.

Che cosa sbaglia Chiesa, convergendo con le posizioni di molti sionisti liberali, verrà da me esposto in estrema sintesi ed in pochi punti fondamentali.

1. Israele sarebbe uno Stato fantoccio filo-statunitense ?

Questo è il primo errore commesso. Israele contro i popoli arabi persegue un suo, autonomo, progetto imperialistico.

Tre cose sono emerse da questa vile aggressione sionista contro il popolo palestinese: (1) la Comunità Internazionale è del tutto succube alle politiche di guerra israeliane; (2) i cittadini israeliani sono del tutto fascistizzati ed approvano la pulizia etnica della Palestina; (3) Israele ha pianificato lo sterminio sistematico della popolazione di Gaza.

James Petras ci ha spiegato che:

Y lo que hicieron en Gaza es muy simple. El primer Ministro israelí concentró a los palestinos en ese lugar, encerrados, sin escape, como un gran ghetto. Tal cual lo hicieron los nazis que concentraron a los judíos en el ghetto de Varsovia, los israelitas concentraron a los palestinos en ese pequeño territorio, encerrándolos y atacándolos con aviones, tanques barcos, y utilizando cualquier pretexto para matarlos y eliminarlos de la Tierra. Ese es el plan con sus etapas, primero concentrarlos, segundo encerrarlos y tercero liquidarlos. Esa es la solución final. Porque la idea que hay detrás de todo esta atrocidad es unificar a todos los sionistas -de Israel, Uruguay, Argentina, Inglaterra, EEUU- en un Estado puramente judío, sin ningún musulmán, sin ningún cristiano, sin ninguna persona que no sea judía. Eso es lo que busca y unifica toda esta gran tribu totalitaria

Quindi abbiamo (1) la reclusione di un popolo ( quello palestinese ) in una grande riserva come è stato fatto ai pellirossa americani, (2) progrom razzisti la cui modalità è stata pianificata anni prima ( i documenti usciti fuori dimostrano che i vertici dell’esercito israeliano avevano pianificato questo operazione già nel 2007 ), (3) il fine ultimo della destra likudista è quello di distruggere gli arabi della Palestina.

Un progetto tanto criminale, però, per Chiesa 'serve a coprire il complotto contro la Russia'. Che gli Usa vogliano distruggere lo Stato indipendente russo e che gli antimperialisti debbano opporsi a ciò è ovvio, ma da qui a dare a Putin patenti di antimperialismo e sottovalutare, in modo scandaloso il sionismo, il passo è lungo.

2. La lobby sionista, negli Usa, è potente ma, in fondo, è solo una delle tante ?

Altro errore clamoroso. Il sionismo negli Usa ( e non solo ! ) è uno Stato nello Stato.

Non solo, come dice Petras, 'dentro del congreso norteamericano y dentro de la hipocresía de Obama están los grandes poderes sionistas, los funcionario sionistas, los financieros sionistas que influyen y compran a los congresistas e influyen en el doble discurso de Obama. Porque hoy Obama dice estar indignado porque Israel atacó otra escuela de la ONU, matando refugiados escondidos allí. Pero al mismo tiempo está repartiendo a Israel 500 millones más de ayuda militar. Combinando las dos cosas', ma l'AIPAC, la principale lobby ebraica, ha piazzato uomini chiave ai vertici dell'esercito Usa, oltre che dentro il Congresso, controlla il sistema mass-mediatico e, come se non bastasse, dispone di proprie strutture repressive, degli autonomi eserciti privati.

Quale altra lobby può fare questo ?

3. Israele non ha un suo progetto autonomo e deve attendere i dettati di Wasghington ?

Il progetto imperialistico israeliano mira alla costituzione della Grande Israele. Da qui la necessità di sradicare le forze di resistenza a partire dagli Hezbollah e da Hamas.

Il giornalista Tariq Dana ci comunica che:

Israele e Arabia Saudita hanno anche svolto ruoli cruciali nel sostenere l’aggressione statunitense contro l’Iraq negli anni Novanta e l’occupazione e la distruzione dello Stato iracheno e della sua società nel 2003. gli interessi comuni tra israeliani e sauditi sono diventati ancora più evidenti nell’azione contro la crescente influenza regionale dell’Iran. Entrambi hanno regolarmente espresso le stesse posizioni e tentato di spingere l’amministrazione Usa verso un attacco contro l’Iran. Come parte di questa guerra indiretta all’Iran, Israele e Arabia Saudita, sotto l’ombrello statunitense, hanno fondato, finanziato e equipaggiato insieme gruppi terroristi per destabilizzare e dividere la Siria, il Libano e l’Iraq secondo linee settarie e religiose

La posta in gioco, evidentemente, è molto più alta ed Israele, in quanto pericolosità, si colloca un gradino sopra gli Usa. Lo capisce questo Chiesa ? Ma non scherziamo, la sottovalutazione della borghesia sionista, seguendo il suo discorso, è evidente.

4. Guerra di copertura o scontro fra imperialisti e forze della Resistenza ?

Nella Palestina occupata è in corso una guerra di classe fra la maggiore e più pericolosa potenza imperialistica ed un movimento di liberazione nazionale.

Se Hamas dovesse uscirne vincitrice potrebbe cambiare gli assetti, non solo geopolitici, nella regione, dando un nuovo volto al conflitto fra i popoli lavoratori e le oligarchie borghesi.
Nessuna copertura politica: la Resistenza islamica, combattendo contro il militarismo israeliano, in questo momento rappresenta l’avanguardia delle forte democratiche ed anticolonialiste a livello mondiale. L’emancipazione delle classi lavoratrici passa dalla vittoria della Resistenza palestinese non, come pensa Chiesa, dal riposizionamento geopolitico di Putin. Non facciamo confusione !
Testi consultati:
1)      James Petras, La lógica y la acción de Israel van hacia la 'purificación', lahaine.org
2)      Tariq Dana, Arabia Saudita-Israele, l’asse anti-Hamas, Nena news

Stefano Zecchinelli

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