- Vincenzo Giordano
Federazione
Anarchica Spixana
Aderente
alla FAI – Federazione Anarchica Italiana
Via U. Boccioni, 13 - 87019 Spezzano Albanese
(CS) Tel. 328/1691024
Il mio nome è Vincenzo Giordano. Ti scrivo da San Lorenzo del
Vallo un paese in provincia di Cosenza che dista circa 20 Km dal Monte Pollino.
Vorrei porre alla tua attenzione una vicenda politico-giudiziaria che mi
riguarda personalmente e che ha dell’incredibile rispetto a come viene
“amministrata” oggi la “Giustizia” in Italia.
Mi
interesso di politica da quando avevo 15 anni e già all’età di vent’anni ho
iniziato a frequentare e militare fra i gruppi anarchici occupandomi
soprattutto di politica locale, di problemi che riguardano la comunità in cui
vivo, cioè San Lorenzo del Vallo (CS). Nel dicembre del 2006, nel mezzo della
mia attività politica ho diramato un comunicato stampa, ripreso dalla stampa
locale e regionale, attraverso la quale
criticavo l’operato dell’Amministrazione Comunale. Perché? Perché il sindaco,
Luciano Marranghello, la sua Giunta e la sua Amministrazione facevano tutto
tranne che gli interessi della comunità: assunzioni di parenti di
amministratori, vendita dei beni comunali, passaggio da un partito ad un altro,
ecc. (vedi il volantino “Sul municipio sventola bandiera bianca”). Nonostante
le notizie in mio possesso erano il frutto di Delibere Comunali ed Articoli di Giornali, il sindaco decide di
denunciarmi per presunta “Diffamazione a mezzo stampa”.
LA FASE PROCESSUALE
Il
Giudice del Tribunale di Cosenza mi rinvia a giudizio e inizia il Processo di
Primo Grado che, dopo ben tre anni di rinvii e dibattimenti MI VEDE ASSOLTO sia dal Pubblico
Ministero che dal Giudice (appunto di Primo Grado), perché il fatto non
sussiste. Il sindaco, dopo qualche anno, decide di fare ricorso presso la Corte
d’Appello di Catanzaro (solo per ciò che riguarda il riconoscimento del
presunto “danno morale”, poiché dal
punto di vista penale fui definitivamente assolto con la sentenza di Primo
Grado), ed il primo ottobre 2012, dopo che il Procuratore Generale aveva
confermato l’assoluzione del Primo Grado di Giudizio, la Giudice riconosce al
Marranghello un risarcimento per danni morali di € 7.500,00 e spese legali di €
2.880,00. La Cassazione con sentenza del 17 luglio 2013 ha confermato la
decisione della Corte d’Appello e mi ha condannato alle spese legali per €
1.800,00. La somma complessiva che ho dovuto pagare tra condanna e parcelle per
gli avvocati ammonta a circa 18.000,00 euro.
CI CHIEDIAMO: “COSA RAPPRESENTA
DETTA SENTENZA SE NON UNA SENTENZA
POLITICA”?
Ci
viene da pensare che si tratti solo e semplicemente di una vera e propria
paradossale sentenza politica, come del resto paradossale e falso risulta essere l’intero sistema democratico che
da un lato con la carta costituzionale afferma di garantirti la libertà di
pensiero e dall’altra servendosi dei tribunali di fatto te la toglie
condannandoti per averla esercitata.
Altrimenti, come potrebbe essere definita una sentenza che,
sempre sullo stesso fatto, “penalmente” assolve e “civilmente” condanna? Una
sentenza che pone un “prezzo da pagare” alle dure critiche mosse all’operato di
un sindaco e di una Giunta? Una sentenza che in barba alla libertà di pensiero
intima a non controinformare, a non denunciare le malefatte del potere, pena un
duro prezzo da pagare in pecunia? Si pensa forse, sulla base della meschina
logica del denaro, di mettere paura agli anarchici toccandoli nelle loro
tasche? Ma, come si suol dire, se così è, hanno sbagliato i conti.
Gli Anarchici, sono impegnati in una lotta quotidiana finalizzata alla giustizia ed alla libertà, contro i soprusi di chi avvelena e distrugge la nostra terra. Il valore di avvalersi della libertà di pensiero, il valore di combattere le ingiustizie, i soprusi, le iniquità, il valore della lotta sociale contro l’attuale sistema di dominio e sfruttamento dell’uomo sull’uomo e per la realizzazione di una società di liberi e uguali, per gli anarchici non hanno prezzo. Gli anarchici non si vendono. Gli anarchici non barattano le loro idee. Queste pratiche le lasciano ai politicanti, i quali pur di restare sempre incollati sulle poltrone del potere cambiano casacca di elezione in elezione. Gli anarchici non rinunceranno mai a lottare per la distruzione del potere e per l’affermazione della libertà.
Gli Anarchici, sono impegnati in una lotta quotidiana finalizzata alla giustizia ed alla libertà, contro i soprusi di chi avvelena e distrugge la nostra terra. Il valore di avvalersi della libertà di pensiero, il valore di combattere le ingiustizie, i soprusi, le iniquità, il valore della lotta sociale contro l’attuale sistema di dominio e sfruttamento dell’uomo sull’uomo e per la realizzazione di una società di liberi e uguali, per gli anarchici non hanno prezzo. Gli anarchici non si vendono. Gli anarchici non barattano le loro idee. Queste pratiche le lasciano ai politicanti, i quali pur di restare sempre incollati sulle poltrone del potere cambiano casacca di elezione in elezione. Gli anarchici non rinunceranno mai a lottare per la distruzione del potere e per l’affermazione della libertà.
- LE CAMPAGNE DI SOLIDARIETÀ POLITICA
Quale segno di alta solidarietà nei confronti del
compagno Vincenzo gli anarchici hanno lanciato due campagne di solidarietà: 1) "1 euro contro il sindaco Marranghello
e contro chi processa e condanna la libertà di pensiero"; 2) raccolta fondi spese legali PRO Vincenzo
- LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ ARTISTICA
Le mie piu’
grandi passioni sono la politica e la musica. Ho imparato a suonare la chitarra
(il canto è un dono di natura), già dall’età di sette anni. Con il passare del
tempo, la musica è diventata piu’ che una passione poiché ho conseguito la
laurea in DAMS (Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo, Indirizzo Musica),
presso l’Università degli Studi della Calabria, discutendo la tesi:
- “LA CANZONE DI PROTESTA IN ITALIA FRA IMPEGNO SOCIALE E POLITICO
DAL 1968 AL 1980”
una disamina di quelle che
furono le vicende sociali, culturali, politiche fra i due movimenti principali
di ribellione giovanile: il Sessantotto ed il Settantasette raccontate
attraverso la canzone di protesta.
Visto il mio amore per la
musica e l’arte, di concerto con gli altri compagni e compagne abbiamo pensato
di lanciare la solidarietà anche agli artisti chiedendo o una sottoscrizione o
di tenere un evento gratuito (concerto, spettacolo, ecc.).
Viviamo
un periodo conflittuale in cui l'arte è sottoposta al più bieco vittimismo
della sottomissione al potere, alla più schifosa prostituzione personale e
collettiva, mentre uomini come te, liberi da ogni forma di autoritarismo, da
ogni vincolo, che non si nascondono dietro false apparenze, dichiarano
pubblicamente di sognare un mondo di liberi ed uguali e lo vogliono realizzare
con il metodo e la pratica degli anarchici: amare la libertà rifiutando il potere!
- PER I SUDDETTI MOTIVI TI CHIEDO
in nome
della giustizia e la libertà di pensiero, al fine di recuperare le
spese legali del Processo di sostenere la campagna di solidarietà o concedendo
una sottoscrizione oppure di tenere uno
spettacolo, contro la repressione politica, a favore del compagno Vincenzo
Giordano, che si terrebbe in un luogo
tra Cosenza o in provincia di Cosenza, i cui utili andrebbero a compensare
le spese per la condanna subita. Mi
complimento con te per la tua opera e per i tuoi successi artistici e nel frattempo ti saluto fraternamente.
- N. B.: la sottoscrizione si può inviare attraverso un c/c/p il cui numero è 69942050 intestato a Vincenzo Giordano Via Piave, 2 - 87040 - San Lorenzo del Vallo (CS).
- N. B.: per contatti telefonare al n° 328/1691024 (Vincenzo Giordano), oppure spedire una e-mail a nutria.acqua@alice.it.
Vincenzo Giordano
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