domenica 4 dicembre 2011

L'uomo degli americani, di Fulvio Grimaldi

Lettera di Fulvio Grimaldi a Linearossa,17 Ottobre 2004


Cari compagni, vi ringrazio per l'invio dei numeri del giornale. Mi trovate concorde su tutto, salvo su qualcosa che attribuisco non a vostra differente analisi, ma solo a mancanza di dati e conoscenze obiettivi. Mi riferisco a "Linearossa" del 18/06/04, articolo di spalla, secondo paragrafo: "Il regime di Saddam..."

Dato che voi fornite un contributo valido all'informazione e al dibattito tra comunisti, conviene evitare di soccombere agli stereotipi sfornati dalla disinformazione imperialista per demonizzare i propri nemici anche tra coloro che sarebbero i naturali alleati di questo nemico e a lui legati da solidarietà antimperialista. Il fatto che le sinistre ufficiali e istituzionali ripetano questi stereotipi diffamatori non fa che confermare l'assunto: ne conoscete bene l'opportunismo e la subalternità. Saddam non è mai stato sostenuto e finanziato dagli USA, non ha perseguito e realizzato l'eliminazione fisica e l'incarcerazione di migliaia di comunisti iracheni e, in più, non ha gassato o decimato i curdi. Per i trent'anni in cui è stato la guida politica dell'Iraq - ma anche prima, dalla rivoluzione del 1958 cui ha partecipato a 21 anni - Saddam ha attuato la più coerentemente antimperialistica politica di tutto il mondo arabo. E' stato incarcerato insieme ai comunisti dal dittatore Aref, la rivoluzione del 1968 contro il fratello di questi, guidata dal Baath di Saddam, ha portato al potere un a coalizione antimperialista e socialista di Baath,Comunisti e Partito Democratico Curdo, coalizione che ha governato unita fino al 1979. Tanto era amico degli USA, che Saddam ha nazionalizzato il petrolio iracheno cacciando le multinazionali angloamericane (contro il prudente parere dei comunisti e di Mosca), ha sostenuto fino all'ultimo giorno - aprile 2003 - la resistenza palestinese, indennizzando tutte le famiglie dei martiri, più combattenti iracheni sono morti in Palestina di qualsiasi altro paese arabo, fin dal 1974 gli strateghi israeliani hanno auspicato la liquidazione del governo di Saddam, laico e socialista, e la frantumazione dell'Iraq, considerato fino a a oggi "il massimo pericolo per Israele". Ininterrottamente l'Iraq è stato il punto di riferimento per tutte le forze progressiste ed antimperialiste del mondo arabo e del Terzo Mondo (non per nulla Chavez si è precipitato a fargli visita appena eletto). Personalmente ho assistito dagli anni '70 al 2003 a convegni interarabi di sindacati e partiti progressisti e di opposizione ai propri regimi filoamericani. Tanto era amico degli USA, Saddam che Israele gli ha bombardato, nella prima guerra preventiva moderna, il reattore nucleare civile Osirak nel 1981. Tanto era amico degli USA, protettori e strumento di Israele, che nel 1969, all'indomani della resa di Sadat a Camp David, organizzò il Fronte del Rifiuto e, a Baghdad, riunì la maggioranza dei paesi arabi e li impegnò a sabotare Camp David e a sostenere i palestinesi. Tanto era amico, che Israele pianificò già negli anni '70 la guerra Iraq-Iran per liquidare, non l'Iran, ma l'Iraq. Non è vero che l'Iraq abbia avuto finanziamenti e armi USA, basta vedere l'armamento utilizzato in questa guerra: solo sovietico, francese e est europeo acquistato sul mercato privato. Invece l'Iran ha avuto stanziamenti USA dal 1981 al 1988, documentati da delibere del Congresso, anche a premio del favore fatto da Khomeini a Reagan quando trattenne gli ostaggi USA dell'ambasciata di Tehran per danneggiare il rivale Carter. L'Iran è stato rifornito di armi, piloti ed istruttori israeliani durante tutta la guerra, a indicare chi era il vero nemico. Con il ricavato delle armi israeliane gli USA finanziarono i contras del Nicaragua (scandalo Iran-Contras).

Nel 1979, l'URSS rinnega un ventennale trattato di amicizia e mutua difesa
con l'Iraq e sostiene Khomeini per puro opportunismo geo politico, temendo il contagio islamico nelle proprie repubbliche asiatiche. Brezhnev ordina al PCI di schierarsi contro il proprio paese e con l'Iran. Il PC iracheno si spacca: una parte obbedisce al diktat e va addirittura a combattere per Khomeini, gli altri si rifiutano. Saddam gli offre di entrare nel Baath, cosa che la maggioranza fa. Altri se ne vanno in esilio a Damasco e rientrano in patria alla vigilia dell'ultima guerra per combattere contro l'aggressione USA. Dei dirigenti "comunisti" andati a combattere con Khomeini 140 (cifra ufficiale confermata dall'attuale PCI) vengono catturati, processati per alto tradimento e giustiziati, come sarebbe avvenuto in guerra in qualsiasi paese del mondo. Il "massacro di decine di migliaia di comunisti su ordine della CIA" si esaurisce in queste condanne. I dirigenti che obbedirono a Mosca e sopravvissero, ora sono nel governo fantoccio di Alawi e collaborano con gli occupanti che stanno operando un genocidio. E sono gemellati con Rifondazione Comunista! Gli altri sono nella resistenza armata. Come vedete non basta chiamarsi "comunisti" per essere tali, cosa che vale in particolare per il mondo arabo e per l'America del Sud.

Analogamente, non c'è mai stato, fosse comuni o non fosse comuni (anche in Jugoslavia se le sono inventate e furono poi smentite tutte, fa parte con gli "stupri" dell'apparato propagandistico delle guerre di sterminio imperialiste), il massacro dei curdi. Ci sono stati scontri tra forze regolari irachene e miliziani di due tribù curde, guidate dai narco trafficanti e fiduciari CIA Barzani e Talabani (tanto era amico degli USA, Saddam), negli anni '70 e poi negli anni '80, alla stessa maniera come vi furono scontri tra l'esercito regolare jugoslavo e i secessionisti kosovari addestrati da Al Qaida (CIA) e sollecitati dalla Nato, con alcune centinaia di vittime da entrambe le parti.

Quanto ai "7000 gassati a Halabja", morirono alcune decine di curdi (ricordare le migliaia di Timisoara!) per il gas nervino sparato nel marzo '88 dagli iraniani contro unità irachene. Il vento spostò quei gas sul villaggio curdo. Come documentarono tutti i servizi d'intelligence di ogni schieramento all'epoca e di nuovo il "New York Times" il 31 gennaio 2003 
  (http://www.uruknet.info/?colonna=m&p=880), il gas nervino era stato usato, anche in precedenti occasioni, dagli iraniani. Gli iracheni non possedevano gas nervino, ma solo i componenti del gas antrace, che però non erano ancora riusciti ad assemblare. L'attribuzione della strage agli iracheni fu fatta solo nel 1990, alla vigilia della prima Guerra del Golfo.

Non mi dilungo su altri motivi per i quali Saddam era l'uomo nero di USA e israeliani dal 1958 al 2003: il laicismo, il modello sociale progressista contrario al pensiero unico liberista, con sanità, istruzione, casa e lavoro garantiti a tutti e con uno sviluppo industriale e culturale senza paragoni se non a Cuba, partito dal più nero sottosviluppo in cui gli inglesi avevano lasciato il paese; il fatto che l'Iraq, dopo la debacle dell'Egitto, era rimasto il cuore e la fortezza del richiamo all'unificazione della nazione araba, cosa temuta come la peste da Israele e dal nuovo colonialismo imperialista.

Cosa si porta a sostegno della tesi di "Saddam, uomo degli americani"? A parte le fandonie su armi, soldi e comunisti ammazzati, solo le due visite, nel corso della guerra Iraq-Iran, di Rumsfeld a Bagdad. Un trucco per dar da intendere che gli USA erano super partes e poi il pretesto per avvolgere il più grande nemico, insieme a Fidel, dell'imperialismo sion-statunitense, nella bandiera a stelle e striscie.

Del resto, voi sollecitate il sostegno dei comunisti ed antimperialisti alla Resistenza irachena. Una resistenza che, come viene dimostrato ogni giorno e ogni giorno nascosto dai media, è di tutto un popolo, è efficiente, coordinata, centralizzata, colpisce con una media di 100 operazioni al giorno, dispone di un'intelligence formidabile e sta vincendo alla grande la guerra contro l'invasore, con il pieno appoggio delle masse irachene. Pensate davvero che una resistenza talmente forte, inafferrabile, di lunga durata, in costante crescita, sia nata per caso? E non sia, invece, il risultato, non solo di un lungo lavoro preparatorio che risale ad almeno dieci anni fa e vide l'addestramento e l'armamento di 6 milioni di cittadini, ma soprattutto di una solida e matura coscienza politica? E da che cosa arriva una tale coscienza? Dall'auto derminazione, dall'ispirazione divina, soltanto dalla rabbia per la ferocia dell'occupante? O non piuttosto dal lungo lavorio di avanzamento culturale e politico delle masse? E a chi dovrebbe essere attribuito il merito di questo lavoro???

Tutto questo ci conferma quanto il semplice prodest, oltre a una massa incontrovertibile di evidenza tecnica, ci ha già fatto capire: che il "terrorismo" iracheno, le decapitazioni, gli attentati contro le moschee, le bombe tra civili, finalizzati tutti a promuovere quella guerra civile che dovrebbe portare alla frantumazione del paese secondo gli antichi piani sionisti, non sono altro che il solito tentativo dell'aggressore di inquinare e satanizzare una resistenza sacrosanta, vincente e di massa e, quindi, di privarla della solidarietà dell'opinione pubblica antimperialista mondiale. Non caschiamo nella trappola nè della diffamazione del nemico dell'imperialismo, da un lato, come mostro, dall'altro come "traditore" e "doppiogiochista", nè della satanizzazione e alqaidizzazione della Resistenza ad opera di CIA, Mossad e Negroponte. E stiamo sempre in guardia contro l'atavica tentazione della sinistra occidentale, mutuata dall'universalismo cattolico, di essere la migliore, di saperla più lunga, di dover esportare e imporre le proprie virtù in altri contesti, di avere il monopolio della soluzione del rapporto governante-governati, di fare il grillo parlante e, in fin dei conti, di fare l'imperialista di sinistra. 

Fulvio Grimaldi 

 
Vedi anche:

Fulvio GrimaldiL'uomo degli americani
http://www.uruknet.info/?p=3945 

Stephen C. Pelletiere - NYTimes A Glimpse of The Past: A War Crime or an Act of War? 
http://www.uruknet.info/?colonna=m&p=880 

Carlton MeyerSaddam never gassed his own people
http://www.uruknet.info/?p=3943 

Mail&GuardianBlair Admits 'Mass Graves' Claim Untrue
http://www.uruknet.info/?colonna=m&p=4209&l=x&size ... 

Jude WanniskiDefending Saddam, Not President Bush 
http://www.uruknet.info/?p=4249




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