L’aspetto più ipocrita del fascismo mussoliniano
riguarda, oltre alla costituzione d’una dittatura capitalistica sotto la veste
ideologia del ‘’socialismo piccolo borghese’’ ed anti-comunista, la svendita integrale
della sovranità nazionale all’imperialismo tedesco. Il dittatore, Benito
Mussolini, parlava (mentendo) di ‘’patria’’ nel mentre trasformò l’Italia in
una semi-colonia tedesca. Il fascismo, contrapponendosi al socialismo
anti-colonialista, dichiarò guerra ai valori della Rivoluzione francese mentre
il suo alleato nazista fece di peggio: dichiarò guerra ai valori umani.
L’eredità del fascismo è stata raccolta dall’estrema destra israeliana, invece
negli USA i neoconservatori hanno deciso di salvare il nazismo ideologico e
quello militare teorizzando lo scontro di
civiltà. La lotta antifascista deve essere globalizzata diventando
antimperialista; un Fronte antimperialista contro l’Alt Right USA dovrebbe costituirsi necessariamente.
Gli Antifa: braccio armato dell’imperialismo USA
Dopo il 1989 nacquero movimenti reazionari i quali,
denigrando l’antifascismo antimperialista, ridefinirono la lotta contro il
totalitarismo in termini anarchici. Il nemico non era più il colonialismo
occidentale, ma lo Stato nazionale. Quindi si rafforzarono gli ‘’antifa’’, una
variante anarchica dell’antifascismo finanziata dal sionismo laburista e
dall’imperialismo liberale. Con slogan d’estrema sinistra, faccio l’esempio dei
‘’senza frontiere’’, veniva diffusa nei centri sociali e nelle università una
concezione delle dinamiche sociali aderente alle mire geopolitiche
dell’imperialismo USA. Questi anarchici, di formazione post-moderna, arruolarono
attivisti indottrinati nelle fila dei ‘’comunisti anti stalinisti’’ soprattutto
trotskisti e maoisti. Secondo la giornalista Diana Johnstone: ‘’In Europa gli Antifa prendono
essenzialmente due forme. Gli attivisti Black Bloc invadono le
manifestazioni di sinistra per creare disordini. Questi esaltati sono una
minoranza politica che non fa altro che giustificare la presenza della polizia
ed è spesso sospettata di avere al proprio interno infiltrazioni dei servizi
segreti. Per esempio, il 23 settembre diverse dozzine di Black Bloc hanno
tentato di irrompere al convegno del politico Jean-Luc Mélenchon,
capo del maggiore partito di sinistra in Francia. Il messaggio che volevano
lanciare era: “nessuno è abbastanza rivoluzionario per noi”. Si pongono come
una auto-conclamata inquisizione morale’’ 1. Lasciando stare il giudizio
sul controverso Melenchon, gli Antifa imputarono
al socialdemocratico radicale il rifiuto della ideologia dogmatica sulla immigrazione di massa, prosegue la Johnstone: ‘’Bisogna
fare un distinguo tra immigrati e immigrazione. Gli
immigrati sono persone, che meritano considerazione. L’immigrazione è una
scelta politica che deve essere valutata. Si dovrebbe poter discutere della
cosa senza essere accusati di odiare gli stranieri; dopotutto i sindacati sono
sempre tradizionalmente opposti all’immigrazione non per razzismo, ma perché
può essere una strategia dei capitalisti per abbassare gli stipendi. Rendendo il tema dell’immigrazione il punto focale per
decidere se qualcuno è fascista o meno, gli Antifa impediscono un dibattito
proficuo. Senza dibattito, il tema si polarizza su due argomenti: pro o contro.
E chi vincerà tra i due?’’. La
sinistra post-marxista, collaborazionista di quella ‘’imperiale’’, ha
sostituito l’anti-colonialismo con l’accoglienza indiscriminata rifiutandosi di
tenere ben distinta l’immigrazione
operaia analizzata da Lenin da quella di massa sponsorizzata dalle fazioni liberali
della borghesia USA. Per gli antimperialisti, compreso chi sostiene un
autentico antifascismo popolare, la priorità si colloca sul versante opposto.
Leggiamo cosa sostiene Mohamed Konare, leader del Movimento Panafricanista alla domanda ‘’A chi si rivolge il movimento panafricanista?’’: ‘’Innanzitutto all'Africa nera, poi se i
paesi nordafricani vorranno unirsi saranno i benvenuti. Sogno gli Stati Uniti
d’Africa. Oggi, grazie al Cfa, paesi confinanti non possono commerciare con
l’estero e nemmeno tra di loro. Il valore stesso della valuta è zero, fuori
dall'area in cui circola. Ecco perché, insieme a tanti fratelli, cerco di unire
tutti i movimenti panafricanisti che realmente vogliono liberarsi. Ma la nostra
lotta riguarda l’umanità intera’’ 2. L’Africa appartiene ai popoli
africani, libera dagli imperialismi USA, inglese e francese. Gli ‘’antifa’’ non
possono mettersi contro i loro padroni quindi ogni anno festeggiano, con
bandiere israeliane e statunitensi, i bombardamenti di Dresda rendendo omaggio
all’imperialismo democratico. Si
genuflettono al sionismo, disconoscendo la Resistenza dei popoli oppressi.
Roma: gli ‘’antifascisti’’ anarchici si genuflettono al
sionismo
Nel corso d’una iniziativa politica, il
collettivo "Qui e Ora", nel contesto del "Festival Antifa Roma
Est" ha deciso di invitare come relatrice Donatella Di Cesare, docente e
vicedirettrice del Dipartimento di Filosofia della Sapienza. L’Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP) ha (giustamente) commentato: ‘’ Autrice di "Israele. Terra, ritorno,
anarchia", ospite periodica de "La Rassegna Mensile d'Israel",
Donatella Di Cesare ha dimostrato, e non soltanto in ambito accademico, di
essere una convinta sionista e sostenitrice dello stato coloniale di Israele,
confutando i legittimi diritti del popolo palestinese, mostrando solidarietà ad
Israele durante l'aggressione alla Striscia di Gaza del 2014 - che, ricordiamo,
provocò 2310 morti e 11 mila feriti - e ostracizzando in più occasioni chi nel
suo dipartimento universitario avesse osato muovere qualsivoglia tipo di
critica all'entità coloniale e alle sue politiche criminali’’ 3. L’iniziativa
(apprendo in questo momento) è stata rimandata, ma il collettivo perseguita
nella sua genuflessione al sionismo rispondendo in modo refrattario: ‘’Circa le polemiche che si sono sollevate
sul tema negli ultimi giorni, riteniamo ci siano dei tempi, degli spazi e delle
modalità per muovere delle critiche costruttive alle scelte ed ai percorsi
intrapresi dai compagni. Troviamo però del tutto inammissibili le sterili e
fuorvianti polemiche alimentate sui social network, basate su letture
superficiali e parziali di tematiche complesse, che finiscono per riprodurre
esattamente quelle modalità di relazione che come compagni dovremmo proporci di
combattere ogni giorno’’ 4. Il loro opportunismo svilisce l’importanza d’un
autentico antifascismo antimperialista, prioritario dinnanzi la svolta
reazionaria di paesi come la Spagna, l’Ucraina ed il Brasile. Inutile
dirglielo, sono anarchici quindi nemici della Federazione russa; una estrema
destra mascherata.
Si tratta di ‘’critiche fuorvianti’’? Non direi, il sionismo
ha collaborato col nazismo nella colonizzazione della Palestina storica. Lo
storico Diego Siragusa più volte a dovuto smontare simili strafalcioni storici:
‘’Semmai
occorre conoscere i rapporti VERI tra i sionisti e i nazisti che agirono come
un corpo separato dalla più vasta comunità ebraica. Adolf Hitler sostenne il
trasferimento degli ebrei dalla Germania verso la Palestina e concordò con gli
ebrei sionisti le modalità del trasferimento che passò alla storia come HAAVARA
AGREEMENT (Accordo di Trasferimento), secondo il quale gli ebrei disposti ad
emigrare depositavano il denaro ricavato dalla vendita dei loro beni in un
conto speciale destinato all’acquisto di attrezzi per l’agricoltura prodotti in
Germania ed esportati in Palestina dalla compagnia ebraica Haavara di Tel
Aviv’’ 5. I
ragazzi del ‘’collettivo’’ sono disposti ad entrare nel merito dell’argomento?
Ne dubito, il loro opportunismo politico s’estende ad una iniziativa che,
malgrado gli slogan, finisce per fare il gioco di fazioni oligarchiche rapaci
col doppio volto.
La medaglia che il lettore può vedere qui sopra fu coniata
come commemorazione dell'evento. La scritta recita: "Un nazista
parte verso la Palestina e ne parla nell'Attacco" che, come si vede
nell'immagine qui sotto, era una pubblicazione (Fonte: Il blog di
Diego Siragusa)
Conclude la Johnstone: ‘’Gli Antifa, “resistendo”
contro cause perse -l a Confederazione e il suprematismo bianco – stanno
distraendo la lotta contro l’establishment
neoliberale. L’uso facile del termine “fascista” impedisce di
identificare i veri nemici dell’umanità. Nel caos contemporaneo, la più grande
minaccia è l’imperialismo globale: il capitalismo finanziario, il complesso
industriale militare, le manie ideologiche degli Stati Uniti e la megalomania
dei leader occidentali. Si potrebbe chiamare imperialismo, se non fosse che è
molto più vasto e distruttismo dell’imperialismo storico
dei secoli passati’’. L’antifascismo è qualcosa di troppo importante per
lasciarlo agli ‘’antifa’’, utili idioti nelle mani della lobby israeliana. La
verità farà male agli osservatori con la coscienza sporca.
Stefano Zecchinelli
Fondamentale informazione chiarificatrice. Complimenti.
RispondiElimina
RispondiEliminaAIUTO FINANZIARIO, CONTATTACI: villano4219@gmail.com
Un'opportunità di finanziamento per quelli che hanno progetti o altri bisogni di finanziamento personali, potete ottenere un prestito per risolvere le vostre difficoltà finanziarie .È affidabile e sicuro .
Per maggiori informazioni: villano4219@gmail.com