giovedì 15 marzo 2018

Adriano Sofri: un neoconservatore bugiardo contro la Siria baathista, di Stefano Zecchinelli


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Il giornalismo di regime, davanti l’ennesima vittoria militare russo-siriana, continua a dare il peggio di sé. Oramai è imbarazzante, vengono oscurate le analisi di studiosi del calibro di Noam Chomsky e, tante volte con un linguaggio apparentemente progressista, diffusi i dispacci della CIA e dei neoconservatori. Certamente non una parola sulle ultime dichiarazioni di Chomsky il quale ha definito il Partito repubblicano statunitense ‘’l’organizzazione più pericolosa che è mai apparsa nella storia dell’umanità’’ continuando ‘’Se arriviamo a compararli con la figura di Hitler, vedremo che questi non si proponeva di distruggere il futuro dell’esistenza umana (magari solo di una parte); invece, questi politici criminali perseguono apertamente questo fine, pur essendo persone istruite e non certo dei fondamentalisti religiosi, e al solo scopo di guadagnare sempre più’’ 1. L’imperialismo ha paura, ragion per cui mobilita i giornalisti subalterni, senza un minimo di amor proprio (portafoglio a parte), alla lobby israeliana. Uno su tutti, per mancanza di schiena dritta, è il neocon, oramai da quasi trent’anni, Adriano Sofri. Leggiamo cosa scrive, questo rinnegato – ed Orwell conosceva bene la potenza distruttiva dei rinnegati di sinistra – è insidiosissimo, il suo articolo, in verità molto mediocre, è un capolavoro di disinformazione proveniente dalla penna d’un convertito al neoconservatorismo USA, un voltagabbana meritevole del disprezzo di tutte le persone oneste.

 ‘’Le stesse forze di Assad continuano a fare strage di civili a Ghouta est, dove i morti sarebbero 194 in due giorni. Nel fazzoletto di terra di Afrin Erdogan dichiara di voler annientare qualunque resistenza. Su questo fronte si affacciano, più o meno da vicino, tutte le potenze regionali e remote coinvolte nei sette anni di mattatoio siriano e nei quattro di guerra all’Isis. I russi di Putin, sfrenati protettori di Bashar al Assad, hanno lasciato campo libero a Erdogan, anche lui loro vassallo recente, ma non possono permettere che l’uno o l’altro vinca completamente sul campo. In ogni caso, la Turchia, benché in uno sbaraglio oltranzista, è sempre un membro della Nato e anzi il suo secondo esercito ’’

Il signor Sofri è lo stesso, con una nuova verniciatura ideologica, il quale accusò il socialdemocratico Allende d’essere un macellaio di comunisti. Si trattò d’una menzogna integrale dato che il Partito socialista cileno godeva dell’appoggio diretto da parte del Partito comunista e di quello informale della guerriglia guevarista del MIR. I combattenti del MIR accettarono, fra le diverse cose, di costituire le guardie del corpo del compagno presidente. Sofri, ieri spalleggiava da sinistra Kissinger, oggi sta con la Fondazione Clinton scrivendo sul giornale neocon – ultra-sionista, come Sofri del resto – Il Foglio, un giornalaccio illeggibile.
Cerco di non elude il problema: cosa sta succedendo in Siria? Lo sappiamo, ho recensito il libro di Tim Anderson sulla destabilizzazione, da parte della sovversione wahhabita, della Siria baathista, ma – malgrado la (contro)informazione offerta – temo non possa essere sufficiente. Dice bene Fulvio Grimaldi: ‘’Ci hanno seppellito  in un bunker di menzogne: i tondini li forniscono le Ong tipo Amnesty International, HRW, MSF, la malta che li tiene insieme sono i media’’ 2. Il giornalismo è diventato terreno di scontro fra differenti forze non soltanto geopolitiche, ma addirittura sociali coi giornalisti antimperialisti, in netta minoranza, impegnati a fronteggiare le prostitute imperialistiche come Sofri. La Siria è uno Stato sovrano che resiste agli imperialismi statunitense ed israeliano, dobbiamo ribadirlo a gran voce. L’articolo di Grimaldi, come sempre, è eccellente. Continuiamo a leggerlo:

‘’Qualcuno rovistando nel web si accorge, a dispetto della furia anti-fake news della Boldrini, che l’attacco siriano alla provincia di Ghouta avviene dopo sei anni che da lì i terroristi hanno ininterrottamente bombardato con razzi e mortai i 7 milioni di civili della capitale Damasco; che le centinaia di vittime dell’offensiva governativa su Ghouta, “soprattutto bambini”, sono il dato inventato dall’Osservatorio che i servizi britannici e i jihadisti gestiscono a Londra; che, se il governo spedisce colonne di autobus a evacuare la gente di Ghouta, o la Croce Rossa siriana prova a creare corridoi umanitari per rifornire di cibo  e medicinali, a bombardare queste colonne e questi corridoi, voluti dal governo, saranno difficilmente gli stessi governativi’’

Per capirci: Sofri racconta balle, in linea coi servizi d’intelligence occidentali i quali gli permettono di fare il giornalista pro-USA e sionista. Una nuova notorietà per l’ex capetto di Lotta continua, una organizzazione avversa al marxismo rivoluzionario ed all’Unione Sovietica. La parabola del movimentismo borghese e del ribellismo sottoproletario; dall’utopia libertaria alla manipolazione capitalistica. Adriano Sofri, un disprezzabile (almeno politicamente, per il resto non saprei dire) tipo umano, cinico ed opportunista.
Il signor Sofri definì il regime etnico d’Israele ‘’uno Stato che bisogna amare’’, omettendo le violazioni del diritto internazionale da parte di questo Stato pirata, il carattere fascista – per non dire di peggio – dei suoi governi e la natura sociale, razzista e colonialista, del sionismo guerrafondaio, cinico e senza scrupoli nello strumentalizzare la sofferenza dello stesso popolo ebraico. Questo ‘’tipo umano ‘’ vive d’omissioni e falsificazioni. La religione dell’olocausto – da tenere ben distinta dal genocidio ebraico, fatto storico innegabile – è parte costitutiva dell’ideologia dominante occidentale, cammina di pari passo con le guerre imperialistiche della NATO ed il neoliberismo dell’UE. Dobbiamo tenere presente che la de-storicizzazione della Shoah è funzionale alla invenzione dell’industria dell’olocausto, condannata da diversi ebrei, non soltanto anti-sionisti, come Noam Chomsky, Raoul Hilberg, Norman G. Finkelstein e Moni Ovadia. Non è il momento di cedere alla paura, la lobby sionista è potente, ma la verità deve essere detta. Si tratta d’un mondo, quello costruito sulla prepotenza israeliana, in declino; la sofferenza dei palestinesi è sempre passata in secondo piano rispetto a quella ebraica, credo che sia arrivato il momento di voltare radicalmente pagina. Ci troviamo in un interregno, come avrebbe detto il sociologo Zygmunt Bauman, il futuro appartiene alla decolonizzazione, alla dimensione eroica del socialismo, quello vero che getta, per dirla con Trotsky, gentaglia come Sofri nella ‘’spazzatura della storia’’. I rifiuti politici sono destinati a finire nel posto che, più di tutti, gli appartiene.
Il mondo ebraico, riconciliato con l’universalismo, è pieno di lodevoli dissidenze. Il filosofo Gilad Atzmon ci ha spiegato come ‘’Il movimento di solidarietà verso i palestinesi è praticamente paralizzato dalle  squadre della polizia  giudaica, perché nel contesto del primato della sofferenza degli ebrei,  quella delle vittime palestinesi può solo passare in secondo piano’’ 3. Il signor Sofri, vero gnomo del giornalismo, fa parte di questa ‘’polizia giudaica’’, una psicopolizia da smobilitare al più presto. E’ incostituzionale, odia la cultura e promuove la viltà politica, quella tipica dei rinnegati, categoria spregevole la quale vede Sofri al suo vertice. Dalla Lotta continua alla lobby sionista. Vergogna.
La Siria ed il suo presidente, Bashar al Assad, stanno vincendo, credo che sia normale la crisi di nervi dei guerrafondai di Washington, compresi i servi sionisti europei ed italiani. Il grande Mao Tse Tung ripeteva ai veri comunisti ‘’essere attaccati dal nemico è un bene e non un male’’, quindi gli sproloqui di Adriano Sofri che ben vengano, sono disgustosi, ma ci comunicano la prossima disfatta del gendarme mondiale statunitense a cui il collaboratore di Il Foglio ha dato il sedere. Un’ottima notizia per il mondo del lavoro; deve gioire la classe operaia (rivoluzionaria o meno), soggetto politico misconosciuto ad un parassita sociale messo ai vertici di Lotta continua, scribacchino da sempre. Politicamente falso.


Stefano Zecchinelli

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