Il
giornalismo di regime, davanti l’ennesima vittoria militare russo-siriana,
continua a dare il peggio di sé. Oramai è imbarazzante, vengono oscurate le
analisi di studiosi del calibro di Noam Chomsky e, tante volte con un
linguaggio apparentemente progressista, diffusi i dispacci della CIA e dei neoconservatori. Certamente
non una parola sulle ultime dichiarazioni di Chomsky il quale ha definito il
Partito repubblicano statunitense ‘’l’organizzazione
più pericolosa che è mai apparsa nella storia dell’umanità’’ continuando ‘’Se arriviamo a compararli con la figura di
Hitler, vedremo che questi non si proponeva di distruggere il futuro
dell’esistenza umana (magari solo di una parte); invece, questi politici
criminali perseguono apertamente questo fine, pur essendo persone istruite e
non certo dei fondamentalisti religiosi, e al solo scopo di guadagnare sempre
più’’ 1. L’imperialismo ha paura, ragion per cui mobilita i giornalisti
subalterni, senza un minimo di amor proprio (portafoglio a parte), alla lobby
israeliana. Uno su tutti, per mancanza di schiena dritta, è il neocon, oramai da quasi trent’anni,
Adriano Sofri. Leggiamo cosa scrive, questo rinnegato – ed Orwell conosceva
bene la potenza distruttiva dei rinnegati di sinistra – è insidiosissimo, il
suo articolo, in verità molto mediocre, è un capolavoro di disinformazione
proveniente dalla penna d’un convertito al neoconservatorismo USA, un
voltagabbana meritevole del disprezzo di tutte le persone oneste.
‘’Le
stesse forze di Assad continuano a fare strage di civili a Ghouta est, dove i
morti sarebbero 194 in due giorni. Nel fazzoletto di terra di Afrin Erdogan
dichiara di voler annientare qualunque resistenza. Su questo fronte si
affacciano, più o meno da vicino, tutte le potenze regionali e remote coinvolte
nei sette anni di mattatoio siriano e nei quattro di guerra all’Isis. I russi
di Putin, sfrenati protettori di Bashar al Assad, hanno lasciato campo libero a
Erdogan, anche lui loro vassallo recente, ma non possono permettere che l’uno o
l’altro vinca completamente sul campo. In ogni caso, la Turchia, benché in uno
sbaraglio oltranzista, è sempre un membro della Nato e anzi il suo secondo
esercito ’’
Il signor Sofri è lo stesso, con una nuova verniciatura
ideologica, il quale accusò il socialdemocratico Allende d’essere un macellaio
di comunisti. Si trattò d’una menzogna integrale dato che il Partito socialista
cileno godeva dell’appoggio diretto da parte del Partito comunista e di quello
informale della guerriglia guevarista del MIR. I combattenti del MIR
accettarono, fra le diverse cose, di costituire le guardie del corpo del
compagno presidente. Sofri, ieri spalleggiava da sinistra Kissinger, oggi sta
con la Fondazione Clinton scrivendo sul giornale neocon – ultra-sionista, come Sofri del resto – Il Foglio, un giornalaccio illeggibile.
Cerco di non elude il problema: cosa sta succedendo in Siria?
Lo sappiamo, ho recensito il libro di Tim Anderson sulla destabilizzazione, da
parte della sovversione wahhabita, della Siria baathista, ma – malgrado la
(contro)informazione offerta – temo non possa essere sufficiente. Dice bene
Fulvio Grimaldi: ‘’Ci hanno seppellito in un bunker di
menzogne: i tondini li forniscono le Ong tipo Amnesty International, HRW, MSF,
la malta che li tiene insieme sono i media’’ 2. Il
giornalismo è diventato terreno di scontro fra differenti forze non soltanto
geopolitiche, ma addirittura sociali coi giornalisti antimperialisti, in netta
minoranza, impegnati a fronteggiare le prostitute imperialistiche come Sofri.
La Siria è uno Stato sovrano che resiste agli imperialismi statunitense ed
israeliano, dobbiamo ribadirlo a gran voce. L’articolo di Grimaldi, come
sempre, è eccellente. Continuiamo a leggerlo:
‘’Qualcuno
rovistando nel web si accorge, a dispetto della furia anti-fake news della
Boldrini, che l’attacco siriano alla provincia di Ghouta avviene dopo sei anni
che da lì i terroristi hanno ininterrottamente bombardato con razzi e mortai i
7 milioni di civili della capitale Damasco; che le centinaia di vittime
dell’offensiva governativa su Ghouta, “soprattutto bambini”, sono il dato
inventato dall’Osservatorio che i servizi britannici e i jihadisti gestiscono a
Londra; che, se il governo spedisce colonne di autobus a evacuare la gente di
Ghouta, o la Croce Rossa siriana prova a creare corridoi umanitari per
rifornire di cibo e medicinali, a bombardare queste colonne e questi
corridoi, voluti dal governo, saranno difficilmente gli stessi governativi’’
Per capirci: Sofri racconta balle, in linea coi servizi
d’intelligence occidentali i quali gli permettono di fare il giornalista
pro-USA e sionista. Una nuova notorietà per l’ex capetto di Lotta continua, una
organizzazione avversa al marxismo rivoluzionario ed all’Unione Sovietica. La
parabola del movimentismo borghese e del ribellismo sottoproletario;
dall’utopia libertaria alla manipolazione capitalistica. Adriano Sofri, un
disprezzabile (almeno politicamente, per il resto non saprei dire) tipo umano,
cinico ed opportunista.
Il signor Sofri definì il regime etnico d’Israele ‘’uno Stato
che bisogna amare’’, omettendo le violazioni del diritto internazionale da
parte di questo Stato pirata, il carattere fascista – per non dire di peggio –
dei suoi governi e la natura sociale, razzista e colonialista, del sionismo
guerrafondaio, cinico e senza scrupoli nello strumentalizzare la sofferenza
dello stesso popolo ebraico. Questo ‘’tipo umano ‘’ vive d’omissioni e
falsificazioni. La religione dell’olocausto
– da tenere ben distinta dal genocidio ebraico, fatto storico innegabile – è
parte costitutiva dell’ideologia dominante occidentale, cammina di pari passo
con le guerre imperialistiche della NATO
ed il neoliberismo dell’UE. Dobbiamo tenere presente che la de-storicizzazione
della Shoah è funzionale alla invenzione dell’industria dell’olocausto, condannata da diversi ebrei, non soltanto
anti-sionisti, come Noam Chomsky, Raoul Hilberg, Norman G. Finkelstein e Moni
Ovadia. Non è il momento di cedere alla paura, la lobby sionista è potente, ma
la verità deve essere detta. Si tratta d’un mondo, quello costruito sulla
prepotenza israeliana, in declino; la sofferenza dei palestinesi è sempre
passata in secondo piano rispetto a quella ebraica, credo che sia arrivato il
momento di voltare radicalmente pagina. Ci troviamo in un interregno, come avrebbe detto il sociologo Zygmunt Bauman, il
futuro appartiene alla decolonizzazione, alla dimensione eroica del socialismo,
quello vero che getta, per dirla con Trotsky, gentaglia come Sofri nella
‘’spazzatura della storia’’. I rifiuti politici sono destinati a finire nel
posto che, più di tutti, gli appartiene.
Il mondo ebraico, riconciliato con
l’universalismo, è pieno di lodevoli dissidenze. Il filosofo Gilad Atzmon ci ha
spiegato come ‘’Il movimento di
solidarietà verso i palestinesi è praticamente paralizzato dalle squadre della polizia giudaica, perché nel contesto del primato della
sofferenza degli ebrei, quella delle vittime palestinesi può solo passare
in secondo piano’’ 3. Il signor Sofri, vero gnomo
del giornalismo, fa parte di questa ‘’polizia giudaica’’, una psicopolizia da smobilitare al più
presto. E’ incostituzionale, odia la cultura e promuove la viltà politica,
quella tipica dei rinnegati, categoria spregevole la quale vede Sofri al suo vertice.
Dalla Lotta continua alla lobby sionista. Vergogna.
La Siria ed il suo presidente, Bashar al
Assad, stanno vincendo, credo che sia normale la crisi di nervi dei
guerrafondai di Washington, compresi i servi sionisti europei ed italiani. Il
grande Mao Tse Tung ripeteva ai veri comunisti ‘’essere attaccati dal nemico è
un bene e non un male’’, quindi gli sproloqui di Adriano Sofri che ben vengano,
sono disgustosi, ma ci comunicano la prossima disfatta del gendarme mondiale
statunitense a cui il collaboratore di Il
Foglio ha dato il sedere. Un’ottima notizia per il mondo del lavoro; deve
gioire la classe operaia (rivoluzionaria o meno), soggetto politico
misconosciuto ad un parassita sociale messo ai vertici di Lotta continua,
scribacchino da sempre. Politicamente falso.
Stefano Zecchinelli
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