La strage di
Monaco, a differenza degli episodi terroristici che hanno insaguinato Francia e
Belgio, ha aperto la possibilità che – a detta di fonti autorevoli come il
giornalista Bahar Kimyongur – la pista da seguire fosse quella interna alla
galassia neonazista.
Per prima
cosa è necessario analizzare, seppur brevemente, i fatti. Scrive la redazione
del giornale online Contropiano: ‘’Rivelatore il video mostrato
dalla tv N24, girato da un cittadino che ritrae il killer mentre si
trova nel parcheggio del centro commerciale inquadrato dal tetto del
palazzo adiacente. Mentre riprende il vicino insulta pesantemente il killer
chiamandolo “stronzo”. Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese.
I due si scambiano insulti e accusano entrambi gli stranieri, in particolare i
turchi. Ma l’attentatore dice «sono tedesco», “sono nato in Germania, in un
quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico (Harz IV)”.
L’attentatore dice di essere stato in cura; il cittadino lo insulta dicendogli
che quello è il luogo dove dovrebbe stare, «in cura psichiatrica». Il killer
inizia a sparare e il video si interrompe’’ 1. Quindi, stando a ciò che c’è stato comunicato fino ad ora,
si tratta della reazione istintiva d’una persona psicologicamente instabile. Il
terrorismo di estrema destra, a quanto pare, non è più organico ad un progetto
atlantico di ‘’strategia della tensione’’, ma si configura come una sorta di
‘’terrorismo fai da te’’. Persone deboli, culturamente e socialmente,
arraffazzonano disordinate letture, dalle citazioni di Hitler all’ ‘’Eurabia’’
di Oriana Fallaci vera madrina dei neonazi del ventunesimo secolo, dando, da
autentici balordi, uno sbocco criminale alla loro marginalizzazione sociale.
Lo storico Oliver Roy ha
definito il neojihadismo come ‘’l’islamizzazione della delinquenza prodotto
diretto, anzi direttissimo, della marginalizzazione sociale’’; in gran parte
dei paesi occidentali, in modo analogo, il neonazi ‘’fai da te’’ è una persona
psicologicamente labile che ha ‘’nazistificato’’ il malessere ed i rancori –
es. il rifiuto del pluralismo religioso e l’ostilità verso il mondo musulmano –
tipici del sottoproletario. Se il neofascismo ed il neonazismo erano due pedine
dell’Operazione Gladio, ben definita
dalla storico Daniele Ganser come ‘’la strategia militare segreta della Nato in Europa’’, il ‘’neonazi,
stragista fai da te’’ – stando alle documentazioni fino ad ora emerse – sembra
del tutto incontrollabile: balordi imprevedibili. Domanda: sarà davvero così 2 ?
Un documento di 98 pagine,
prodotto dai quattro principali istituti investigativi europei, dimostra come
gli stragisti neonazi possono diventare molto più pericolosi e letali degli
integralisti islamici proprio perché sono potenziati dall’elemento
‘’sorpresa’’. Domanda: la Neonazi
connection ha le carte in tavola per superare, in quanto efferatezze, la Jihad connection ? Il materiale
analitico non manca anzi, tutt’altro. L’Instituto Real de Servicios Unidos ( RUSI ), il think-tank Chatham House e l’ Instituto para el Diálogo Estratégico e la Universidad de Leiden
informano che ‘’Dada la intensa atención pública sobre el terrorismo de
inspiración religiosa, el hallazgo de que la extrema derecha representa una
proporción similar dentro de la base de datos de los perpetradores es
particularmente significativo’’ 3. La popolazione europea ha
dimostrato grande attenzione e preoccupazione per il terrorismo di matrice
islamista tralasciando la crescita della destra radicale, populista e xenofoba.
Domanda: come mai scrittori, prevalentemente di formazione liberale come Oriana
Fallaci, sono diventati la ‘’bibbia’’ dei neonazi del ventunesimo secolo ? Il
‘’neonazi, fai da te’’ in tenuta ‘’post-moderna’’, del tutto estraneo alle
biblioteche proprie dei vecchi movimenti neofascisti vero cancro sociale, al
pari della malavita organizzata, non ha la possibilità di accedere alle
librerie di nicchia reperendo gli opuscoli di Hitler, Rosenberg ed il novello
sionista Julius Evola quindi – disorientato dal boom mediatico degli sproloqui
sull’inesistente Eurabia – ferma le sue letture alle ultime pubblicazioni della
razzistissima Oriana Fallaci. Hitler resta il suo ‘’mito’’, il leader dal pugno
di ferro da emulare contro rom e musulmani, ma i testi della ‘’bisbetica
fiorentina’’ diventano la sua nuova ‘’bibbia’’. Domanda: stiamo assistendo ad
una ‘’fascistizzazione’’ della cultura liberal conservatrice ?
I servizi d’intelligence europei davanti i nuovi
neonazisti
Un documento interessante pubblicato
dalla Royal United Services Institute
sembra porre l’accento sul disagio psicologico dei ‘’nuovi neonazisti’’,
tralasciando il fattore ideologico. Leggiamo:
‘’In terms of ideological ‘aloneness’,
participants highlighted the fine line between a lone-actor terrorist’s
ideology being inspired by, associated with and directly influenced by a terrorist
group or network. It was argued that the medium of engagement – for example,
whether it was offline or online – was an important consideration for
determining ideological ‘aloneness’.’’ ( pag 5 )
‘’Mental-health issues can include a
wide range of disorders, from depression to paranoid schizophrenia. It is
necessary to distinguish these types of disorders to understand the role of
mental illness in lone-actor terrorism. Moreover, the reporting of clinical
diagnoses among lone-actor perpetrators is rare. It was suggested that the
consortium distinguish between cases where a clinical diagnosis has been made
and those which rely on proxy indicators (such as news reporting that alludes
to mental-health issues)’’ ( pag. 6 )
‘’One participant suggested that the
line between inspiration, association and direct influence is particularly fine
in relation to the lone-actor perpetrator subset. Unpacking these concepts and
identifying observable indicators for each is key to understanding degrees of
external influence. In other words, the question is ‘how alone is a lone
actor?’ – and not whether they are alone or not’’ ( pag. 9 ) 4
Il fattore
‘’psicologico’’ è la chiave di lettura del documento: ci troviamo davanti
l’incontro fra differenti solitudini, persone – la maggior parte di queste
viene dal sottoproletariato urbano – incattivite dalle brutture del
neoliberismo iper-militarista. Queste persone, deboli e disorientate, per
tamponare la loro ‘’patologia sociale’’ ( nel testo si allude anche a possibi
soggetti malati di schizofrenia ), decidono di creare una ‘’comunità’’, una
comunità ‘’malata’’ priva di qualsiasi progettualità. Domanda: l’atto
terroristico nasce all’interno di questi nuclei insani, viene meditato e
pianificato, oppure – è sempre e soltanto – un gesto estremo ed isolato ?
Casseri – neonazista coi libri di Oriana Fallaci nella sua biblioteca persona –
era un folle oppure si colloca all’interno d’un progressivo sgretolamento della
società liberale che, nella sua fase ‘’ultima’’, diventa endemicamente razzista
?
Il fenomeno
neonazista è il prezzo che l’Europa paga al neoliberismo ed alla vergognosa
accettazione della politica imperialistica statunitense ed israeliana colpevole
d’aver assassinato, circa, quattro milioni di musulmani innocenti. Domanda: i
terroristi di estrema destra agiscono sotto il monitoraggio dei servizi
d’intelligence oppure restano indipendenti ? I rapporti fra Israele e le destre
populiste e xenofobe sono ben noti a tutti gli analisti onesti, il resto
rimane, fra mille incertezze, ancora da chiarire.
1.
2.
Il sito hispantv
ha segnalato che ‘’Il portale di informazioni ed investigazione
statunitense, Veterans Today, il Venerdì ha pubblicato dei
documenti che dimostrano come un giornalista, collegato al servizio di
intelligence israeliano (Mossad) abbia filmato per primo gli attentati a Nizza
e quelli di ieri avvenuti a Monaco e li ha poi diffusi su intenet’’.
Ed ancora: ‘’Gutjahr è
sposato con Einat Wilf, una agente del Mossad. La Wilf ha servito, con il grado
di tenente, nelle autodenominate Forze di sicurezza (FDI) israeliane ed è stata
consigliere agli Esteri del vice primo Ministro Simon Peres (2004-2007)’’
3.
4.
Stefano Zecchinelli
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