sabato 28 novembre 2015

L’Islam sunnita diventa ancella di Casa Saud ?, di Mostafa Amin Milani e Stefano Zecchinelli

Intervista a Mostafa Amin Milani a cura di Stefano Zecchinelli

Per comprendere meglio il fenomeno ISIS e l’origine della sua base militante ho contattato Mostafa Amin Milani, hojatoleslam, un gradino sotto quello di ayatollah, che ora vive ad Qom{a Qom}, la città santa degli iraniani{una delle città sante dei mussulmani sciiti}. Lui parla benissimo in italiano e la comunicazione in rete ha reso possibile questa breve intervista. Buona lettura.

1) Come prima domanda, Signor Milani, vorrei chiederle se ritiene il degrado sociale provocato dal neocolonialismo occidentale in alcuni paesi arabi – principalmente di orientamento sunnita – una delle cause portanti per cui molti giovani ragazzi decidono di entrare nell’ISIS ? In poche parole: questi giovani usano il terrorismo per riempire un vuoto esistenziale ?
Sì, certo. Si tratta di una reazione irrazionale ed impulsiva di molti giovani sunniti. Naturalmente i servizi segreti, statunitense ed israeliano in testa, a livello di vertice manovrano il terrorismo jihadista, ma la base soffre chiaramente un forte disagio sociale.

2) C’è un sistema di propaganda occidentale – anche in Europa stessa – che favorisce il proliferare di questa balorda forma di estremismo ? Chi sono i soggetti che si prestano a tale operazione ?
Certamente, il tutto fa parte di un progetto imperialistico. La propaganda di solito viene mandata avanti da ‘’spie super-addestrate’’, gente dei servizi segreti, ma, molte volte, vengono corrotti esponenti religiosi musulmani. Questo in nord-Africa come in Europa. Il messaggio di queste persone comprate trascina dietro di sé, verso il baratro del terrorismo, gente di bassa cultura. Persone labili e fragili socialmente e culturalmente.

3) I musulmani che si prestano a farsi corrompere da che paesi vengono ?
Principalmente da paesi in cui è dominante l’Islam sunnita.

4) Come mai l’Islam sunnita non ha abbracciato il messaggio antimperialista e modernista dello sciismo ?
Perché non è rivoluzionario. Per loro chiunque detiene il potere deve essere rispettato, vengono chiamati gli Ulil-Amr e citano erroneamente alcuni versetti corani per giustificarsi. Addirittura, molti di loro, dicono di rispettare Re Salman dell’Arabia Saudita. Una follia.

5) Ma lei ritiene che è un problema di tutto il mondo sunnita o solo della degenerazione wahabita ?
Purtroppo di tutto il mondo sunnita. Per loro non è necessario che il califfo sia equo e giusto, basta che non diventi miscredente, mentre, al contrario, nell’Islam sciita, vero portatore della tradizione rivoluzionaria ed antisionista, il potere deve essere esercitato degli uomini virtuosi.

6) Quindi i sunniti accettano, se così stanno le cose, anche Israele ?
Ci convivono per timore e perché traditi dai loro governanti ipocriti. Per loro basta una parvenza di fede.

7) Come credi che si possa riformare l’Islam sunnita ?
Ha presto una brutta piega: i musulmani sunniti o subiscono senza reagire come ben fece il popolo iraniano contro lo Scià, spesse volte sono governati dagli incompetenti della Fratellanza Musulmana oppure diventano terroristi.

8) Lei crede che le moschee sunnite in Italia possano diventare centri di reclutamento per l’ISIS ?
In Italia luoghi di reclutamento no, però sono luoghi in cui si formano gli estremisti visto che sono costruite spesso con soldi che vengono da Qatar e Arabia Saudita, quelli i soldi non li danno per nulla, vogliono formare balordi wahabiti, zimbelli da loro manovrabili. Poi tu hai ragione: il passo successivo è il reclutamento ma avviene altrove.

9) Dove ?
Turchia, Cipro, Malta, in Italia per ora no se non qualche caso sporadico. Le loro roccaforti sono Qatar ed Arabia Saudita. Le masse sunnite non reagiscono mai degnamente, a volte hanno paura altre volte sono omertose.

10) Ad un italiano che si converte all’Islam sunnita wahabizzato chi potrebbe proporgli di entrare nell’ISIS ?
Ad esempio tramite internet, connessioni sicure non intercettabili, vai lì con la scusa di vacanze e villeggiatura, prendi contatti e il gioco è fatto. E’ come la mafia, è una piovra, una rete segreta e protetta.


11) Ma  tutto questo, stando alla sua analisi, viene proposto da sedicenti imam sunniti ( spesso in contatto con le autorità del Qatar e dell'Arabia Saudita ) ?
Sì, ma anche infiltrati dei servizi segreti come la CIA ed il Mossad. In questo sono molto bravi, sono mostruosi, soprattutto in paesi come Belgio, Francia e Germania. Questi servizi segreti pugnalano sempre i popoli alle spalle, si infiltrano ovunque.

12) Organizzano le stragi ?
Sì, molte volte sono loro a compiere azioni di terrorismo.

Ovviamente, lungo tutta l’intervista, Mostafa Milani ha precisato che mira sempre ad una riconciliazione coi fratelli musulmani sunniti che, dal lato loro, devono capire che il fine ultimo dell’Islam è l’emancipazione dell’uomo che, oltre ad essere religiosa, è anche sociale. Certamente è una considerazione con cui concordo: Malcolm X fu un grande musulmano sunnita, come lo fu Nasser. Le loro orme devono essere seguite dai musulmani tutti attuali, senza cedere alle lusinghe di Casa Saud primo alleato di Israele, l’imperialismo sionista, nella regione.


S. Z.

2 commenti:

  1. Questo Mostafa Amin , con le sue fantasiose baggianate sui servizi segreti, fomenta il terrorismo islamico.Dovrebbe essere arrestato se torna in Europa...

    RispondiElimina