Intervista a Mostafa Amin Milani a
cura di Stefano Zecchinelli
Per comprendere meglio il fenomeno
ISIS e l’origine della sua base militante ho contattato Mostafa Amin Milani, hojatoleslam,
un gradino sotto quello di ayatollah, che ora vive ad Qom{a Qom}, la
città santa degli iraniani{una delle città sante dei mussulmani
sciiti}. Lui parla benissimo in italiano e la comunicazione in rete
ha reso possibile questa breve intervista. Buona lettura.
1) Come prima domanda, Signor Milani,
vorrei chiederle se ritiene il degrado sociale provocato dal neocolonialismo
occidentale in alcuni paesi arabi – principalmente di orientamento sunnita –
una delle cause portanti per cui molti giovani ragazzi decidono di entrare
nell’ISIS ? In poche parole: questi giovani usano il terrorismo per riempire un
vuoto esistenziale ?
Sì, certo. Si
tratta di una reazione irrazionale ed impulsiva di molti giovani sunniti.
Naturalmente i servizi segreti, statunitense ed israeliano in testa, a livello
di vertice manovrano il terrorismo jihadista, ma la base soffre chiaramente un
forte disagio sociale.
2) C’è un sistema di propaganda
occidentale – anche in Europa stessa – che favorisce il proliferare di questa
balorda forma di estremismo ? Chi sono i soggetti che si prestano a tale operazione
?
Certamente,
il tutto fa parte di un progetto imperialistico. La propaganda di solito viene
mandata avanti da ‘’spie super-addestrate’’, gente dei servizi segreti, ma,
molte volte, vengono corrotti esponenti religiosi musulmani. Questo in
nord-Africa come in Europa. Il messaggio di queste persone comprate trascina
dietro di sé, verso il baratro del terrorismo, gente di bassa cultura. Persone
labili e fragili socialmente e culturalmente.
3) I musulmani che si prestano a farsi
corrompere da che paesi vengono ?
Principalmente
da paesi in cui è dominante l’Islam sunnita.
4) Come mai l’Islam sunnita non ha
abbracciato il messaggio antimperialista e modernista dello sciismo ?
Perché non è
rivoluzionario. Per loro chiunque detiene il potere deve essere rispettato,
vengono chiamati gli Ulil-Amr e citano erroneamente alcuni versetti corani per
giustificarsi. Addirittura, molti di loro, dicono di rispettare Re Salman
dell’Arabia Saudita. Una follia.
5) Ma lei ritiene che è un problema di
tutto il mondo sunnita o solo della degenerazione wahabita ?
Purtroppo di
tutto il mondo sunnita. Per loro
non è necessario che il califfo sia equo e giusto, basta che non diventi
miscredente, mentre, al contrario, nell’Islam sciita, vero portatore della
tradizione rivoluzionaria ed antisionista, il potere deve essere esercitato degli
uomini virtuosi.
6)
Quindi i sunniti accettano, se così stanno le cose, anche Israele ?
Ci convivono per timore e perché traditi dai loro
governanti ipocriti. Per loro basta una parvenza di fede.
7)
Come credi che si possa riformare l’Islam sunnita ?
Ha presto una brutta piega: i musulmani sunniti o subiscono
senza reagire come ben fece il popolo iraniano contro lo Scià, spesse volte
sono governati dagli incompetenti della Fratellanza Musulmana oppure diventano
terroristi.
8) Lei
crede che le moschee sunnite in Italia possano diventare centri di reclutamento
per l’ISIS ?
In Italia luoghi di reclutamento no, però sono luoghi in
cui si formano gli estremisti visto che sono costruite spesso con soldi che
vengono da Qatar e Arabia Saudita, quelli i soldi non li danno per nulla,
vogliono formare balordi wahabiti, zimbelli da loro manovrabili. Poi tu hai
ragione: il passo successivo è il reclutamento ma avviene altrove.
9)
Dove ?
Turchia, Cipro, Malta, in Italia per ora no se non qualche
caso sporadico. Le loro roccaforti sono Qatar ed Arabia Saudita. Le masse sunnite
non reagiscono mai degnamente, a volte hanno paura altre volte sono omertose.
10)
Ad un italiano che si converte all’Islam sunnita wahabizzato chi potrebbe
proporgli di entrare nell’ISIS ?
Ad esempio tramite internet, connessioni sicure non intercettabili, vai lì
con la scusa di vacanze e villeggiatura, prendi contatti e il gioco è fatto. E’
come la mafia, è una piovra, una rete segreta e protetta.
11) Ma
tutto questo, stando alla sua analisi, viene proposto da sedicenti imam
sunniti ( spesso in contatto con le autorità del Qatar e dell'Arabia Saudita )
?
Sì, ma anche
infiltrati dei servizi segreti come la CIA ed il Mossad. In questo sono molto
bravi, sono mostruosi, soprattutto in paesi come Belgio,
Francia e Germania. Questi servizi segreti pugnalano sempre i popoli alle
spalle, si infiltrano ovunque.
12) Organizzano le stragi ?
Sì, molte
volte sono loro a compiere azioni di terrorismo.
Ovviamente, lungo tutta l’intervista,
Mostafa Milani ha precisato che mira sempre ad una riconciliazione coi fratelli
musulmani sunniti che, dal lato loro, devono capire che il fine ultimo dell’Islam
è l’emancipazione dell’uomo che, oltre ad essere religiosa, è anche sociale. Certamente
è una considerazione con cui concordo: Malcolm X fu un grande musulmano
sunnita, come lo fu Nasser. Le loro orme devono essere seguite dai musulmani
tutti attuali, senza cedere alle lusinghe di Casa Saud primo alleato di
Israele, l’imperialismo sionista, nella regione.
S. Z.
Questo Mostafa Amin , con le sue fantasiose baggianate sui servizi segreti, fomenta il terrorismo islamico.Dovrebbe essere arrestato se torna in Europa...
RispondiEliminaFirmati, scrivi il tuo nome e cognome. Grazie !
RispondiElimina