martedì 26 agosto 2014

Quattro errori della sinistra occidentale verso il Movimento di Resistenza islamico Hamas, di Stefano Zecchinelli



1. Hamas sarebbe una creatura del Mossad ?

Uno degli argomenti della sinistra islamofoba, contro il Movimento di Resistenza islamico Hamas, è che quest’ultimo sarebbe, fin dall’inizio, una creatura dei servizi segreti israeliani da usare contro il laico Olp ( Organizzazione di liberazione palestinese ).
Ristabiliamo un po’ di verità storica: l’ Olp di Arafat già prima del 1993 ( data degli Accordi di Oslo ) aveva deciso di abbandonare la Resistenza contro l’imperialismo israeliano riconoscendo lo Stato nato dalla Nakba. Tutto ciò lo screditò davanti il popolo palestinese facendogli perdere buona parte della sua base sociale.
Se, sicuramente, è vero che Israele pensò inizialmente di poter meglio controllare un Movimento islamico, dall’altra parte, bisogna ricordare che Hamas non ha mai accettato accordi con i governi sionisti. Ben presto l’ostilità israeliana verso questo movimento si è fatta sentire; gli Usa ed i mass media occidentali hanno scatenato una violenta campagna islamofoba ed il Mossad – che a detta della sinistra occidentale avrebbe creato Hamas – ha proceduto con assassini mirati contro i dirigenti di questa forza resistente.
Il marxista etiope Mohammed Hassan risponde alla domanda ‘Molti affermano che Israele ha deliberatamente favorito il successo di Hamas. Questo corrisponde a verità?’ così ‘Assolutamente no! Non esistono testimonianze e prove di questo. Sicuramente, Israele ha tollerato Hamas, confidando sui conflitti fra Palestinesi. Israele desiderava indebolire l’OLP e Fatah. Ma non si aspettava certo che si sviluppassero in questo modo il grado di eccellenza, l’abilità e l’organizzazione di Hamas. È successo sempre che la potenza coloniale abbia considerato i suoi assoggettati come bambini sempliciotti’.
Israele ha distrutto la maggior parte dei luoghi di aggregazione nei territori occupati. L’unica possibilità, per i giovani palestinesi, di avere una vita sociale attiva e ricca culturalmente è il dibattito nelle moschee e nelle università. La religione ha assunto un peso molto rilevante, quindi, Hamas ha potuto reclutare una nuova classe di intellettuali antisionisti.
Aggiungo un giudizio personale: io credo che, questi giovani musulmani, per la capacità di resistenza dimostrata, rappresentano il meglio dell’eroico popolo palestinese.
2. Hamas sarebbe antisemita ?
Questo argomento è trasversale: unisce sia la destra neoliberista che la sinistra addomesticata alla disinformazione imperialistica.
In realtà basta leggere gli appelli dei leader di Hamas per capire che il conflitto in corso non è religioso ma politico.
Il nostro messaggio ad Israele e' questo: noi non vi combattiamo perche' avete un'altra fede o un'altra cultura. Gli ebrei hanno vissuto nel mondo musulmano per 13 secoli in pace e in armonia; essi sono per la nostra religione "il popolo del libro" che ha ricevuto un patto da Dio e il suo messaggero Muhammad (la pace sia su di lui) ci ha chiesto di rispettare e proteggere. Il nostro conflitto con voi non e' religioso ma politico. Non abbiamo problemi con gli ebrei che non ci hanno attaccato. Il nostro problema e' con coloro che sono venuti nella nostra terra, imponendosi con la forza, distruggendo la nostra societa' ed esiliando la nostra gente. ( Kaled Meshal, Agli ebrei diciamo, Sottolebandieredelmarxismo )
Sulla base di quale legittimazione democratica – se non le fredde leggi dell’imperialismo – i coloni sionisti hanno rubato le terre dei popoli arabi ? La Resistenza palestinese ha tutto il diritto di vincere in nome della democrazia e del principio di autodeterminazione dei popoli.
3. Hamas avrebbe rotto con la Resistenza libanese antimperialista ?
Hamas è un movimento patriottico e popolare che raccoglie diverse istanze sociali, dagli interessi della proto-borghesia nazionale palestinese alla volontà di autodeterminazione dei ceti popolari e proletari.
Se da una parte i politicanti hanno seguito il loro istinto filo-capitalista e si sono avvicinati al Qatar ed alla Turchia, regimi chiaramente di destra e filo-statunitensi, l’ala popolare rappresentata dalle Brigate Al Qassam ha mantenuto stretti rapporti con gli Hezbollah.
La rottura fra Hamas è l’Asse della Resistenza ( Siria, Hezbollah ed Iran ) riguarda i politicanti borghesi non di certo i combattenti jihadisti e, come spiegavo, le Brigate Al Qassam. Quando Israele ha avviato le recenti operazioni militari, non a caso, gli Hezbollah hanno lanciato dei missili in solidarietà con l’esercito popolare islamico.
La risposta militare palestinese è stata coraggiosa ed i missili caduti su Tel Aviv sono di chiara fabbricazione siriana. Se i rapporti con la Siria baathista e gli Hezbollah fossero finiti, Hamas, di certo, non avrebbe resistito.
4. Hamas vuole la guerra ?
Le richieste di Hamas per avviare una tregua con Israele sono le seguenti:
(1)   La fine dell’aggressione contro il popolo palestinese.
(2)   La fine del blocco di Gaza, in vigore dal 2006.
(3)   L’apertura del confine frontaliero di Rafah con l’Egitto.
(4)   Il rilascio dei prigionieri nuovamente arrestati che sono stati rilasciati come parte dell’accordo di scambio con il soldato israeliano Gilad Shalit nel 2011. ( Fonte: Diego Siragusa )
Io credo che tutte le persone oneste possono notare che sono legittime richieste democratiche, ma allora, perché Israele continua ad attaccare ?
Il governo di destra likudista, simil-fascista e razzista, sicuramente è pronto ad isolare il popolo palestinese dalle sue organizzazioni di riferimento e, per i suoi interessi neocoloniali, pone le basi per scatenare una nuova ondata di islamofobia in occidente.
I democratici e gli antimperialisti questo non possono permetterlo, diffondere la verità è un dovere – anche attraverso una onesta attività giornalistica – per tutti.
Stefano Zecchinelli








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