I redneck sono i “colli rossi”, gli statunitensi bianchi del Sud, in genere di origine scozzese o ulsteriana, che pur lavorando tutto il giorno sotto il sole, invece di abbronzarsi, si arrossa loro la pelle.
Alcuni anni fa, Joe Bageant, un proletario redneck della Virginia diventato hippy, boscaiolo e marxista, scrisse un bellissimo libro, Deer Hunting With Jesus. Dispatches from America’s Class War, che ha avuto la fortuna di ottenere una buona traduzione italiana, anche se con un titolo banale, La bibbia e il fucile. Cronache dall’America profonda.
Un libro che voleva realizzare l’impossibile: far entrare nelle teste dei buoni progressisti statunitensi il motivo per cui il proletariato bianco li odia.
Settanta milioni di statunitensi possiedono almeno un fucile, e parecchi un arsenale intero, un fatto su cui i filoamericani da noi glissano imbarazzati, mentre per i loro avversari è uno spunto immancabile di critica.
La famiglia Wyatt, proprietari di Gunsmoke a Denver nel Colorado [1]
Ora, provo a riassumervi il ragionamento che fa Bageant a proposito dei fucili, semplificando molto e aggiungendo parecchio di mio: tanto vi comprerete il suo libro, almeno spero, quindi potrete scoprire da voi quanto c’è di suo e quanto c’è di mio.
Quei redneck, lentigginosi, ubriaconi, allegri e violenti, con i buffi nomi di battesimo – da Ebenezer a Shooter – si sono lasciati spolpare nei campi, nella conquista del West (i mitizzati cowboy erano in genere poveri disgraziati al servizio delle imprese di macellazione di Chicago), nelle miniere e negli eserciti; e oggi nei lavori precari e malsani e nel terrore dell’outsourcing, vittime come sempre della concorrenza di qualunque altra minoranza disperata. I neri ne avrebbero fatto volentieri a meno, ma sono stati i primi a venire usati dai ricchi per far capire ai redneck che di loro, se ne poteva fare a meno.
Nella tragedia dell’ineguaglianza, i redneck godono ancora del diritto democratico fondamentale che la Costituzione garantisce.
Che non è certo quello irrilevante di votare, ma quello molto più reale di possedere un’arma. E’ l’arma che distingue l’uomo libero e americano dall’uomo europeo e feudale, cioè da colui che è in balia della violenza altrui.
Il fucile, i fucili, i moltissimi fucili, diventano l’ultimo simbolo di dignità di un’umanità umiliata. Insieme legame con i padri, difesa contro le minoranze aggressivamente concorrenti e risorsa potenziale contro il governo.
Tommy Conners, uno delle migliaia di cantanti sconosciuti di provincia che cercano di farsi sentire, ha scritto American Rifle, una canzone molto apprezzata dalle sue parti, perché rende bene il sentire di questa particolare umanità.
Cercate di cogliere in questa canzone la contraddizione essenziale, che è la chiave per capire la Questione Americana.
L’americano si vede come un combattente nell’interminabile guerra degli uomini liberi contro i tiranni, che iniziò con “lo sparo a Lexington che fu udito in tutto il mondo“.
Ogni governo, a partire da quello degli Stati Uniti, è potenzialmente una cospirazione per imporre lo stesso vecchio sistema, che di volta in volta si incarna nel Faraone biblico, negli imperatori romani, nei papi, in Giorgio III, in Hitler e in Stalin.
Sentirsi in guerra con il governo è in un certo senso la quintessenza dell’americanismo; ma proprio per questo, si è ciecamente patrioti; e quindi ci si identifica con tutta la storia criminale della costruzione dello stesso governo che si vorrebbe abbattere. In un paese che l’Europa associa con l’assenza di storia, un particolare racconto storico, fatto di film e rievocazioni sul campo, assume un valore molto più intenso che da noi.
Eppure, nonostante tutto, trapela la coscienza dell’inganno:
“While the politicians made the debt, the soldiers paid the bills.
Where they left their blood on that barren, ancient land”
Ascoltiamo la canzone (il testo originale segue la mia traduzione).
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American Rifle
Ho sparato il colpo a Lexington che fu udito in tutto il mondo
ero sui bastioni quando la bandiera a stelle e strisce fu srotolata
e nei campi dove la giovane America combatteva e cadeva per la libertà
ho sputato piombo e polvere nera, ho sparato tanto che temevo di fondermi.
Quando hanno ripulito il terreno dove gli inglesi si sono girati e sono scappati,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Stavo con Andy Jackson nella guerra del 1812
ho combattuto contro i regolari, i fucilieri e i dragoni leggeri
e all’Alamo, mentre l’aria si riempiva del canto di El Deguello
sono stato caricato, armato e preparato, puntato contro Santa Anna.
Dove Travis tracciò il segno nella sabbia,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Ho visto i fratelli uccidersi nel 1861
attraverso il sangue e il fumo di Gettysburg, Antietam e Bull Run.
E ho cavalcato assieme a Hood e Franklin e con Sherman fino al mare,
mi sono preso 600 mila anime quando Grant si è seduto con Lee
e per motivi che ancora non capisco,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Beh, ti ho portato il cibo in tavola quando non c’era niente da mangiare
sono rimasto sveglio in giro per il mondo perché l’America potesse dormire.
E se qualcuno mi vuole togliere dal mio posto in questa grande terra
dovrà strapparmi da una mano fredda e morta.
Mi sono imbarcato con Black Jack Pershing nel 1917
con un milione di miei fratelli imballato con antiruggine di Springfield.
Ho portato una baionetta attraverso la terra di nessuno e il filo spinato
attraverso l’iprite, le trincee fangose e il fuoco dei mortai tedeschi.
Prima delle parate trionfali e le bande che sfilavano,
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Beh, ho raccolto la polvere dal momento in cui fu vinta la Guerra per finirla con tutte le guerre [la prima guerra mondiale]
fino alla caduta di Pearl Harbor e la dichiarazione di Roosevelt nel ’41.
Mi sono lanciata con il paracadute attraverso la contraerea che non finiva mai e ho preso la spiaggia in Normandia
assieme alla migliore generazione che questo paese abbia mai visto.
E su ogni pezzo di roccia lungo la via per il Giappone
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Ho passato inverni freddi in Korea ed estati calde a Da Nang
e quando la Guerra Fredda si scaldava, spegnevo le fiamme.
Ho passato un po’ di tempo nel deserto, ho preso mille colline afghane
mentre i politici contraevano il debito, i soldati pagavano il conto.
Dove lasciarono il loro sangue su quella terra arida e antica
dovettero strapparmi da una mano fredda e morta.
Beh, ti ho portato il cibo in tavola quando non c’era niente da mangiare
sono rimasto sveglio in giro per il mondo perché l’America potesse dormire.
E se qualcuno mi vuole togliere dal mio posto in questa grande terra
dovrà strapparmi da una mano fredda e morta.
Oggi vivo nei vostri armadi e me ne sto appeso alle vostre pareti
a ottobre do la caccia agli scoiattoli e inseguo il cervo dalla coda bianca in autunno.
Hai ancora il diritto di possedermi e faresti bene a tenertelo stretto,
perché se mai venissero per portarmi via, non mi avrai mai più indietro
la libertà vive solo dove gli uomini buoni sanno resistere
quindi vengano pure a strapparmi da una mano fredda e morta.
Dovranno strapparmi da una mano fredda e morta.
Venite a prendermi da una mano fredda e morta.
American Rifle:
I fired the shot in Lexington that was heard around the world
And I was on the ramparts when the Stars & Stripes unfurled.
And in the fields where young America for freedom fought and fell,
I spit lead shot and black powder, fired ’nuff thought I’d surely melt.
When they cleared the ground where the redcoats turned and ran,
They had to pry me from a cold, dead hand.
I stood with Andy Jackson in the war of 1812
Fought Regulars, Rifles and Light Dragoons and sent ‘em all to hell
and at the Alamo while the strains of El Deguello filled the air
I was loaded, cocked and ready, towards to Santa Anna brought to bear.
Where Travis drew the line down in the sand,
They had to pry me from a cold, dead hand.
I watched brother killing brother back in 1861
Through the blood and smoke of Gettysburg, Antietam and Bull Run.
And I rode with Hood and Franklin and with Sherman to the sea,
I claimed 600 thousand souls when Grant sat down with Lee
And for reasons I still can’t understand,
They had to pry me from a cold, dead hand.
Well, I put food on your table when there was nothing there to eat
I’ve stayed awake around the world so America could sleep.
And if someone wants to take me from my place in this great land
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.
I shipped out with Black Jack Pershing in 1917
With a million of my brothers packed in Springfield cosmoline.
Bore a bayonet through No-Man’s land and the concertina wire
Through mustard gas, muddy trench and German mortar-fire.
Before the ticker-tape parades and marching bands,
They had to pry me from a cold dead hand.
Well, I gathered dust from the time the War To End All Wars was won,
‘Til Pearl Harbor fell and Roosevelt declared in ’41.
I parachuted through the endless flak and took the beach at Normandy
With the greatest generation this country’s ever seen.
And on every piece of rock on the way to Japan
They had to pry me from a cold dead hand.
Spent some winters in Korea and some summers in Da Nang
And when the Cold War flared up high, I was putting out the flames.
Pulled some time down in the desert, took a thousand Afghan hills
While the politicians made the debt, the soldiers paid the bills.
Where they left their blood on that barren, ancient land
They had to pry me from a cold, dead hand.
Well, I put food on your table when there was nothing there to eat
I’ve stayed awake around the world so America could sleep.
And if someone wants to take me from my place in this great land
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.
Now I’m living in your closets and I’m hanging on your walls
I hunt squirrels in October and chase whitetails in the fall.
You’ve still got the right to own me and you’d best hold on to that,
Cos if they ever come and take me, you won’t ever get me back
Freedom only lives where good men make a stand
So let ‘em pry me from a cold, dead hand.
They’ll have to pry me from a cold, dead hand.
Come and get me from a cold, dead hand.
Nota:
[1] Il signor Rich Wyatt ha commosso la comunità locale, costruendo un particolarissimo fucile su misura per un giovane del Colorado che aveva perso il braccio destro in Iraq, ma non era mancino.
http://kelebeklerblog.com/2012/03/17/il-fucile-come-diritto-democratico-fondamentale/
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