lunedì 28 novembre 2011

Perchè gli ebrei ortodossi si oppongono ad uno stato sionista, di JazakAllahu Khayran ‘Abdullah Nûr as-Sardânî

IL MANIFESTO DI NETUREI KARTA
Perché gli ebrei ortodossi si oppongono ad uno stato sionista

Definizioni introduttive:
1) Che cos’è il ‘Popolo d’Israele’?
  • Il Popolo d’Israele esiste da migliaia d’anni.
  • Esso ha una sua natura particolare ed essenziale.
  • La Torà è l’origine della sua natura essenziale.
  • Senza Torà e Fede non c’è Popolo d’Israele.
  • Chiunque neghi la Torà e la Fede non è piú parte del Popolo d’Israele.
  • Il fine del Popolo d’Israele in questo mondo è il Servizio Divino.
  • La sua salvezza è l’adempimento del Servizio Divino. 
2) Che cos’è il sionismo?
  • Il sionismo è un’idea relativamente nuova.
  • Esso esiste da un secolo soltanto.
  • Il sionismo ridefinisce la natura vera ed essenziale del Popolo d’Israele, e la sostituisce con un carattere completamente contraddittorio ed opposto: una nazione terrena e materialista.
  • Per il sionismo è una disgrazia la mancanza di ciò che le altre nazioni possiedono, ossia uno stato ed un esercito.
  • Per il sionismo la salvezza è il possesso di uno stato, di un esercito e cosí via.
  • Ciò è spiegato chiaramente nei circoli del pensiero sionista, e tra i capi dello stato sionista: cambiando la natura ed il carattere del Popolo d’Israele, e cambiando il suo modo di pensare, costoro possono porre davanti al Popolo d’Israele la propria ‘salvezza’, ossia uno stato ed un esercito.

Il Popolo d’Israele si oppone al cosiddetto ‘Stato d’Israele’ per quattro ragioni:
1. Il cosiddetto ‘Stato d’Israele’ è diametralmente opposto e completamente contraddittorio rispetto alla vera essenza e al fondamento del Popolo d’Israele, come è spiegato sopra. L’unica epoca in cui al Popolo d’Israele fu permesso di avere uno stato fu duemila anni fa, quando la gloria del Creatore era su di noi, e parimenti nel futuro, allorché la gloria del Creatore sarà rivelata ancora una volta, e il mondo intero servirà Lui: in quel tempo Egli Stesso (senza nessuno sforzo umano o potenza d’armi) ci donerà un regno fondato sul servizio divino. Uno stato terreno come quelli posseduti dagli altri popoli, però, contraddice all’essenza autentica del Popolo d’Israele. Chiunque consideri salvezza uno stato terreno, mostra di negare l’essenza del Popolo d’Israele, e la sostituisce con un’altra natura, una natura terrena e materialista, perciò prospettando una ‘salvezza’ terrena e materialista, e ugualmente mezzi per ottenere la ‘salvezza’ terreni e materialisti, quali organizzare un esercito e possedere un territorio. Ad ogni modo la vera salvezza del popolo d’Israele sta nell’avvicinamento al Creatore: ciò non si compie con l’organizzazione di un territorio e la forza delle armi, ma per mezzo della cura della Torà e delle buone opere.
2. A causa delle ragioni suddette e anche di altre, la Torà ci impedisce di finire l’esilio e fondare uno stato ed un esercito, finché il Santo e l’Unico, sia Egli benedetto, nella Sua gloria ed essenza ci redimerà. È una proibizione valida perfino se quello stato si fonda sul rispetto della Torà, poiché abbandonare l’esilio è proibito di per sé stesso, e ci è richiesto di restare sotto il dominio delle nazioni del mondo, come è spiegato nel libro Vayoel Moshe. Se noi trasgrediamo quest’ingiunzione, Egli ci procurerà un castigo terribile (possiamo noi scamparne!) .
3. A parte il ritorno dall’esilio, tutte le opere dei sionisti sono diametralmente opposte alla Fede e alla Torà. Il fondamento della Fede e della Torà d’Israele è che quest’ultima fu rivelata dal cielo, e che chi obbedirà ad essa sarà ricompensato, e chi la trasgredirà sarà punito. L’intero Popolo d’Israele è tenuto ad obbedire alla Torà, e chiunque non voglia farlo cessa di essere parte della comunità d’Israele.
4. Oltre a non obbedire essi stessi alla Torà, fanno qualsiasi cosa per impedire, a chiunque sia sotto il loro potere, di seguire i comandi della Torà, e le loro richieste di libertà religiosa sono falsità. Essi combattono con tutte le loro forze per distruggere la Fede d’Israele.
I sionisti affermano che essi sono i salvatori d’Israele, ma ciò è confutato da dodici motivi:
1. Se qualcuno osserva i duemila anni di nostro esilio, e considera alcune centinaia d’anni, persino le piú dure, non troverà sofferenze, sterminî e catastrofi per il Popolo d’Israele come nel periodo dei sionisti, ed è noto che la maggior parte delle sofferenze di questo secolo è stata causata dai sionisti: di ciò i nostri rabbini ci avvertirono prontamente.
2. È chiaramente asserito, in libri scritti dai fondatori del sionismo, che i mezzi con cui essi progettavano di stabilire uno stato consistevano nell’istigare all’antisemitismo e nel minare la sicurezza degli ebrei in tutte le terre del mondo, finché questi fossero stati costretti a fuggire nello stato sionista. Ciò essi fecero: volontariamente scatenarono il popolo tedesco, ventilarono le fiamme dell’odio nazista, e aiutarono i nazisti, con inganni e raggiri, a rinchiudere intere comunità ebraiche in campi di concentramento, come i sionisti stessi ammettono (si vedano i libri Perfidy di Ben Hacht e Sefer min Hametzar di rabbi Michael Dov Weiszmandl, e altri). I sionisti continuano a praticare questa strategia oggi. Incitano all’antisemitismo e presentano sé stessi come salvatori. Vi sono due risposte date dai capi del sionismo durante la Seconda guerra mondiale, quando fu chiesto loro denaro per riscattare gli ebrei dai nazisti. Greenbaum disse: “Una mucca in Palestina vale piú di tutti gli ebrei di Polonia”; Weitzman affermò: “La parte piú importante del popolo ebraico è già nella sua terra (Israele) e quelli che sono stati lasciati indietro non sono importanti”.
3. Vediamo che la maggior parte delle comunità ebraiche vivono in sicurezza e in buone condizioni materiali, e non desiderano andare a vivere nello stato sionista. Al contrario molta gente ha lasciato lo stato sionista per vivere in altre terre in condizioni migliori.
4. I sionisti compiono una grande operazione di propaganda per indurre la gente a immigrare nel loro stato. Se il loro stato fosse tanto benefico, perché dovrebbero fare tanta propaganda?
5. Nessuno vuole essere “salvato” da parte dei sionisti. L’unico modo per ottenere immigrati è la promessa di benefíci materiali alla povera gente, e perfino allora poca gente risponde.
6. Lo stato sionista è sempre minacciato dai pericoli della guerra, mentre il resto del mondo ebraico vive in pace e sicurtà, esclusi alcuni luoghi nei quali i sionisti hanno minacciato la sua sicurtà e ventilato le fiamme dell’odio.
7. Lo stato sionista non potrebbe esistere senza il sostegno economico degli ebrei che vivono fuori di esso.
8. Lo stato sionista è sull’orlo del collasso economico, e la sua moneta è quasi senza valore.
9. Lo stato sionista perseguita tutti gli ebrei che sono leali alla loro Fede.
10. I sionisti, col motivo dei proprî interessi politici, iniziano guerre che mettono in pericolo il popolo ebraico.
11. In accordo con la Torà la via della salvezza sta nel seguire percorsi di pace senza iniziare guerre con altre nazioni, come fanno i sionisti.
12. Quand’anche i sionisti potessero e volessero fornire sicurezza materiale, ciò avverrebbe a spese della nostra Fede e della nostra Torà: l’autentico popolo d’Israele preferisce la morte ad una vita che abbia un simile costo.

È chiaro pertanto che il sionismo non è il salvatore del Popolo d’Israele. Invece è la sua piú grande disgrazia.
Benché vi siano alcuni ebrei osservanti e rabbini che approvano il sionismo, non è questa l’opinione della Torà.
I sionisti hanno un dominio sui mezzi di comunicazione americani sufficiente perché soltanto la loro versione della storia sia ascoltata.
Essi fanno apparire tutti gli ebrei ed i loro rabbini come sionisti, ma questa è falsa propaganda.
I piú importanti rabbini e la maggioranza dei religiosi israeliti si oppongono al sionismo, ma la loro voce non è ascoltata a causa del dominio sionista dei mezzi di comunicazione americani.
I sionisti atterriscono chiunque parli contro di loro.
Quella parte delle masse ebraiche la quale è truffata dai sionisti fa pressione sui suoi rabbini perché non parlino francamente.
Stretta fra il terrore e la pressione delle masse, la maggior parte dei rabbini è impedita di parlare francamente.
Noi portiamo tre testimonianze dell’opinione giusta secondo la Torà
1. Nel passato duemila anni di pericoli e sofferenze dovute all’esilio mai, neanche una volta, hanno spinto uno qualsiasi dei savî d’Israele a proporre che costruissimo uno stato per proteggere noi stessi. Ogni generazione ci dà migliaia di sapienti esperti di Torà
2. Possediamo migliaia di opere giuridiche sulla Torà che ci sono state tramandate dai savî di tutte le generazioni. Neanche una volta vediamo una parola che suggerisca la fondazione di uno stato. Ciò che troviamo sono ammonizioni contro di esso.
3. I fondatori del sionismo erano tutti atei che negavano la Torà. Tutti i sapienti della Torà in quel periodo si opponevano loro e si opponevano al sionismo, dicendo che quest’ultimo avrebbe condotto soltanto alla distruzione.
Ad ogni modo il vero Popolo d’Israele non cambierà mai la sua natura o abiurerà la sua fede, grazie alla forza che il Creatore dà loro.
Il sionismo è una massa tumorale, un elemento estraneo al corpo del popolo d’Israele, che però alla fine si libererà e resterà puro.
Il sionismo ha sopraffatto il popolo ebraico per mezzo della forza, della frode e del terrore, ma niente di tutto ciò gli gioverà, poiché la verità permarrà sempre, con l’aiuto del Creatore.
Il sionismo non sostituirà il Popolo d’Israele. Il Popolo d’Israele resterà forte nella sua fede e lo stato sionista cesserà d’esistere.

In conseguenza di ciò la nostra richiesta è che lo stato che chiama sé stesso “Israele” cessi d’esistere. Finché ciò non sarà stato fatto, noi chiediamo che esso non si chiami piú “Israele”, giacché la sua esistenza è interamente in opposizione con l’essenza autentica del Popolo d’Israele. Il vero Popolo d’Israele nega ai sionisti il permesso di usare quel nome. I capi del sionismo non hanno diritto di ergersi a rappresentanti e portavoce del Popolo d’Israele.

Noi sappiamo che essi non soddisfaranno a nessuna delle due richieste, quindi pensiamo di proclamare almeno la verità. La verità rimarrà sempre la verità. La verità non può essere cambiata da nessuno mezzo o forza. Quand’anche tutto il mondo dicesse che uno piú fa tre, la verità sarebbe ancora che uno piú uno fa due.

La verità sia dichiarata. L’uso del nome di “Israele” da parte di quello stato è una completa falsificazione. Il Popolo d’Israele non niente che vedere con quello stato. Il sionismo e il suo stato non hanno nessun ruolo e nessuna parte nel vero Israele.

Nessun commento:

Posta un commento