lunedì 18 marzo 2019

Le presstitute ignorano il rapporto delle Nazioni Unite sul Venezuela, di Paul Craig Robert

paulcraigroberts.org
Washington e il responsabile nominato per rovesciare il Venezuela continuano con le balle
Non credete che vi sia qualcosa di losco, quando gli organi di stampa orchestrano una fake news sulla “crisi umanitaria” in Venezuela, ma ignorano totalmente le reali crisi umanitarie in Yemen e Gaza?
Non credete che vi sia qualcosa di davvero molto spregevole quando l’esperto, Alfred Maurice de Zayas, inviato dall’ONU in Venezuela per valutare la situazione, non riscontra alcun interesse da parte dei media occidentali o di alcun governo occidentale per il suo rapporto?
Non pensate che sia un po’ troppo per Washington impadronirsi di 21 miliardi di dollari del Venezuela, imporre sanzioni nel tentativo di destabilizzare il Paese e mettere in ginocchio il governo venezuelano, biasimare il socialismo venezuelano (essenzialmente la nazionalizzazione della compagnia petrolifera) per aver portato “inedia al popolo” e offrire una misera [somma] di 21 milioni di dollari in “aiuti umanitari”[?]
Poiché gli Stati Uniti sono completamente privi di qualsiasi mezzo di stampa o TV per il giornalismo onesto, i media di Internet, come questo sito Web, assolvono a [tale] funzione mancante.
Per quanto riguarda la presunta inedia e la crisi umanitaria in Venezuela, Zayas dice che:
Le relazioni del dicembre 2017 e del marzo 2018 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) elencano le crisi alimentari in 37 Paesi. “La Repubblica Bolivariana del Venezuela non è tra queste”.
“Nel 2017, la Repubblica Bolivariana del Venezuela ha richiesto assistenza medica dal Fondo Globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria(1), la supplica è stata respinta perché il Venezuela ‘è ancora un Paese ad alto reddito … e in quanto tale non ha i requisiti’.”
La “crisi” in Venezuela “non può essere paragonata alle crisi umanitarie a Gaza, nello Yemen, in Libia, nella Repubblica araba siriana, in Iraq, ad Haiti, in Mali, nella Repubblica Centrafricana, nel Sud Sudan, in Somalia o in Myanmar, tra le altre”.
Al fine di screditare i governi prescelti, i fallimenti nel campo dei diritti umani sono massimizzati in modo da rendere il rovesciamento violento più accettabile. I diritti umani vengono “utilizzati per scopi militari” contro i rivali.
Al paragrafo 37 del suo rapporto, de Zayas afferma: “Le sanzioni e i blocchi economici moderni sono paragonabili agli assedi medievali delle città, con l’intenzione di costringerle alla resa. Le sanzioni del ventunesimo secolo cercano di mettere in ginocchio non solo una città, bensì i Paesi sovrani. Una differenza, forse, è che le sanzioni del XXI secolo sono accompagnate dalla manipolazione dell’opinione pubblica attraverso ‘fake news’, relazioni pubbliche aggressive e una retorica dei diritti pseudo-umani, in modo da dare l’impressione che il ‘fine’ dei diritti umani giustifica i mezzi criminali. Non esiste solo un ordine mondiale giuridico orizzontale, governato dalla Carta delle Nazioni Unite e dai principi di uguaglianza sovrana, ma anche un ordine mondiale verticale che riflette la gerarchia di un sistema geopolitico che collega gli Stati dominanti con il resto del mondo secondo le regole militari e il potere economico. Quest’ultimo è il sistema geopolitico che genera, fino a tutt’oggi in totale impunità, malaffare geopolitico.”
[de Zayas] Esprime preoccupazione per il livello di polarizzazione e disinformazione che circonda ogni narrativa sul Venezuela. “Un’inquietante campagna mediatica cerca di costringere gli osservatori a un’idea preconcetta che esiste una‘crisi umanitaria’nella Repubblica Bolivariana del Venezuela. Un esperto indipendente deve stare attento all’iperbole, tenendo presente che ‘crisi umanitaria’ è una terminologia (terminus technicus) utilizzabile come pretesto per un intervento militare”.
Al fine di screditare i governi prescelti, i fallimenti nel campo dei diritti umani sono massimizzati in modo da rendere il rovesciamento violento più accettabile. I diritti umani vengono “utilizzati per scopi militari” contro i rivali.
Una soluzione politica è ostacolata perché “alcuni Paesi [gli Stati Uniti] non vogliono considerare una risoluzione pacifica al conflitto venezuelano e preferiscono prolungare la sofferenza della popolazione di quel Paese, con l’aspettativa che la situazione raggiunga il limite di una crisi umanitaria e provocare un intervento militare per imporre un cambio di regime.”
L’attacco di Washington al Venezuela è in violazione del diritto internazionale stabilito. “I principi di non intervento e non ingerenza negli affari interni degli Stati sovrani appartengono al diritto internazionale consuetudinario, e sono stati ribaditi nelle risoluzioni dell’Assemblea Generale, in particolare 2625 (XXV) e 3314 (XXIX), e nella Vienna Declaration and Programme of Actiondel 1993. L’articolo 32 della Carta dei diritti e dei doveri economici degli Stati, adottato dall’Assemblea generale nel 1974, stabilisce che nessuno Stato può utilizzare o incoraggiare l’uso di misure economiche, politiche o di altro tipo per costringere un altro Stato a ottenere da esso la subordinazione dell’esercizio dei suoi diritti sovrani.”Il Capitolo 4, articolo 19, della Carta dell’Organizzazione degli Stati americani(2) (OAS) stabilisce che: “Nessun Stato o gruppo di Stati ha il diritto di intervenire, direttamente o indirettamente, per qualsiasi ragione, negli affari interni o esterni di qualsiasi altro Stato. Il suddetto principio proibisce non solo la forza armata, ma anche qualsiasi altra forma di interferenza o tentata minaccia contro la personalità [giuridica] dello Stato o contro i suoi elementi politici, economici e culturali.”
Zayas riferisce che un’atmosfera di intimidazione accompagnava la missione, nel tentativo di costringerlo a una matrice predeterminata. Ha ricevuto lettere da ONG finanziate dagli Americani, che gli chiedevano di non procedere da solo, che gli dettavano il rapporto che avrebbe dovuto scrivere. Prima del suo arrivo in Venezuela, una campagna di propaganda è stata lanciata contro di lui su Facebook e Twitter, mettendo in discussione la sua moralità e accusandolo di faziosità.
Poiché le sanzioni e le manipolazioni valutarie di Washington costituiscono crimini geopolitici, Zayas chiede quali indennizzi sono dovuti alle vittime delle sanzioni. Raccomanda che la Corte penale internazionale indaghi sulle misure coercitive di Washington, causa della morte per malnutrizione e mancanza di medicinali e attrezzature mediche.
“Nonostante sia stato il primo funzionario delle Nazioni Unite a visitare e riferire dal Venezuela in 21 anni, il Signor de Zayas ha detto che le sue ricerche sulle cause della crisi economica del Paese sono state finora ignorate in larga misura dall’ONU e dai media, e hanno causato scarso dibattito all’interno del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
“Ritiene che il suo rapporto sia stato ignorato perché va contro la narrativa diffusa,che il Venezuela ha bisogno di un cambio di regime.”
Il Venezuela ha le maggiori riserve di petrolio al mondo e un’abbondanza di altre risorse naturali tra cui oro, bauxite e coltan. Ma sotto il governo di Maduro sono inaccessibili alle società statunitensi e transnazionali.


8.03.2019

Traduzione per www.comedonchisciotte.org di NICKAL88

Note a cura del traduttore
  • Il Fondo globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria è un’organizzazione non governativa che fornisce sovvenzioni per sostenere interventi costo-efficaci e tecnicamente validi per la prevenzione delle infezioni e per fornire cure, assistenza e sostegno per le persone infette e da HIV, AIDS, tubercolosi e malaria.
I risultati delle attività del Fondo, a giugno 2010, testimoniano la sua specifica importanza, nel contesto della Global Health. Dalla sua istituzione, il Fondo ha infatti approvato circa 600 progetti di finanziamento, distribuiti tra 140 Paesi per un valore totale di 19,1 miliardi di dollari. In poco più di otto anni di attività, il Fondo è riuscito a salvare circa 5,7 milioni di vite umane.
[…] Il Fondo Globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria è sovvenzionato, oltre che dai singoli Stati anche dalla Product Red, un’organizzazione benefica fondata tra gli altri, anche da Bono Vox, frontman degli U2.
L’Italia, che è stata una delle fondatrici del fondo, è uscita dal consiglio di amministrazione a causa del mancato versamento dei fondi promessi.
  • L’Organizzazione degli Stati americani (OSA, spesso OAS) è un’organizzazione internazionale di carattere regionale che comprende i 35 stati indipendenti delle Americhe (l’unico stato del continente non membro dell’OSA è la Guyana francese, in quanto dipartimento d’oltremare francese). L’organizzazione è il principale forum politico per il dialogo multilaterale e per la soluzione di problemi politici. Lo scopo dell’organizzazione è di mantenere la pace, rinforzare la democrazia e i diritti dell’uomo, e migliorare le condizioni sociali ed economiche dei paesi dell’America.
[…] L’organizzazione ha 4 lingue ufficiali, il francese (Organisation des États américains, OEA), l’inglese (Organization of American States, OAS), il portoghese (Organização dos Estados Americanos, OEA), e lo spagnolo (Organización de los Estados Americanos, OEA). La sede principale si trova a Washington, con sedi sussidiarie in altri paesi membri.
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