di DIEGO SIRAGUSA
Signore e signori, gentili delegati,
quando mi è stato chiesto di portare il mio contributo a questo convegno ho pensato a vari argomenti che fanno parte del mio lavoro di scrittore e di studioso del Medioriente. Alla fine ho deciso di attrarre la vostra attenzione su un tema che da decenni intossica le relazioni tra gli stati e incombe come la minaccia primaria sulla pace mondiale. Questo pericolo si chiama SIONISMO e la sua creatura si chiama ISRAELE. Ho voluto trattare questo argomento in coincidenza con alcuni episodi di repressione del dissenso ad ampio raggio per la formazione del pensiero unico sul SIONISMO E SU ISRAELE come la nuova religione che non ammette critiche e a cui tutto è permesso. L’oceano di sangue che scorre in Medioriente da 70 anni è causato da una nuova forma di colonialismo teorizzata e praticata da una minoranza che pretende di piegare il mondo intero ad una sua presunta superiorità e utilizzando l’esperienza storica della Shoà come pretesto per violare ogni norma del diritto internazionale ricevendo consenso e giustificazione per tutti i suoi crimini.
Il sionismo, come ideologia nazionalistica e razzista, tesa ad esaltare la superiorità e la diversità del popolo ebraico, ha conquistato dal 1948 ad oggi la maggioranza delle comunità ebraiche e dirige la politica estera di interi stati, primo fra tutti gli Stati Uniti d’America. Non è vero che la prima potenza al mondo sono gli USA: la prima potenza è Israele che comanda gli USA. Il sionismo è la causa prima della devastazione del Medioriente. I sionisti interferiscono nella politica di tutti gli stati, controllano l’informazione, censurano facebook, (IO STESSO SONO STATO MESSO A TACERE PER QUATTRO MESI, E SOLO DUE GIORNI FA HO POTUTO RIPRENDERE LE MIE PUBBLICAZIONI) minacciano i dissenzienti. Determinano anche l’elezione dei presidenti sudamericani, come nel caso recente di Bolsonaro, sostenuto dagli ebrei sionisti ricevendo in cambio l’impegno a spostare l’ambasciata brasiliana da Tel Aviv a Gerusalemme. Israele, come stato sionista, minaccia la pace mondiale, fomentando tutte le guerre, armando i gruppi mercenari, come recentemente in Siria, al fine di realizzare il famoso “PIANO YNON”, pensato per frammentare l’intero Medioriente in tanti piccoli stati, divisi per confessioni religiose e distinzioni etniche. In questo mondo si potrà realizzare IL GRANDE ISRAELE. Ormai i dirigenti israeliani non tacciono più il loro vero proposito: deportare in Giordania 5 milioni di palestinesi e completare la pulizia etnica iniziata nel 1948.
La ricostruzione scientifica dei fatti avvenuti l’11 Settembre 2001 a New York e al Pentagono portano logicamente alla ipotesi che la CIA, il Mossad e l’FBI abbiano costruito un “inside job”, un lavoro fatto dall’interno per scatenare l’arabofobia, l’islamofobia a vantaggio unico di Israele e dell’Occidente egemonizzato dagli USA. Sono troppi gli indizi che conducono a Israele. Quando l’ex generale Wesley Clarck, ex Comandante in Capo della NATO in Europa, rivela alla televisione Democracy Now che, pochi giorni dopo l’11 Settembre 2001, un collega del Pentagono lo informa che il governo americano sta preparando la guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein e che è stato fatto un progetto per sovvertire in cinque anni i governi di sette paesi: Siria, Iran, Iraq, Libano, Libia, Sudan e Somalia allora appare evidente che l’unico e diretto beneficiario di questo progetto criminale ed eversivo è, oltre al Complesso Militare Industriale americano, ISRAELE. L’attacco all’Iraq nel mese di marzo del 2003, col falso pretesto delle armi di distruzione di massa, che non furono mai trovate, fu il primo atto per avvicinarsi ai confini iraniani. Primo atto coronato da successo. Il secondo atto doveva essere la Siria. Un altro stato forte e coeso che “dava fastidio a Israele” e che doveva essere eliminato per procedere, poi, all’eliminazione dell’Iran sciita, sostenitore del movimento libanese Hetzbollah, pur esso sciita, con un esercito di circa cento mila uomini, super armato e spina nel fianco dello stato ebraico.
(Con padre Frei Betto, Teologo della Liberazione, uno degli oratori più applauditi)
Dopo l’Iraq, come sovvertire la Siria? Semplice. Lo stesso metodo applicato in Ucraina: la “rivoluzione colorata”. Organizzare manifestazioni dell’opposizione, sull’esempio delle “primavere arabe”, finanziare e introdurre migliaia di mercenari e innescare una guerra civile fino al rovesciamento del governo legittimo. Così avvenne, come testimoniano diverse fonti tra cui, la stessa Hillary Clinton e, soprattutto, l’ex ministro francese degli Esteri Roland Dumas in una intervista televisiva durante la quale racconta di essere andato a Londra al Foreign Office per salutare dei colleghi che gli avevano confidato che “stavano preparando una cosa in Siria” e chiedendogli se i francesi volessero partecipare. La parte più interessante di questa intervista è la domanda che il giornalista rivolge a Dumas: “Perché?” La risposta è chiara e pronta: perché è nell’interesse di Israele, come gli aveva confidato il primo ministro israeliano. Se oggi in Europa abbiamo il problema delle immigrazioni di massa, la causa principale e il colonialismo israelo-americano sul quale quasi tutta la grande informazione mainstream tace. Perché? Perché i sionisti controllano tutto. In Italia, sia nel Parlamento della Repubblica che nei grandi giornali, c’è il controllo sionista. Criticare Israele significa essere accusati di antisemitismo e perdere il posto di lavoro. L’accordo sottoscritto tra lo stato ebraico e facebook, per censurare e bloccare tutti coloro che criticano le politiche criminali israeliane, sono un esempio allarmante di questo stato di degrado e di controllo totalitario dell’informazione. Analogamente segnalo l’attacco ai liberi pensatori, ai giornalisti, agli scrittori, ai docenti del mondo accademico la cui carriera e stata rovinata dalle pressioni delle lobby sioniste. Questa è stata la sorte di Norman Finkelstein, di Tim Anderson, Marc Lamont Hill, Steven Salaita. Bahia Amawi, logopedista americana di origini palestinesi, è stata recentemente licenziata per aver rifiutato di firmare un contratto contenente un impegno anti-boicottaggio, dichiarando di non farlo, e che non parteciperà a boicottare lo Stato di Israele. Altri intellettuali sono stati anche minacciati.
Poche settimane fa la persecuzione sionista si è scagliata contro l'attivista e studiosa Angela Davis, eroica combattente per l’emancipazione del popolo afroamericano. Il consiglio del Birmingham Civil Rights Institute (BCRI) prima le ha dato il premio per i diritti civili e poi, su pressione della comunità ebraica locale, ha votato per annullare il premio. La colpa di Angela? Sostenere la Campagna di boicottaggio contro Israele e la difesa del popolo palestinese. Analogamente, molti studenti negli USA temono di esprimere sostegno ai diritti palestinesi a causa delle tecniche maccartiste di organizzazioni segrete come Canary Mission, che iscrive in una lista nera coloro che osano sostenere pubblicamente il boicottaggio verso Israele, mettendo così a repentaglio prospettive di lavoro e future carriere.
(Il prof. Atilio Boròn, mostra una maglietta per la giornata internazionale
dei crimini americani contro l'umanità)
Poche settimane fa la persecuzione sionista si è scagliata contro l'attivista e studiosa Angela Davis, eroica combattente per l’emancipazione del popolo afroamericano. Il consiglio del Birmingham Civil Rights Institute (BCRI) prima le ha dato il premio per i diritti civili e poi, su pressione della comunità ebraica locale, ha votato per annullare il premio. La colpa di Angela? Sostenere la Campagna di boicottaggio contro Israele e la difesa del popolo palestinese. Analogamente, molti studenti negli USA temono di esprimere sostegno ai diritti palestinesi a causa delle tecniche maccartiste di organizzazioni segrete come Canary Mission, che iscrive in una lista nera coloro che osano sostenere pubblicamente il boicottaggio verso Israele, mettendo così a repentaglio prospettive di lavoro e future carriere.
(Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez Parrilla, ha concluso il convegno)
Il giornalista statunitense Joel Stein, ebreo-sciovinista, nel 2008 scrisse un articolo per il Los Angeles Times in cui, riportando un accurato elenco di nomi, dimostrò con un certo orgoglio come il mainstream americano fosse, in particolar modo per quel che riguardava l’industria dell’informazione commerciale, dell’intrattenimento e del cinema, controllata integralmente da circoli capitalistici di impronta ebraico-sionista. Gli ebrei sionisti gestiscono totalmente Hollywood. Non parlo della presenza sionista nel mondo della finanza perché mi manca il tempo. Ma voi tutti sapete che anch’esso è controllato e guidato dalle lobby sioniste.
(Al dialogo interreligioso ha partecipato anche la comunità ebraica cubana
esprimendo il proprio sostegno alla patria socialista)
Recentemente, il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha visitato 9 paesi mediorientali per illustrare la nuova “dottrina Trump” che cancella la “dottrina Obama”: sanzioni all’Iran, via libera a Israele per continuare a massacrare i palestinesi e prospettiva di costruzione di una NATO mediorientale con Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi, Qatar, Abu Dabi e Kuwait. Tutto costruito in funzione anti-iraniana e per fare un piacere a Israele. Quando Papa Francesco dice che la terza guerra mondiale è già iniziata, ma è a bassa intensità, dice una grande verità che molti hanno paura di dire, soprattutto in Europa, per non dare un dispiacere agli USA che sono il motore principale di quel progetto elaborato dai neoconservatori americani chiamato Project for a New American Century. L’11 Settembre 2001, il crollo delle Torri Gemelle, mediante la demolizione controllata, e il missile lanciato contro il Pentagono, perché questa è la verità, furono la prova generale per un nuovo secolo di guerre e di rinnovata egemonia israelo-americana. Per questa ragione attaccare, a tutti i livelli, il sionismo e lo stato di Israele, è una lotta titanica che deve impegnare tutti noi per la salvezza del mondo. Questa è a gionbe per cui Cuba non ha rapoporti diplomatici con Israele, uno stato artificiale, illegale, razzista e terrorista.
Questa è la ragione per cui Cuba non ha rapporti diplomatici con Israele, uno stato artificiale, illegale, razzista e terrorista.
Grazie per la vostra attenzione.
VERSIÓN EN ESPAÑOL
TEORÍA Y PRÁCTICA DEL SIONISMO
de DIEGO SIRAGUSA
Damas y caballeros, queridos delegados,
Cuando me pidieron que contribuyera a esta conferencia, pensé en varios temas que forman parte de mi trabajo como escritor y estudioso de Oriente Medio. Al final decidí llamar su atención sobre un tema que durante décadas ha estado intoxicando las relaciones entre los Estados y que se perfila como la principal amenaza para la paz mundial. Este peligro se llama SIONISMO y su criatura se llama ISRAEL. He querido tratar este tema en conjunción con algunos episodios de represión de amplio disenso para la formación del pensamiento único sobre el SIONISMO Y SOBRE ISRAEL como la nueva religión que no admite la crítica y a la que todo está permitido. El océano de sangre que ha estado fluyendo en el Oriente Medio durante setenta años está causado por una nueva forma de colonialismo teorizado y practicado por una minoría que pretende doblegar al mundo entero a su supuesta superioridad y utilizar la experiencia histórica de la Shoah como pretexto para violar todas las normas del derecho internacional al recibir el consentimiento y la justificación de todos sus crímenes.
El sionismo, como ideología nacionalista y racista, dirigida a exaltar la superioridad y diversidad del pueblo judío, ha conquistado desde 1948 la mayoría de las comunidades judías y dirige la política exterior de estados enteros, en primer lugar los Estados Unidos de América. No es cierto que la primera potencia del mundo sea Estados Unidos: la primera potencia es Israel, que manda en Estados Unidos. El sionismo es la causa principal de la devastación del Medio Oriente. Los sionistas interfieren en la política de todos los estados, controlan la información, censuran facebook, (yo mismo he sido silenciado durante cuatro meses, y sólo hace dos días pude reanudar mis publicaciones) amenazan a los disidentes. También determinan la elección de presidentes sudamericanos, como en el reciente caso de Bolsonaro, apoyado por judíos sionistas, recibiendo a cambio el compromiso de trasladar la embajada brasileña de Tel Aviv a Jerusalén. Israel, como estado sionista, amenaza la paz mundial, fomentando todas las guerras, armando a los grupos mercenarios, tan recientemente como en Siria, para realizar el famoso "PLAN YNON", diseñado para fragmentar todo Oriente Medio en muchos estados pequeños, divididos por denominaciones religiosas y distinciones étnicas. De esta manera se puede realizar el gran Israel. Ahora los líderes israelíes ya no callan sobre su verdadero propósito: deportar a 5 millones de palestinos a Jordania y completar la limpieza étnica que comenzó en 1948.
La reconstrucción científica de los acontecimientos que tuvieron lugar el 11 de septiembre de 2001 en Nueva York y en el Pentágono conduce lógicamente a la hipótesis de que la CIA, el Mossad y el FBI han construido un "trabajo interno", un trabajo hecho desde dentro para desencadenar la arabofobia, la islamofobia en beneficio único de Israel y de Occidente hegemonizado por los Estados Unidos. Hay demasiadas pistas que conducen a Israel. Cuando el ex general Wesley Clarck, ex comandante en jefe de la OTAN en Europa, revela por televisión Democracy Now que, pocos días después del 11 de septiembre de 2001, un colega del Pentágono le informa de que el gobierno de Estados Unidos está preparando la guerra de Saddam Hussein contra Irak y que se ha hecho un proyecto para subvertir en cinco años los gobiernos de siete países: Siria, Irán, Irak, Líbano, Libia, Sudán y Somalia, entonces está claro que el único y directo beneficiario de este proyecto criminal y subversivo es, además del Complejo Industrial Militar Americano, Israel. El ataque contra el Iraq en marzo de 2003, con el falso pretexto de que las armas de destrucción masiva nunca fueron encontradas, fue el primer acto de acercamiento a las fronteras iraníes. Primer acto coronado con éxito. El segundo acto iba a ser Siria. Otro estado fuerte y cohesionado que "molestó a Israel" y que tuvo que ser eliminado para proceder, entonces, a la eliminación del Irán chiíta, partidario del movimiento libanés Hetzbollah, también chiíta, con un ejército de unos cien mil hombres, súper armados y con espinas al lado del estado judío.
Después de Irak, ¿cómo subvertir a Siria? Simple. El mismo método aplicado en Ucrania: la "revolución de colores". Organizar manifestaciones de oposición, siguiendo el ejemplo de la "Primavera Árabe", financiar e introducir miles de mercenarios e iniciar una guerra civil hasta el derrocamiento del gobierno legítimo. Es lo que ocurrió, como atestiguan varias fuentes, entre ellas la propia Hillary Clinton y, sobre todo, el ex ministro francés de Asuntos Exteriores, Roland Dumas, en una entrevista televisiva en la que nos cuenta que fue a Londres al Ministerio de Asuntos Exteriores para saludar a los colegas que le habían confiado que "estaban preparando algo en Siria" y le preguntaban si los franceses querían participar.
Lo más interesante de esta entrevista es la pregunta que el periodista le hace a Dumas: "¿Por qué?" La respuesta es clara y está lista: porque redunda en interés de Israel, como le dijo el Primer Ministro israelí. Si hoy en día en Europa tenemos el problema de la inmigración masiva, la causa principal es el colonialismo israelo-estadounidense, sobre el que casi toda la gran mayoría de la información es silenciosa. ¿Por qué es eso? Porque los sionistas controlan todo. En Italia, tanto en el Parlamento de la República como en los grandes periódicos, existe el control sionista. Criticar a Israel es ser acusado de antisemitismo y perder el trabajo. El acuerdo firmado entre el Estado judío y Facebook para censurar y bloquear a todos aquellos que critican las políticas criminales israelíes es un ejemplo alarmante de este estado de degradación totalitaria y control de la información. Del mismo modo, me gustaría señalar el ataque a los librepensadores, periodistas, escritores y a los académicos cuyas carreras se han visto arruinadas por la presión de los grupos de presión sionistas. Este fue el destino de Norman Finkelstein, Tim Anderson, Marc Lamont Hill, Steven Salaita. Bahia Amawi, logopeda estadounidense de origen palestino, fue despedida recientemente por negarse a firmar un contrato que contenía un empeño antiboicot, afirmando que no lo hizo, y que no participará en el boicot al Estado de Israel. Otros intelectuales también han sido amenazados. Hace unas semanas, se lanzó la persecución sionista contra la activista y erudita Angela Davis, una heroica luchadora por la emancipación del pueblo afroamericano. El consejo del Instituto de Derechos Civiles de Birmingham (BCRI) le otorgó primero el premio de derechos civiles y luego, bajo la presión de la comunidad judía local, votó para cancelar el premio. ¿La culpa de Angela? Apoyar la campaña de boicot contra Israel y la defensa del pueblo palestino. Del mismo modo, muchos estudiantes en Estados Unidos temen expresar su apoyo a los derechos de los palestinos debido a las técnicas macartistas de organizaciones secretas como la Misión Canaria, que incluye en una lista negra a quienes se atreven a apoyar públicamente el boicot a Israel, poniendo en peligro las perspectivas de empleo y las carreras futuras.
El periodista estadounidense Joel Stein, judìo-chovinista, escribió un artículo para Los Angeles Times en 2008 en el que, con una lista exacta de nombres, demostraba con orgullo que la corriente dominante estadounidense, en particular en lo que respecta a la información comercial, el entretenimiento y la industria cinematográfica, estaba totalmente controlada por los círculos capitalistas judeo-sionistas. Los judíos sionistas dirigen Hollywood hasta el final. No hablo de la presencia sionista en el mundo de las finanzas porque me falta tiempo. Pero todos ustedes saben que también está controlado y dirigido por grupos de presión sionistas.
Recientemente, el secretario de Estado de los Estados Unidos, Mike Pompeo, visitó 9 países de Oriente Medio para ilustrar la nueva "doctrina Trump" que borra la "doctrina Obama": las sanciones a Irán, la luz verde para que Israel continúe masacrando a los palestinos y la perspectiva de construir una OTAN de Oriente Medio con Egipto, Arabia Saudí, Jordania, Emiratos Árabes Unidos, Qatar, Abu Dabi y Kuwait. Todo ello con una función antiiraní y para complacer a Israel. Cuando el Papa Francisco dice que la Tercera Guerra Mundial ya ha comenzado, pero que es de baja intensidad, dice una gran verdad que mucha gente tiene miedo de decir, especialmente en Europa, para no disgustar a los Estados Unidos, que es el principal motor de ese proyecto desarrollado por los neoconservadores estadounidenses llamado Proyecto para un Nuevo Siglo Americano. El 11 de septiembre de 2001, el derrumbe de las Torres Gemelas, mediante demolición controlada, y el lanzamiento de misiles contra el Pentágono, porque esa es la verdad, fueron la prueba general para un nuevo siglo de guerras y de renovada hegemonía israelo-americana. Por esta razón, atacar al sionismo y al estado de Israel a todos los niveles es una lucha titánica que debe comprometernos a todos por la salvación del mundo. Esta es la razón por la que Cuba no tiene relaciones diplomáticas con Israel, un Estado artificial, ilegal, racista y terrorista.
Gracias por su atención
http://diegosiragusa.blogspot.com/2019/02/la-mia-relazione-al-iv-convegno.html
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