martedì 6 dicembre 2016

Come la Lobby israeliana domina la politica estera di Francia, Regno Unito e Stati Uniti, di Gilad Atzmon


Naftali Bennett
• Muslim Press. Il ministro dell’educazione israeliano, Naftali Bennet, ha recentemente dichiarato che «l’era dello Stato palestinese è tramontata per sempre». Qual è la sua personale visione in merito?

– Gilan Atzmon: È una idea più che benvenuta. Serve uno stato che si estenda dal fiume alla costa e che vada sotto il nome di Palestina. Non parliamo di un cambio politico ma di fatti concreti.

• MP: Che previsione ci fa sulla soluzione dei due Stati? E in che modo la presidenza Trump può influenzarne la soluzione?

– GAt: Non ho voglia di avventurarmi in profezie futili. La soluzione dei due Stati è morta definitivamente e se leggo correttamente lo scacchiere mediorientale, gli Stati Uniti, non hanno più un ruolo chiave nelle vicende politiche di questa area del mondo. Sono stati sostituiti da Putin, e questa novità potrebbe avere un impatto positivo sugli sviluppi futuri del conflitto arabo-israeliano.

Donald Trump
• MP: Che giudizio ci dà sulle politiche di Trump per il Medio Oriente?

– GA: Non abbiamo idea di quali sia la politica di Trump per il Medio Oriente. Non sappiamo nemmeno se ne abbia una. E credo che questa non sia necessariamente una cosa negativa. Però, come ho già detto poc’anzi, gli Stati Uniti non giocano più un ruolo decisivo nell’area medio-orientale. Per conseguenza, la posizione americana sulla questione non è più rilevante come un tempo. Questo nuovo scenario, può portare ad un effettivo cambiamento.

• MP: Lei crede che la comunità internazionale abbia fallito nella difesa dei diritti dei palestinesi contro i crimini israeliani?

Mahmoud Abbas
– GA: Certamente, sì. Ma la vera domanda è perché. La ragione va ricercata nell’egemonia straripante che la Lobby Ebraica esercita su tutto l’Occidente. La lobby israeliana, egemonizza le politiche estere di Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Perfino il Movimento di Solidarietà alla Palestina (PSM, Palestine Solidariety Movement), dimostra qualche timidezza nel denunciare queste ingerenze. Perché? Perché il movimento di Solidarietà per la Palestina è eterodiretto da istituzioni ebraiche come la JVP (Jewish Voice of Peace) o la JFJFP (Jews for Justice For Palestine). In altre parole la voce degli oppressi è deformata dalla voce e dalle sensibilità degli oppressori.


Fonte: Muslim Press.
• MP: Qual è il ruolo che nel conflitto giocano Mahmoud Abbas e la ANP (Autorità Nazionale Palestinese)? E questo ruolo, lo vede come positivo?

– GA: Non mi intrometto mai nelle dispute politiche interne alla comunità araba o palestinese. Da quello che mi pare di capire, Abbas crede che la vera arma palestinese sia quella demografica. In altri termini, tutto quello che i palestinesi devono fare per poter vincere, è sopravvivere. E questa visione strategica, di per sé, spiega già molte cose.
Gilad Atzmon

° Traduzione italiana di Antonio Palumbo per Civium Libertas.

https://civiumlibertas.blogspot.it/2016/12/gilad-atzmon-devo-alla-collaborazione.html


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