domenica 13 marzo 2016

Il popolo curdo si arrenderà mentre l'HDP si inchina ?, di Özkan Öztaş

L’altro giorno l’HDP (il partito parlamentare del Movimento Nazionalista Curdo – AHD) e il DBP (componente “puramente curda” dell’HDP – AHD)  hanno chiamato il popolo di Diyarbakır a marciare verso Sur (uno dei comuni attualmente assediati dall’esercito turco –AHD) per mettere fine alla sofferenza che si testimonia in questa zona da mesi.

Questo atto è stato considerato “provocativo” da certe forze di destra, mentre secondo i progressisti si trattava di una decisione rimandata per motivi inesistenti. Tuttavia, la chiamata ha dato speranza alle masse: finalmente il potere popolare avrebbe l’occasione di mettersi al centro del dibattito, e ciò potrebbe concludere questa fase violenta.

Ma ciò non è successo.

Il popolo si è radunato, ha cominciato a marciare ma mancava una cosa:

I soggetti politici che avevano chiamato il popolo non c’erano!

Mahmut Alınak (ex deputato del DTP, il predecessore dell’HDP –AHD) l’ha denominato “un tradimento” lamentandosi dei deputati attuali (dell’HDP – AHD) che, invece di guidare il popolo, avevano deciso di bere un po’ di té turco al Centro Sociale Tigris-Eufrate.

Secondo questi deputati, esserci fisicamente sarebbe stato “a favore dello Stato”. Incredibile!

E non l’hanno finora negato.

Oltre le affermazioni di Alınak, dov’erano veramente questi individui mentre il popolo curdo era in piedi?

Siamo venuti a sapere la realtà il giorno dopo. Non sappiamo gli altri ma la figura centrale di Demirtaş (co-segretario dell’HDP – AHD) ha affermato davanti ai media: “Invitiamo il nostro popolo alla preghiera per ricordare i nostri martiri che hanno sacrificato le loro vite nella lotta contro la repressione fascista. Parteciperemo alla Messa di venerdì a Sümer Park insieme al nostro popolo. Ci guiderà il nostro deputato ex mufti Nimetullah Erdoğmuş, che dedicherà una preghiera alla risoluzione del conflitto.

E sì, l’unico atto “a sfavore dello Stato” sarebbe una preghiera!

Infine tutti i media hanno pubblicato le foto di Demirtaş insieme a Baydemir (un’altra figura centrale del Movimento Nazionalista Curdo, ex sindaco di Diyarbakır, attuale deputato HDP – AHD). Che grandiosità!

Prima di chiedere “dove siamo arrivati”, osserviamo il processo.

Mentre il partito di Erdoğan mirava a distruggere tutto il patrimonio progressista e laico della Prima Repubblica, il Movimento Nazionalista Curdo ha sostenuto Erdoğan. Il patrimonio patriottico e razionalista della Turchia è stato effettivamente liquidato con l'appoggio di questo Movimento che ha tradito Gezi Park e non si è opposto all'islamizzazione, legittimandosi con un volgare antikemalismo.

Sì, il partito di Erdoğan ha ottenuto l’appoggio del Movimento Nazionalista Curdo nel distruggere la Prima Repubblica. Questo è chiaro.

Allora, c’era uno “spazio vitale” per i curdi nella Seconda Repubblica?

Solo se si inchinassero davanti al reazionismo e al capitale finanziario.

Ma ciò non è successo. La guerra in Siria, l’energia generata a Gezi Park e problemi interni nel partito di Erdoğan hanno costretto il regime erdoğaniano ad essere più severo anche contro un Movimento “moderato”.

Si dovrebbe, quindi, o “trasformare” il cosidetto “partito curdo” oppure eliminarlo.

In questo contesto duro il partito di Erdoğan interviene violentemente nei comuni orientali, per poter creare uno “spazio vitale” per se stesso.

Essendo un complice nella distruzione della Prima Repubblica, e un attore principale nella costruzione della Seconda, l’HDP sa come “trasformarsi” e “adeguarsi” al sistema.

E questo Movimento non offre nessuna “soluzione” al popolo curdo, oltre una preghiera e un cammino verso la morte.

Siamo in un periodo in qui tutto il patrimonio progressista del Kurdistan turco viene molestato, gli intellettuali curdi vengono silenziati dai propri compagni, e reazionari come Said-i Nursi (ribelle antikemalista curdo che sostenne l’entrata della Turchia nella NATO durante il regime di Adnan Menderes – AHD) vengono venerati.

Non ci possiamo inchinare, che non abbiamo amici in questo “gioco” sanguinoso. E, secondo voi, Demirtaş sa perché si inchina mentre si prega?

L’HDP, mentre “si impegnava” nelle “trattative” con Erdoğan, si è assomigliato man mano alla natura reazionaria della Seconda Repubblica. Ora, la sua unica consolazione è una preghiera guidata da un ex mufti.

E noi possiamo tollerare questo tradimento?

Possiamo tacere nei confronti di queste sofferenze?

L’operazione militare condotta da Saddam Hussein contro la popolazione curda a Halabja si chiamava “Al Anfal”, un nome che si riferisce al capitolo del Corano dedicato ai bottini di guerra. Lo stesso capitolo è stato citato ultimamente dalla polizia specializzata turca.

E di nuovo, il reazionismo islamico è diventato un “accessorio” nella cosidetta “lotta contro il separatismo”.

Mi chiedo, “e ora che pensa Demirtaş?”

Chiuderà gli occhi e farà le tre scimmie? Oppure si pentirà sinceramente?

L’HDP si allontana dal popolo curdo mentre si avvicina al reazionismo islamico. E l’Umanità non si inchinerà all’oscurità!


* Özkan Öztaş è uno storico e scrittore curdo, nonché un membro del Partito Comunista turco. Ha scritto il primo libro in turco sull’arte curda nell’Unione Sovietica.

Fonte: http://haber.sol.org.tr/yazarlar/ozkan-oztas/hdp-secde-ederken-kurt-halki-boyun-eger-mi-148158

Traduzione a cura di Ârif Hikmet Dede








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