sabato 31 ottobre 2015

تغطية خاصة ومباشرة مع د.عدي رمضان & باسم الشيحاوي & توفيق شومان 30-10-2015 رنا اسماعيل


Traduzione dell'intervento di Ouday Ramadan

Giornalista: Quanto contano i passi in avanti del nostro esercito nel disegnare una soluzione politica?

Ouday Ramadan: La battaglia che combatte il soldato arabo siriano è l'unica autorizzata a disegnare la linea politica della Repubblica Araba Siriana, non solo, in questo momento stiamo disegnando la mappa politica del Vicino Oriente. Forse non esagero quando dico che questa battaglia ha posto la fine al monopolio degli Stati Uniti d'America. A dimostrazione di ciò che dico, è il grande ritorno della Russia sulla scena internazionale. L'eroismo del soldato siriano coadiuvato dai Comitati Nazionali di Difesa e dalla Resistenza Libanese ci ha permesso di scrivere la nostra storia moderna. Il nostro esercito è impegnato su ben 3000 posti di combattimento; siamo passati dalla fase di difesa a quella del contro attacco devastante, grazie all'appoggio aeronautico dell'alleato russo. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, gli Usa si sono arrogati il diritto di fare i poliziotti del mondo. Oggi, con le mazzate che stanno ricevendo i loro scagnozzi salafiti, per mano del soldato siriano e del pilota russo, il loro ruolo da poliziotti e giudici nel mondo è finito. Nessuno più ci crederà alle barzellette della democrazia e della libertà. Forse potevamo credere a queste barzellette se l'America avesse iniziato a smantellare il suo migliore servo "L'Arabia Saudita". Questo paese democratico che ha una costituzione basata sulla divinità dei diecimila componenti della famiglia reale. Lasci perdere le dichiarazioni del loro ministro degli esteri, questo ebete che si droga a suon di piscio di cammello. Al convegno di Vienna si sono seduti tre forze, da una parte la Siria rappresentata dai suoi alleati, nel mezzo c'è l'Egitto e gli Emirati e dall'altra parte gli Usa ed i suoi servi e seguaci. Gli Stati Uniti d'America ed i loro sudditi (Francia, Germania, Italia, ovviamente i governi e non i popoli), oggi a Vienna hanno l'ultima possibilità di salvare la loro faccia attraverso una soluzione politica alla crisi siriana. Sul campo, l'esercito siriano avanza minuto per minuto nella battaglia di liberazione dalle orde degli immondi terroristi, appoggiato dall'aviazione dell'alleato russo. Il 2016 segnerà la soluzione politica, oppure tutta la Regione sarà oggetto di fiamme devastanti. Nessuno si senta escluso, dalla Turchia arrivando allo Yemen e passando per la Palestina occupata. Questo congresso, secondo il mio modesto parere assomiglia a quella donna che sta per partorire, oppure per abortire, il loro chiasso è identico alle acque rotte che precedono il parto."

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