domenica 16 agosto 2015

A voi che volete una guerra civile, di Aytekin Kaan Kurtul

Sono cresciuto nella città che accoglie più curdi di qualsiasi altra città nel mondo.
Prima si chiamava Costantinopoli, ora si chiama İstanbul.
Non ho avuto una ragazza curda ma ho avuto tanti compagni curdi:
Compagni di scuola, compagni di lotta.
E non sapevo nemmeno che alcuni di loro erano curdi.
Sapevo soltanto che avevamo la stessa rabbia contro gli stessi traditori.
Contro gli stessi traditori che sapevano i nostri numeri ma ignoravano i nostri nomi.
Poi, ci hanno detto eravamo diversi in realtà:
Che ero un turco “puro” e loro no.
Dal 1980 ci opprimevano in quanto comunisti, lo sapevamo. E li opprimevano in quanto curdi.
La nostra costituzione e il fondatore della nostra Repubblica ci dicevano che valeva la cittadinanza:
Sicuramente la borghesia e gli imperialisti non erano d’accordo.
Volevano creare altre identità oltre quella di classe, e per questo ignoravano la storia.
Ignoravano il fatto che noi turchi ci riferivamo alle terre curde come Kurdistan quando gli europei non sapevano nemmeno mostrarlo sulla mappa. (non è che è molto diverso oggi)
Ignoravano anche il fatto che avevamo combattuto insieme contro i loro maestri con l’appoggio dell’unico governo dei lavoratori del mondo, e che avevamo costruito insieme la nostra patria comune.
Erano dei fatti che non gli convenivano, e non sono quelli che avete imparato.
*
Ma certo, contro i turchi, dannati barbari membri della NATO (nonché genocidi razzisti), tutte le lotte erano legittime.
Noi comunisti turchi avevamo imparato che condannare i popoli per ciò che fanno i loro governi era una cosa da nazionalisti.
Come disse Hikmet: “non tutti i britannici / ma i porchi tra di loro / ci ammazzarono / a mezzanotte.”
Magari è una mancanza di poeti, ma vi siete accecati.
Non sapevate il fatto che nel Kurdistan turco vi sono delle province in cui i turchi compongono la maggioranza etnica e che la maggior parte della popolazione curda in Turchia vive nelle province occidentali.
Non ci conoscevate ma credevate comunque nei media quando si gridava: “Kurdistan libero!”
La Libertà… spesso ne dimenticavate il significato, anche se le vostre canzoni vi dicevano: “nel solo comunismo!”
Le vostre analogie dipendevano dalla “conoscenza europea” ma vi scordavate di Gramsci e del suo impegno per l’Unità dei vostri padri operai.
Il vostro concetto dell’oppressione si limitava nella dottrina (scusatemi) liberale.
*
E ora siamo qui, alla vigilia di una guerra civile.
Non vi permettete ancora di vedere come i vostri “compagni” hanno preferito negoziare con Erdoğan invece di aderire alla rivolta di Gezi Park, oppure come questi godono dei bombardamenti USA “in funzione anti-ISIS”.
Che l’esercito turco è fedele al regime di Erdoğan lo sappiamo tutti, ma noi comunisti insistiamo sul fatto che non vi può essere pace ove c’è il capitale.
Chiaramente, i vostri compagni che hanno colloqui con gli oligarchi turchi e i “democratici” statiunitensi non pensano così.
Magari così mi posso spiegare meglio ad un “comunista” italiano: noi siamo ormai i serbi del Medio Oriente, volete che i curdi ne diventino i kosovari?
Siamo d’Oriente, è un fatto che non possiamo cambiare…
Però se pensate che il sangue dell’Eufrate possa pulire il Rubicone, siete delusi.
Alea iacta est. Svegliatevi.
https://aytekinkaankurtul.wordpress.com/2015/08/15/a-voi-che-volete-una-guerra-civile/

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