1. Le borghesie imperialistiche americane
ed israeliane si sono finalmente tolte la maschera: hanno bisogno di un
nuovo conflitto bellico mondiale per superare la crisi economica.
Israele ha rivolto ancora una volta la sua mano genocida
contro il popolo palestinese, scontrandosi con una eroica resistenza nazionale.
La resistenza armata palestinese ha il diritto di vincere, e di cancellare lo
Stato etnico israeliano dalle cartine geografiche. Chi nega questo lavora, a
destra come a sinistra, per l’imperialismo sionista e quello americano.
L’Operazione che sta portando avanti lo Stato nazista di
Israele prende il nome di ‘’Colonna di Fumo’’, ispirandosi ad un passo biblico.
Nel libro dell’Esodo, nel passo 13:21-22,
si legge "E l'Eterno andava davanti a
loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in
una colonna di Fuoco per Far loro luce".
Questa volta, però, la
sinistra palestinese e la jihad islamica hanno colpito duramente il mostro
sionista: Gaza è un cumulo di macerie, ma i combattenti del Fronte popolare di
liberazione palestinese, in ogni via, urlano le parole di Ernesto Guevara ‘’la
patria o la morte’’, rispondendo, colpo su colpo, ai vili attacchi dello Stato
ebraico.
Benjamin Netanyahu,
è in piena campagna elettorale, ma Israele, in realtà non è mai stato uno Stato
democratico.
Già Ben Gurion chiariva che
‘’ Lo
stato ebraico che oggi ci si offre non è l’obiettivo sionista. In questa
ristretta regione non è possibile risolvere la questione ebraica. Ma può servire come fase decisiva sulla
strada di una più sostanziale realizzazione sionista. Esso permetterà di consolidare
in Palestina, nel più breve tempo possibile, quella reale forza ebraica che ci
porterà al nostro obiettivo storico’’ (Ben-Gurion, citato in
Norman G. Finkelstein, Image and Reality of the Israel-Palestine Conflict, Verso, Londra e New York, seconda edizione,
2003, p. 15).
E’ molto difficile dialogare con chi lancia una dichiarazione
di guerra permanente. Infatti, sempre Ben Gurion, in una lettera al figlio
scrive ‘’ Lo stato ebraico, scriveva, avrà “un potente esercito – non dubito
che il nostro esercito sarà uno dei più potenti del mondo – e così non ci si
potrà impedire di stabilirci nel resto del paese, cosa che noi faremo o
con accordo e mutua comprensione con i vicini arabi o altrimenti”.
L’esercito israeliano ora ha un arsenale bellico che è uno
dei più potenti del mondo (ci ritornerò), ma è bene chiederci come sono
arrivati i sionisti a tutto ciò ? Ce lo dice l’ebreo Albert Einstein che in una
lettera, del 1948, indirizzata al New York Times, scrive ‘’ Tra i fenomeni politici più inquietanti della
nostra epoca, c'è nello Stato creato di recente di Israele, la creazione del
"Partito della Libertà" (Tnuat Haherut), un partito strettamente
imparentato nella sua organizzazione, i suoi metodi, la sua filosofia politica
ed il suo richiamo sociale ai partiti nazisti e fascisti’’.
Attraverso una programmata collaborazione fra la destra
sionista ed i fascismi europei. Quello denunciato da Albert Einstein è solo un
punto di arrivo. Una coincidenza da analizzare con attenzione perchè l’imperialismo
israeliano ha forti analogie con quello nazista.
Già negli anni ’30 le affinità ideologiche non poterono
essere nascoste. Ma lasciamo parlare i diretti interessati.
Nel 1977 Begin, un terrorista nazista, salirà al potere in
Israele. Begin, avrà come ideologo Abba Ahimert, che negli anni trenta aveva
scritto ‘’ Sì, NOI REVISIONISTI ABBIAMO UNA GRANDE AMMIRAZIONE PER HITLER.
Hitler ha salvato la Germania… E SE ABBANDONA IL SUO ANTISEMITISMO, NOI POTREMO
FARE UN PO’ DI STRADA CON LUI’’.
Ma i presupposti per fare questo viaggio insieme cerano già
tutti e troveranno molte conferme. Il 26 novembre 1938, giornale delle SS Das
schwarze Korps, dichiarò
che ‘’ Il
riconoscimento della comunità ebrea, come COMUNITÀ RAZZIALE FONDATA SUL SANGUE
e non sulla religione conduce il giovane tedesco a garantire senza riserve
l’integrità razziale di questa comunità’’.
Nel gennaio 1941 il Lehi, organizzazione terroristica
sionista, offriva la sua collaborazione alla Germania nazista e l’ 11 gennaio
1941 a Berlino giunge questa proposta ‘’ …I principali uomini di stato della Germania nazionalsocialista
hanno spesso insistito sul fatto che un Ordine Nuovo in Europa richiede come
condizione previa una soluzione radicale della questione ebraica, mediante
l’emigrazione. L’evacuazione di masse ebree d’Europa è la prima tappa della
soluzione della questione ebraica. Tuttavia, il solo mezzo per cogliere tale
fine è l’installazione di queste masse nella patria del popolo ebraico, la
Palestina, mediante lo stabilimento di uno Stato ebraico nelle sue frontiere
storiche…’’.
Inquietanti analogie si possono trovare scorrendo testi e documenti
di quel periodo storico e del resto le ricerche storiche non mancano. Quelli su
riportati sono solo degli esempi che io ho ritenuto abbastanza eloquenti.
2. Come ha già detto su, Israele è tutto tranne
che una democrazia.
In Israele, ad esempio, non esiste una Carta Costituzionale
(1). Israele non ha delle leggi che regolano l’amministrazione della giustizia
ed il potere è concentrato nelle mani dei tribunali rabbinici (2). Il potere
dei rabbini è degno di una dittatura hitleriana: ad Israele non esiste il
matrimonio laico, e nelle carte di identità si trova scritto ‘’ebreo’’ o ‘’non
ebreo’’ e se è ebreo, ancora, ‘’laico’’ o ‘’religioso’’. I cittadini
palestinesi vengono considerati cittadini di secondo rango.
Non esiste una ‘’nazionalità israeliana’’ perché questo
renderebbe uguali ebrei e palestinesi ma Israele è uno Stato etnico, razzista,
ed antidemocratico in perenne stato di guerra.
Vediamo, adesso, le caratteristiche dell’imperialismo israeliano.
3. La prima caratteristica di Israele è quella di
avere una scarsa espansione territoriale, in rapporto al ruolo che ricopre
nella catena di comando imperialistica.
La lobby sionista, la potentissima AIPAC, riesce a
condizionare la politica estera americana.
Negli Stati Uniti i finanziatori di Israele sono: (1) i
sionisti facoltosi ed influenti istituzioni private; (2) il governo Usa; (3) i
mass media, con particolare attenzione al New York Times, Hollywood, ed altri
reti televisive; (4) i vertici delle unioni sindacali e dei fondi pensione.
La CIA e Wall Disney, ad esempio, stanno convincendo che gli
ebrei degli Stati del sud che se si convertiranno al cristianesimo cesseranno
di essere ebrei ed allora la cacciata degli arabi dalla Palestina coinciderà
con la seconda ascesa di Gesù Cristo sulla terra.
Secondo James Petras i sionisti ‘’Operando ai vertici della
piramide sociale, sono in grado di influenzare la politica ed impedire alle
voci dissidenti di circolare liberamente all’interno del mondo mediatico e di
quello politico’’.
L’imperialismo americano si è messo del tutto al servizio del
sionismo. Nel 1992 Paul Wolfowitz indica questi quattro punti strategici: (1)
distruggere il potere economico, politico e militare dell’Irak che era un
baluardo dell’antisionismo; (2) finanziare l’espansione di Israele e la
colonizzazione della Palestina; (3) continuare a boicottare Libia, Iran e Siria,
Stati canaglia vicini al popolo palestinese.
Sempre James Petras nel suo libro sul sionismo ci segnala un
fatto interessante ‘’Le tecniche di tortura, insegnate da istruttori israeliani,
aggiornavano, perfezionavano e confluivano nei vecchi manuali della CIA, in
particolare introducendo alcune caratteristiche legate alla tortura sui
musulmani, specialmente arabi’’.
Questo ha screditato in modo notevole l’occupazione Usa dell’Irak,
ma gli interessi dei sionisti hanno avuto la precedenza.
L’impero americano dichiara guerra al mondo ma la CIA è
letteralmente subordinata al Mossad. La CIA ha adottato il modello degli
omicidi selettivi attraverso il Special Agency Program, che prevede gli omicidi
mirati, e può violare la sovranità di tutti gli Stati del mondo.
4. Gli Stati nazionali, nel mondo occidentale,
diventano dei lacci di trasmissione del programma, politico, economico, ed
ideologico, dell’imperialismo più forte.
Se il fascismo è stato un riadattamento in Europa del modello
classista rappresentato dalla Rhodesia, all’epoca creatura dei sionisti e dell’imperialismo
inglese, oggi siamo davanti un processo integrale di sionizzazione del mondo.
Scrivono i capi storici delle Brigate Rosse nella loro
analisi dello Stato Imperialistico delle Multinazionali: ‘’ Assistiamo così ad un capovolgimento dei ruoli:
lo Stato non è più come nella tradizione liberai-democratica espressione dei
vari partiti, ma ora sono i partiti ad essere "espressione" dello
Stato; e l'Esecutivo non è più l'espressione politica dei rapporti di forza
interni al Parlamento, ma lo strumento "straniero" degli interessi
della borghesia imperialista nell'area nazionale. È lo Stato cioè che ora usa i
partiti, li rivitalizza attraverso il finanziamento pubblico e se ne serve per
mobilitare e organizzare le masse intorno alla sua politica’’.
Lasciamo che a dare conferma ai guerriglieri urbani delle BR sia
Samuel Huntington che per conto della Trilateral dice “l’idea democratica secondo cui il governo deve rispondere ai
cittadini, crea in questi aspettative di soddisfazione
dei bisogni e di eliminazione dei mali che affliggono certi gruppi nella società”.
Sempre Huntington avverte “L’impulso della democrazia è di diminuire il potere del governo, di
aumentare le sue funzioni, e di diminuire la sua autorità”.
La nuova democrazia
totalizzante prevede l’applicazione del modello autoritario sionista anche nel
mondo occidentale (mentre l’imperialismo mette a ferro e fuoco le colonie ed il
terzo mondo): la società israeliana è militarizzata, lo stato controllo e
gestisce interi gruppi sociali, indirizzandone i comportamenti, e spingendoli
ad accettare le mostruose forme di dominio della elite dominante sionista.
Poco dopo, nel documento
delle BR, si trova una citazione della compagna Ulrike Meinhof: ‘’... nella completa compenetrazione di tutti i
rapporti dell'imperialismo attraverso il mercato e del processo di
statalizzazione della società, attraverso gli apparati statali repressivi ed
ideologici non esiste nessun luogo e nessun tempo dove tu potresti dire di qui
io parto’’.
Non
è casuale che proprio per ciò che riguarda me misure di sicurezza l’Unione
Europea raggiunge maggiore stabilità riducendo gli Stati ex sovrani in
involucri politici ed ideologici non corrispondenti al loro contenuto
originario.
5.
La lotta del popolo palestinese appartiene a tutte le classi sfruttate del
mondo.
Se la resistenza araba – dalla sinistra
marxista alla jihad islamica – riuscirà a sfondare il mostro sionista, l’imperialismo
americano, gendarme dell’ AIPAC, subirebbe dei duri contraccolpi e questo
potrebbe riportare il conflitto di classe all’ordine del giorno anche in
occidente, dove il capitalismo in decomposizione dimostra, giorno dopo giorno,
di non avere nulla da invidiare alla necrofilia hitleriana.
Israele è il pilastro della catena
di comando imperialista, gli Stati Uniti il suo braccio armato: da una parte il
potere economico e finanziario, dall’altro la forza militare. Un duo
inscindibile, quello Usa – Sionismo, che può essere sconfitto solo sul campo
della lotta armata antimperialistica. I precedenti storici non mancano !
Testi consultati:
1)
James Petras, Usa:
padroni o servi del sionismo, Ed. Zambon
2)
Mauro Manno, La natura
del sionismo, sito di Israel Shamir
3)
Lo stato imperialista
delle multinazionali, Biblioteca Multimediale Marxista
Stefano Zecchinelli
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