Un Decreto del reich 54/33 del 10 agosto 1933 autorizzava l'emigrazione in Palestina degli Ebrei Tedeschi provvisti di un "certificato capitalista".
I sionisti hanno trattato direttamente con i nazisti all'inizio del III Reich ottenendo un accordo economico per al contempo colonizzare con degli ebrei tedeschi muniti di un "certificato capitalista" la Palestina e arricchirsi taglieggiando quest'ultimi. Dettagli di questa collaborazione nauseabonda Sionisti-Nazisti.
Durante la prima estate di esistenza del regime nazista, nell'agosto del 1933, delle organizzazioni sioniste ed ebraiche hanno autorizzato alcuni Ebrei a negoziare con il III Reich. Questi negoziati si sono tenuti al 76 della Wilhelmstrasse a Berlino con Hans Hartenstein, Direttore dell'Ufficio di Controllo Monetario del Reich in seguito ad un telegramma inviato dal console tedesco a Tel Aviv, che consigliava a Hartenstein di creare un gruppo di interessi sionista ufficiale e commerciale in Palestina allo scopo di far cessare la campagna mondiale di boicottaggio condotta dalle organizzazioni ebraico/sioniste contro i prodotti del III Reich, un serio handicap per il regime nazista appena installatosi al potere in Germania. Secondo questo telegramma un accordo con i Sionisti era necessario.
Così è nato ciò che si chiama l'Accordo di Trasferimento tradotto sotto forma di un documento ufficiale del Reich, 54/33, Decreto promulgato 3 giorni più tardi, il 10 agosto 1933, dal Ministero dell'economia del Reich. Per la parte Sionista, è il rappresentante all'estero del Movimento Sionista in Palestina, Haim Arlosoroff, appartenente all'Agenzia Ebraica, e che agiva per conto del Mapaï, il partito Sionista antenato del partito Laburista israeliano, che ha negoziato quest'accordo e che è stato assassinato poco tempo dopo probabilmente dai revisionisti del gruppo di Ze’ev Jabotinsky l’estrema destra Sionista che si opponeva ferocemente a quest'accordo.
Quest'Accordo di Trasferimento autorizzava i Sionisti a creare due camere di compensazione la prima sotto la supervisione della Federazione Sionista Tedesca di Berlino, l'altra sotto la supervisione dell'Anglo Palestine Trust in Palestina. L'ufficio di Tel Aviv è stato chiamato Haavara (parola ebraica per trasferimento) Transfert Office Ltd. Haavara Ltd è stato organizzato secondo il codice commerciale palestinese e gestito da dirigenti del mondo degli affari. Le sue provviste appartenevano nel loro insieme all'Anglo Palestine Bank, più tardi rinominata Bank Leumi.
L’accordo concluse era il seguente: degli Ebrei potevano lasciare la Germania e portare con loro alcuni beni sotto forma di prodotti tedeschi nuovi che il movimento Sionista si sarebbe incaricato di vendere in Palestina e anche sul mercato mondiale. Le ricevute sarebbero sate consegnate agli emigrati ma una parte sarebbe stata prelevata e destinata a dei progetti di costruzione dello stato sionista come le strutture industriali e l'acquisto di terre.
Soltanto gli Ebrei provvisti di un "Certificato Capitalista" emesso dalle autorità britanniche e che provava che essi possedevano l'equivalente di 5.000 $ erano autorizzati a emigrare in Palestina. Oltra al fatto di colonizzare la Palestina, quest'Accordo di Trasferimento ha permesso ad alcuni Ebrei definiti "emigranti potenziali" di proteggere i loro beni in questi conti bancari speciali ai quali essi non avevano accesso che acquistando e vendendo dei prodotti tedeschi. Questi conti "di emigranti attivi e potenziali" rappresentavano milioni di Reichsmark sia per i Nazisti sia per i Sionisti.
Ai gruppi giovanili ed ai boy scouts sionisti fu permesso di indossare uniformi proprie, cosa negata ad esempio ai gruppi giovanili cattolici, nonostante il Concordato. Alla polizia segreta e al servizio di sicurezza (SD), incaricati di controllare le “attività nemiche” come quelle degli ebrei, fu ordinato di promuovere l’emigrazione in Palestina e di non mettere restrizioni alle organizzazioni sioniste. Da notare il futuro simbolo dello Stato Sionista sulla loro bandiera.
L’emigrazione degli Ebrei tedeschi in Palestina nel quadro di questo accordo di affari Sionisti Nazisti dipendeva dalla quantità di prodotti tedeschi venduti. Così quindi, più prodotti tedeschi erano venduti, più il numero di Ebrei tedeschi autorizzati a colonizzare la Palestina aumentava, e più vi era denaro per costruire lo Stato sionista. L'obiettivo per i Nazisti era di porre fine alla guerra commerciale contro la Germania dichiarata dalle organizzazioni sioniste/ebraiche in un periodo di depressione economia distruttrice. I Nazisti temevano soprattutto la potenza della Lobby Sionista e le sue ramificazioni mondiali per impiantare il boicottaggio. Per quanto strano ciò possa sembrare, per salvare degli Ebrei tedeschi dai Nazisti, la sola cosa da fare secondo quest'Accordo di Trasferimento, era di vendere dei prodotti tedeschi. Detto in altro modo, l'economia del regime della Germania Nazista non ha potuto sopravvivere alla Grande Depressione in parte grazie a questa transazione finanziaria mafiosa concepita dai Sionisti e Nazisti.
L'Accordo di Trasferimento ha permesso a 60.000 Ebrei e 100 milioni di $, l'equivalente nel 2009 di 1.7 miliardi di $, di essere "trasferiti" in Palestina. Grazie a questi trasferimenti e ai prelievi obbligatori imposti dal Movimento Sionista su queste "transazioni" le infrastrutture dello stato sionista hanno potuto essere costruite, tutto questo a detrimento delle locali popolazioni palestinesi.
Degli Accordi di Trasferimento sullo stesso principio sono stati concepiti dai Sionisti per quel che riguarda gli Ebrei della Cecoslovacchia, dell'Ungheria, e di altre zone occupate o paesi dominati dai Nazisti. Ma la dichiarazione di guerra nel 1939 ha interrotto questi commerci fiorenti tra Sionisti e Nazisti. Gli affari tra Sionisti e Nazisti è stato rivelato durante la pubblicazione di un libro di Edwin Black nel 1984 The Transfert Agreement*.
Dopo la scoperta del genocidio degli Ebrei da parte dei Nazisti, questa transazione è stata per molti anni occultata, dal momento che i Sionisti facevano quanto era loro possibile affinché le parole Sioniti e Nazisti non siano né pronunciate né scritte una accanto all'altra.
Sino ad oggi, essi continuano a minimizzare persino a giustificare una collaborazione Sionismo Nazismo. Quest'ultima per mezzo dell'Accordo di Trasferimento ha certo permesso di salvare delle vite di ebrei ma installandoli come coloni in Palestina - il che molti non desideravano affatto preferendo emigrare, senza successo, negli Stati Uniti perché gli Americani avevano chiuso le loro frontiere e i Sionisti facevano pressione per un'emigrazione esclusiva verso la Palestina - e sottoponendoli ad estorsione per costruire lo Stato sionista.
Tutto questo è stato fatto naturalmente senza l'accordo della popolazione palestinese locale che, tenendo conto delle circostanze, avrebbe probabilmente accettato questi rifugiati ebrei se i Sionisti non li avessero depredati, con a termine il loro piano Dalet organizzante un altro trasferimento, ma questa volta obbligando i Palestinesi "trasferiti" a lasciare sul posto beni ed oggetti di valore e inoltre di dover abbandonare sotto la minaccia delle armi e di massacri le loro terre.
Attraverso quest'Accordo di Trasferimento tra Sionisti e Nazisti, i Nazisti hanno partecipato direttamente alla colonizzazione della Palestina, alla pulizia etnica dei Palestinesi, e aiutato finanziariamente la costruzione dello Stato Sionista.
È ora di smantellare questo regime coloniale Sionista, un residuo del regime Nazista, e che la Germania riconosca pubblicamente la sua responsabilità per le sofferenze e spoliazioni del popolo palestinese e crei un fondo di risarcimento così come è stato fatto per le vittime ebraiche del genocisio commesso dai Nazisti.
* Il libro The Transfert Agreement di Edwin Black, è stato pubblicato in 25a edizione da Dialog Press. Black è anche autore del celeberrimo "L'IBM e l'Olocausto".Jeudi 24 Septembre 2009
Myriam Abraham
[Traduzione di Ario Libert]
LINK al post originale:Bizness Sionistes- Nazis
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