mercoledì 11 aprile 2012

La Siria non si inginocchia, di Ammar Bagdache

[…] Il movimento di liberazione nazionale arabo si pone in prima linea prima contro l'imperialismo globale. L'imperialismo, soprattutto la sua forza all'attacco, che è l'imperialismo americano, ha ricevuto colpi dolorosi dalle fazioni del movimento di liberazione nazionale arabo, dall'aggressione sionista di Israele contro il Libano del 2006 a una serie di sollevazioni popolari contro i regimi arabi reazionari fedeli all'America e che hanno avuto palesi rapporti con il sionismo, come i regimi egiziano e tunisino le cui teste sono cadute, anche se i popoli egiziano e tunisino devono fare ancora di più al fine di approfondire e sviluppare la loro liberazione e rivoluzione nazionale.
L'imperialismo globale lancia oggi un feroce contrattacco contro il movimento di liberazione nazionale arabo. Il volto più chiaro di questo attacco, in termini di obiettivi di espansione, è l'aggressione della NATO contro la Libia in pieno coordinamento con i regimi arabi reazionari. C'è stato un tentativo di coprire questa aggressione con una facciata di parole familiari e slogan falsanti quali "diffondere la democrazia" e "diritti umani".
Lo scopo principale della violazione della Libia e della sua brutale rapina consiste nel ripristinare l'integrità dell'impero che vacilla sotto i colpi delle sconfitte e delle successive delusioni.
Così come il crescente attacco perfettamente programmato e lanciato contro la Siria. Questo paese che ha un'impostazione chiara contro l'imperialismo e il sionismo e i loro piani espansionistici nella regione, questo paese che sostiene i movimenti di resistenza e di liberazione, a differenza di tutti i regimi arabi reazionari dall'oceano al Golfo. I paesi imperialisti così come i regimi autocratici traditori del Golfo assegnano grandi mezzi, utilizzando i metodi più insidiosi e i mezzi più sporchi, per rovesciare il regime siriano antimperialista.
Il partito comunista siriano ha subito messo in guardia su questo pericolo. Ha testualmente affermato nel rapporto politico della 11a Conferenza del Partito Comunista Siriano che ha tenuto nel mese di ottobre 2010: "E' sempre più chiaro che questo attacco alla Siria – che presenta molti aspetti di pressioni politiche, minacce militari, sabotaggio economico e tessitura di cospirazioni – mira a realizzare trasformazioni radicali per cambiare la faccia nazionale della Siria, tra cui il rovesciamento del regime esistente, il quale dipende da una larga alleanza nazionale e il cui principale obiettivo è proteggere e rafforzare la sovranità nazionale".
Per quanto riguarda la situazione attuale in Siria, vale la pena notare i seguenti punti:
- I piani dell'imperialismo e della reazione interna per rovesciare il regime siriano antimperialista, mediante ampie rivolte popolari generosamente finanziate dai regimi reazionari del Golfo, hanno fallito, a causa del fatto che la maggioranza delle masse popolari, soprattutto nei principali centri del paese non è andato in questa direzione. Ma al contrario, Damasco, Aleppo e molte città siriane hanno assistito a manifestazioni di massa che condannano la cospirazione, gridando contro l'imperialismo, il sionismo e gli arabi reazionari.
- Dopo questo fallimento, le forze reazionarie si sono convertite a nuovi metodi di natura criminale, come omicidi individuali, in alcuni casi di omicidi collettivi di natura settaria e azioni di sabotaggio, come bombardare la ferrovia e tentare di bruciare le fabbriche soprattutto quelle appartenenti al settore pubblico. Vale la pena ricordare che gli omicidi singoli mirano in particolare a uomini di scienza e di cultura (ricercatori, medici, ecc.), così come mirano a militanti che hanno esperienza elevata, come i piloti al fine di indebolire le capacità di difesa nazionale. L'uccisione collettiva è stata fatta da terroristi in modo casuale, a seguito dei quali cadevano vittime bambini, donne e uomini anziani al fine di provocare i sentimenti di odio e minando ogni possibilità di stabilità.
- In parallelo con la crescente pressione sulla Siria, esercitata da tempo da parte degli stati e dei centri imperialisti o dai regimi arabi reazionari legati a questi centri, utilizzando la Lega degli Stati arabi, vi è l'obiettivo di questa attività frenetica dei reazionari arabi che è di fornire il pretesto per far assumere decisioni aggressive contro la Siria da parte del Consiglio di Sicurezza e di altri organi delle Nazioni Unite sotto la copertura della cosiddetta legittimazione araba, che è completamente falsa. Inoltre, i regimi del Golfo hanno generosamente finanziato in Siria tutte le forme di movimenti reazionari interni.
Così come la Turchia – che è il braccio della NATO nella regione – svolge un ruolo essenziale nell'esercizio di tutti i tipi di pressioni sulla Siria, da quelle politiche passando per le pressioni economiche, arrivando fino al sostegno diretto alle organizzazioni armate terroristiche e ad accogliere i leader di queste organizzazioni sulla propria terra.
Il regime in Siria ha approvato molte leggi e regolamenti per l'espansione delle libertà democratiche nel paese. Ma tutte queste aperture hanno ricevuto il rifiuto dogmatico da parte delle forze reazionarie. Queste forze stanno cercando di rovesciare il regime, in accordo con gli infiltrati dell'imperialismo e del sionismo. Finché la Siria manterrà il suo approccio antimperialista, i piani di espansione imperialisti non potranno avere piena attuazione nel Mediterraneo orientale, in particolare il nuovo grande progetto per il Medio oriente e in altre parole il grande progetto sionista.
La posizione del Partito Comunista Siriano è chiara e sta nel combattere i progetti imperialisti e sostenere il regime nazionale e il suo approccio contro i progetti dell'imperialismo, sostenere le riforme democratiche, che in generale si avvicinano alle indicazioni del programma del nostro partito in questo ambito. Così come la lotta costante al fine di riconsiderare l'orientamento economico liberale e tutte le leggi che lo incarnano. Ricordiamo sempre è questo orientamento che ha preparato il terreno adatto al lavoro sovversivo delle forze reazionarie. Il suo abbandono rafforzerà l'approccio anti-coloniale della Siria e rafforzerà l'adesione delle masse ad esso.
Quando guardiamo alla situazione in Siria, dobbiamo tener conto che le forze di opposizione non costituiscono un'alternativa democratica. La forza d'attacco reazionario è l'organizzazione dei Fratelli Musulmani che si è macchiata di stragi in stretto legame con l'imperialismo e i regimi arabi reazionari, mentre i liberali di tutti i tipi sono usati come cortina fumogena da queste forze oscurantiste.
Prepariamo il nostro popolo per tutte le eventualità, compresa la lotta contro l'aggressione militare. Siamo certi che se quest'aggressione si verificherà, la Siria si trasformerà in una tomba per gli aggressori. Il popolo siriano ha un radicato patrimonio nazionale di lotta contro il colonialismo. Non per nulla uno dei rappresentanti più intelligenti dell'imperialismo francese, Charles de Gaulle, disse: "E' illusorio pensare di poter soggiogare la Siria", sì "la Siria non si inginocchia".
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i Partiti fratelli comunisti e operai che contribuiscono in solidarietà con la giusta causa della lotta di liberazione nazionale del popolo siriano e resistono alle menzogne e ai veleni dei media imperialisti.
Cari compagni, le circostanze dello scontro crescente tra lavoro e capitale e tra le forze di liberazione e l'imperialismo globale richiedono di aumentare il legame tra i partiti del movimento comunista internazionale sulla base dell'internazionalismo proletario. Si richiede anche un lavoro duro e serio al fine di consolidare ed espandere il fronte antimperialista mondiale, in una applicazione creativa del grande slogan marxista-leninista: "Lavoratori e popoli oppressi del mondo unitevi".

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