mercoledì 2 marzo 2016

ARŞİV ODASI: Uğur Mumcu, 1983 - BBC TÜRKÇE


BBC: Signor Mumcu, so che il PM Martella Le aveva chiesto di non condividere i fatti ricavati dai carabinieri e gli altri dettagli rilevanti alla fattispecie ma, mi può dire per caso com'era lo stato d'animo di Ağca quando l'ha incontrato per il colloquio?

Mumcu: Ağca era contentissimo quando mi ha visto perché pensava che io fossi lì per fargli un'intervista, e non sapeva della mia qualità di testimone. Ho realizzato subito la sua delusione. Io non so la lingua italiana ma per quanto ho sentito Ağca parla abbastanza bene in italiano. Mi ha confermato anche l'interprete italiano, dicendo che Ağca si esprime bene.

BBC: Ma ha imparato l'italiano in carcere?

Mumcu: Sì, l'ha imparato in carcere. Ha frequentato un corso di lingua per un mese. Mi sa che guarda la televisione italiana nella cella. Gli hanno dato anche un vocabolario. Cioè, egli parla senza un interprete. Non ha una barba ordinata, sembra una barba di 20 giorni. I suoi capelli sono più ordinati, di fronte ha qualche capello bianco. Sembra molto tranquillo. Qualche volta ride senza un motivo apparente.

BBC: E questo sorriso è dovuto a qualche malattia psichica secondo Lei? Oppure è solo contento perché è diventato famoso?

Mumcu: Io non sono un medico ma mi sembra che Ağca sia contento soprattutto per il fatto che il suo nome è conosciuto da tutti.

BBC: Però abbiamo un altro attore: Musa Serdar Çelebi, il segretario dei Lupi Grigi in Europa. Lei ha avuto un colloquio anche con lui?

Mumcu: Sì, ho parlato anche con lui, per un periodo più lungo anzi. È un uomo alto, con gli occhi azzurri. La sua barba e i suoi capelli sono disordinati. Sembra più preoccupato rispetto ad Ağca, e fuma pure - Ağca non fuma. Ağca è un uomo che sa cosa ha fatto ed è contento delle conseguenze.

BBC: Oltre la fattispecie, ma sempre relativi al quadro generale, Lei ha notato anche il contrabbando internazionale delle armi e il cosiddetto "terrorismo internazionale". Quali sono le sue conclusioni, brevemente?

Mumcu: In breve, questo terrorismo multinazionale dipende sia dai terroristi che dai venditori di armi. Sono coinvolti tutti: turchi, italiani, francesi, armeni, statiunitensi... Pertanto è sbagliato incolpare solo i cittadini di un unico paese. Sono coinvolte le grandi società multinazionali. C'è una coalizione del genere: è nata una sorta di "internazionalismo di interessi" tra i grandi capitalisti e i piccoli paesi socialisti come la Bulgaria. Le armi partono dai monopolisti capitalisti d'Occidente e la mafia turca le riceve in un paese cosidetto "socialista" come la Bulgaria! Così, queste armi vengono poi usate dai nostri terroristi "domestici". È solo un esempio, chiaramente. Da noi c'è un idioma, come ben conoscete: "il denaro non ha religione". Aggiungo: non ha neanche ideologia. E così i nostri fascisti hanno legami con "i compagni comunisti", legami di stampo mafioso.


Traduzione di Aytekin Kaan Kurtul

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